DI GREGORIO voto 7: se la Juventus ha limitato il passivo e i danni lo deve ad alcune sue determinanti parate. In una serata da incubo una delle poche note positive. NOTA POSITIVA
WEAH voto 6,5: ad oggi è a tutti gli effetti una delle più belle sorprese della rosa. Il posto di terzino destro è suo e in questo momento non può temere nessuno. Aveva illuso i suoi e i tifosi con un suo missile da fuori, ma poi non aveva fatto i conti col suo allenatore. GRANDE CONFERMA:
GATTI voto 6,5: sul gol del 2-1 non è attento e reattivo come dovrebbe però in precedenza aveva letteralmente salvato i suoi con due interventi salva risultato in sequenza. Di sicuro, nonostante l’episodio del 2-1 non è lui a condannare la Juve. GUERRIERO
VEIGA s.v.
CAMBIASO voto 6: entra senza nemmeno la possibilità di scaldarsi e offre la sua consueta qualità. Non aveva i 90′ nelle gambe, figuriamoci i 120′ e spostato a metà campo. Il suo calo non è colpa sua e la sostituzione doveva avvenire decisamente prima. FATTO IL SUO
MBANGULA voto 5,5: lo ha già dimostrato in passato e avrebbe potuto farlo anche stasera, il ragazzo ha potenziale, ma nonostante dalla sua parte siano partite le cose più interessanti non ci si spiega il perché tagliarlo fuori spesso dal gioco rendendolo innocuo. Dal suo piede parte la palla che Vlahovic spedisce sul palo. TROPPO POCO
KELLY voto 5: da esterno parte subito male con un mancato controllo. Spostato da centrale dopo l’uscita di Veiga se la cava meglio, ma la sensazione che la difesa non abbia più un punto di riferimento si tramuta a tratti in certezza con alcune giocate più che discutibili dell’inglese. MAH..
LOCATELLI voto 5,5: di nuovo in campo al posto di Thuram non riesce a non far rimpiangere il francese. Partita senza acuti e senza sostanza. SOSTANZIALMENTE POCO
THURAM voto 6,5: con lui in mezzo al campo è un’altra Juve, ma l’unico a non accorgersene pare essere il suo allenatore. E’ dominante e fa cose che gli altri nemmeno riescono a pensare. Peccato per quella sua incursione che avrebbe meritato un epilogo diverso e che invece finisce col suo sinistro alto. DEVE GIOCARE SEMPRE
KOOPMEINERS voto 6: va in campo nonostante la febbre del giorno prima. Così ha detto il suo allenatore. Lui fa tutto quello che può e recupera anche diversi palloni, ma da Koop non ci si può accontentare di questo. La domanda è: Ma se aveva la febbre perché non ha giocato Thuram? KOOPCHINO DEL MISTER
SAVONA voto 4,5: entra malissimo nel match e prosegue anche peggio con un intervento in palese ritardo su De Jong che sarebbe potuto costare il cartellino rosso. Qualche discesa sulla sinistra non possono bastare per salvare una prestazione che ancora una volta rende inspiegabile il suo utilizzo. Oggi non è nelle condizioni di poter offrire un contributo importante ai suoi. COLPA DI CHI LO FA GIOCARE
CONCEICAO voto 5,5: che abbia un dribbling secco che ti lascia sul posto è un dato di fatto e anche Mauro Junior ne sa qualcosa. Lui però non riesce a incidere e troppo spesso si divora il pallone. EGOISTA
YILDIZ voto 5: entra e si becca subito un’ammonizione. Per il resto è come se non fosse entrato. DISPERSO
McKENNIE voto 6,5: nulla di eccezionale, ma non molla mai e corre per tutti. Prezioso come un diamante per tutto quello che fa per la squadra. Per lui 120′ più recupero da vero gladiatore. STAKANOVISTA
NICO GONZALEZ voto 4,5: migliora leggermente quando Motta lo sposta in posizione più centrale. Fino a quel momento praticamente nullo e utile solo per la fase di ripiegamento. Qualcuno spieghi a Thiago Motta che lui sarebbe un attaccante e che eventualmente può essere sostituito. IRRITANTE
KOLO MUANI voto 5,5: praticamente mai servito e messo nella condizione di aiutare la squadra. Ha una sola occasione ad inizio ripresa e la fallisce. Serata insufficiente, ma non principalmente per colpa sua. ABBANDONATO A SE STESSO
THIAGO MOTTA voto 3: se la Juventus non supera il playoff e perde l’incasso di oltre una decina di milioni di euro per la mancata qualificazione lo deve esclusivamente alle scelte inspiegabili e scellerate del suo allenatore. Agghiacciante il solo pensar di lasciar fuori Thuram e sconvolgente la gestione dei cambi a gara in corso. THIAGO MATTO