Senza coraggio non si vince

ALLO STADIO MARASSI LA JUVENTUS NON VA OLTRE LO 0-0. UN TEMPO PER PARTE MA PER TORNARE IN ALTO SERVE UN ATTEGGIAMENTO DIFFERENTE

Nel bel mezzo di un calciomercato ancora incompleto e dopo la rotonda vittoria per 3-0 sul Sassuolo la Juventus affronta la Sampdoria di mister Giampaolo reduce dalla secca sconfitta per 0-2 contro la sempre pericolosa Atalanta di Gasperini.

I 10 ultimi precedenti tra blucerchiati e bianconeri al Luigi Ferraris recitano 7 vittorie degli ospiti e 3 dei padroni di casa. Il segno X manca dalla stagione 2010/2011 e fu uno scialbo 0-0. Come da previsioni della vigilia Max Allegri sceglie Rugani e non Gatti con McKennie e non Zakaria oltre a Rabiot. Davanti tridente Cuadrado-Vlahovic-Kostic.

Parte bene la Juventus come atteggiamento e convinzione, ma al 6′ è già tempo di miracoli per Perin che sul filtrante di Sabiri per Leris, dopo il buco di Bremer, è costretto alla deviazione sulla traversa. Sale il pressing della Samp, che sulla corsia di Alex Sandro trova terreno più fertile, ma la Juve prova a frenare gli avversari col suo palleggio soporifero.

Al 15′ Cuadrado intercetta palla ad Augello si invola verso la porta e invece di servire Vlahovic, solo e ben posizionato in mezzo, sceglie la conclusione personale che Audero neutralizza in due tempi. Alex Sandro continua nelle sue incertezze e favorisce un paio di angoli per i blucerchiati che non sortiscono effetti.

Al 22′ prima conclusione italiana di Kostic sul cui tiro c’è stata una deviazione un po’ sospetta di Ferrari. Dal corner seguente iscrive il suo nome alla voce tiri in porta anche il tanto discusso Rabiot. Il Doria fa la partita mentre nella Juventus appare evidente la totale mancanza di un uomo in grado di andare a prendere palla e organizzare il gioco. Locatelli non è quel tipo di giocatore.

Juventus in grande difficoltà nella costruzione, ma anche nel contenimento con una formazione che parte non avere equilibrio né idee. Al 36′ la combinazione più interessante dei bianconeri con Rabiot che triangola con Kostic prima di arrivare alla conclusione ben controllata da Audero.

Bruttissimo 1° tempo della Juventus che in troppi singoli, da Bremer ad Alex Sandro, arrivando a Rabiot, Locatelli e Vlahovic ha palesato una prestazione altamente insufficiente. Sampdoria, dal canto suo, che ha fatto la partita e ci ha messo più cuore e gambe senza trovare però la via del gol.

Ad inizio ripresa Allegri manda in campo De Sciglio per un Alex Sandro inguardabile ed ammonito mentre Giampaolo riparte con gli stessi effettivi dei primi 45′ di gioco. Al 50′ buona ripartenza Juve con conclusione finale di Vlahovic fuori dallo specchio.

La Sampdoria prova a reagire ed è Leris al 55′ che svirgola dal limite contrastato da De Sciglio. Al 61′ Allegri richiama McKennie, volenteroso ma poco incisivo, ed inserisce Miretti nel tentativo di animare una mediana senza idee. Dopo appena 4′ lo stesso giovane bianconero innesca l’attaccante serbo che serve Rabiot per il gol del vantaggio. La gioia dura pochi secondi perché il var rileva l’irregolare posizione di partenza di Vlahovic.

Al 68′ Giampaolo richiama Rincon per Verre nel tentativo di frenare la crescita avversaria. Al 72′ è la volta di Murru e Villar per Augello e Djuricic. Al 76′ tocca invece a Kean che fa il suo esordio in questa stagione entrando al posto di un non positivo Cuadrado.

Ripresa con la Juventus maggiormente in controllo ma molto spezzattata e comunque non degna di una squadra che vuole tornare a lottare per il titolo. Al 84′ esce un impresentabile Locatelli in favore di Rovella che dopo appena due palloni toccati mostra subito un altro piglio e al 87′ di rende pericoloso con una conclusione da fuori.

Al 88′ è la volta di Quagliarella che sfrutta un errore di Miretti e prova a sorprendere Perin. Al 93′ Kean apparecchia per Kostic che al volo da pochi passi calcia su Audero fallendo il possibile gol vittoria. È l’ultima occasione di un match equamente diviso ma che la Juventus avrebbe dovuto osare di più per provare a vincere.

Stagione nuova problemi vecchi. Un suggerimento ad Allegri: riparta dagli ultimi 10′ con i giovani in campo. Rovella e Miretti in questo momento non possono stare a guardare.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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