Solita spenta Juventus è il Cagliari a far festa

Alla Sardegna Arena finisce 2-0 per i sardi grazie alle reti di Gagliano e Simeone. Male la Juventus che, al di là dello scudetto appena vinto, GIOCA una gara con poca intensità.

La Juventus fresca, fresca (nonostante il caldo umido di questa sera) di conquista del 9° scudetto consecutivo e con la voglia di non sfigurare davanti al Cagliari di Zenga è giunta in Sardegna priva di parecchi effettivi della rosa (Dybala, de Ligt, Chiellini e Douglas Costa infortunati, Ramsey e Danilo a riposo e Rabiot squalificato) ma pur sempre con una formazione di assoluto livello.

La prima frazione di gioco è gradevole seppur con ritmi non certo elevati, ma il caldo e il dover giocare ogni tre giorni rendono difficile, al netto della conquista dello scudetto già avvenuta, pretendere troppo di più. È il Cagliari a passare all’8′ col giovanissimo Gagliano che spinge in rete un assist dell’ex Mattiello. Per il cagliaritano è la prima rete, alla sua seconda presenza in Serie A, la prima da titolare.. Nei bianconeri non fa certo notizia la faccia determinata di Cristiano Ronaldo alla disperata ricerca della rete numero 32 che lo renderebbe il miglior marcatore di sempre in una singola stagione della storia della Juventus. Nonostante la conduzione del gioco per quasi tutto il primo tempo, e diverse occasioni create, è il Cagliari a chiudere i primi 45′ con la rete di Simeone, favorito da un evidente errore di Buffon.

La ripresa comincia con la Juve poco determinata e bassa per pensare di far male ai sardi che dal canto loro, giocando coperti e di rimessa, riescono a mettere i brividi due volte in 6′ a Buffon con le conclusioni di Joao Pedro e Simeone. La squadra di Maurizio Sarri non riesce a trovare la forza e l’intensità per risalire la china ed è ancora il Cagliari con il Cholito a sfiorare la marcatura. Con le 2 reti subite questa sera la Juventus arriva a quota 40 gol al passivo. Era dalla stagione 1960/’61 che una squadra laureatasi Campione d’Italia non subiva almeno 39 reti in campionato.

Finisce 2-0 e per quanto non contasse ai fini della classifica l’ennesima sconfitta in trasferta non può non sollevare perplessità. Scarsa intensità di gioco, squadra troppo bassa e peggior difesa degli ultimi 10 anni. Sono tutti dati che sono in totale contrasto con la vittoria finale e che per questo devono indurre tutti a riflettere su quanto sia necessario svoltare in vista della Champions.

Unica luce di una serata piuttosto buia è la prestazione del giovane bianconero con la maglia numero 46 sulle spalle: Luca Zanimacchia, anni 22 direttamente dalla Juventus U23.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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