Super Gatti graffia e piega lo Sporting

L’ANDATA DEI QUARTI DI FINALE DI EUROPA LEAGUE FINISCE 1-0. DECISIVI IL DIFENSORE E PERIN AL 91′

Dopo le ultime vicissitudini extra campo, con la chiusura delle indagini sulla manovra stipendi ecco che i bianconeri sono nuovamente chiamati a rispondere sul campo agli attacchi di un “nemico” questa sera più pericoloso e che risponde al nome di Sporting Lisbona.

Per l’occasione Massimiliano Allegri stupisce tutti e schiera un 3-4-2-1 con Chiesa e Di Maria alle spalle di Milik. Il sacrificato è Fagioli. Lo Sporting di Rúben Amorim si schiera a specchio e viene da 11 partite consecutive senza sconfitte. L’allenatore , ex Benfica, nel 2013/14 ha già eliminato i bianconeri da giocatore sempre in Europa League.

Buona la partenza di entrambe le formazioni votate al pressing alto e a togliere la possibilità di palleggio l’un l’altra. La prima occasione è al 5′ per i bianconeri che con Milik ci provano da fuori e un minuto dopo è lo Sporting a a provarci con identico risultato.

Al 11′ bella combinazione Di Maria per Chiesa che dopo un ottimo controllo in area chiama Adan ad un intervento risolutore sul suo diagonale. Al 16′ altra bella trama delle due frecce all’arco di Max Allegri, ma il cross di Chiesa è facile preda di Adan.

La risposta ospite è sui piedi del giapponese Morita che al 19′ lascia partire un destro da fuori a lato di un soffio. Al 20′ e al 24′ due cartellini gialli, i primi del match, rispettivamente per Ignacio per fallo su Di Maria e per Rabiot per un pestone ai danni di Goncalves.

Al 28′ sugli sviluppi di una punizione laterale occasione clamorosa per Coates che in girata impegna seriamente Szczesny e un minuto più tardi è la volta di Goncalvesa trovare l’opposizione del numero uno bianconero.

Cresce la formazione ospite per intensità e fiducia e con Edwards al 32′ crea un’altra grande opportunità sulla quale è Bremer a metterci una pezza. Juventus in confusione al punto che Szczesny al 34′ rischia la frittata con un appoggio preda degli avversari e Gatti costretto a spazzare in calcio d’angolo.

Juventus assolutamente in balìa dei portoghesi e al 42′ Szczesny, apparentemente colpito da un malessere, è costretto a lasciare la difesa dei pali a Perin. Continui gli errori in uscita degli uomini di Allegri che non riescono ad imbastire alcuna azione manovrata.

Al 48′ anche lo Sporting perde un pezzo a causa di un risentimento al flessore. St. Juste è infatti costretto a lasciare il campo in favore di Diomande. Dopo 6′ di recupero il turco Meler manda le squadre al riposo.

La ripresa comincia con lo Sporting che riparte da dove aveva lasciato impegnando Perin con Goncalves grazie ad un insidioso destro a giro sul palo lungo. La Juve prova a dare segni di vita al 56′ con una bella azione avviata da Gatti per Chiesa sul cui traversone basso Milik non arriva in anticipo.

Al 60′ ci riprova lo Sporting su calcio di punizione ben organizzato ma il muro difensivo bianconero si oppone in calcio d’angolo. Al 61′ Allegri inserisce Fagioli e Vlahovic per Kostic e Milik. Amorim risponde immediatamente con Arthur e Matheus Reis per Nuno Santos e Chermiti.

Al 65′ è subito cartellino giallo per l’attaccante serbo reo di una sbracciata in faccia a un avversario. Al 72′ bellissima iniziativa di Chiesa che centra in mezzo e guadagna un calcio d’angolo. Dallo stesso corner Di Maria pennella per la testa di Vlahovic che trova un difensore sulla linea a negargli la gioia del gol che però arriva grazie al tap-in di Gatti alla sua prima rete in bianconero.

Al 77′ Amorim getta nella mischia Bellerin ed Essugo per Edwards ed Esgaio. Allegri al 85′ sostituisce Di Maria e Locatelli per Pogba e Paredes. Al 89′ lo Sporting ci riprova con Morita, ma la sua girata di testa finisce a lato.

Al primo dei 3′ di recupero la Juventus corre in doppio rischio clamorosissimo con Goncalves prima e Bellerin poi, ma in entrambi i casi super Perin dice no e mette il lucchetto al successo bianconero.

A Lisbona sarà molto dura, ma la Juventus ci andrà col vantaggio firmato da un ottimo Gatti e sigillato dal suo secondo portiere che di secondo ha davvero poco.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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