L’ERA TUDOR INIZIA CON UNA VITTORIA FIRMATA YILDIZ IN UN ALLIANZ STADIUM TUTTO ESAURITO E FESTANTE PER IL NUOVO ALLENATORE
Dopo la pausa per le Nazionale che in casa Juventus è servita anche per fare quadrato e prendere ormai l’unica decisione possibile con l’esonero di Thiago Motta, i bianconeri tornano in campo con un abito ridisegnato dal nuovo allenatore e vogliosi di mettersi alle spalle mesi difficili nei quali ognuno ha sulle spalle le proprie responsabilità, nessuno escluso. Igor Tudor, visibilmente emozionato in sede di presentazione, ha lavorato in settimana per cercare di spiegare la propria idea di calcio e soprattutto per infondere in tutti i suoi giocatori un forte senso di appartenenza ai colori bianconeri.
Gli ultimi 10 precedenti all’Allianz Stadium tra Juventus e Genoa raccontano di una sorta di plebiscito per i padroni di casa che hanno vinto in 8 occasioni e pareggiato le rimanenti 2. Per l’occasione Tudor schiera la sua prima Juventus col 3-4-2-1 con Nico Gonzalez e McKennie sugli esterni e Koopmeiners e Yildiz alle spalle di Vlahovic che ritrova così un posto da titolare dopo mesi di vacche magre. Nel Genoa, che con Patrick Vieira, ex della gara, viaggia a gonfie vele, l’osservato speciale sarà indubbiamente il gioiellino bianconero Fabio Miretti autore di una doppietta nell’ultimo turno contro il Lecce. Gli altri ex sono De Winter e Leali con Frendrup oggetto del desiderio di diversi club italiani ed europei.
La Juventus prova a partire forte e spinta dal proprio allenatore cerca molto la verticalità. Al 7′ grande azione di Nico Gonzalez che salta tutti gli avversari sino a mettere Vlahovic nelle condizioni di servire Yildiz che si vede murare il proprio colpo di testa sulla linea di porta, ma l’arbitro Rapuano avrebbe annullato per un fuorigioco del serbo.
La risposta genoana è al 10′ con Frendrup da fuori che prova a sfruttare una respinta coi pugni di Di Gregorio senza sorprenderlo. Al 12′ un errore di lettura di Veiga apre il campo a Pinamonti sul quale è bravo Gatti in recupero che però nell’occasione subisce un colpo dallo stesso attaccante avversario ed è costretto alle cure dei sanitari a bordo campo.
La Juventus non sembra poi così diversa dalle ultime viste e al 16′ un errore di Kelly consente ancora a Frendrup di provarci dal limite, ma il suo tiro è facile preda del portiere bianconero. Al 20′ Thuram sradica il pallone di piedi di Matturro e Koopmeiners ha sul suo sinistro la possibile stoccata vincente, ma il suo tiro è totalmente da dimenticare.
La formazione di Igor Tudor dimostra di soffrire pesantemente la pressione alta del Genoa rischiando in più di un’occasione, ma il calcio lo ha davvero inventato il diavolo perché nel momento di grande difficoltà al 25′ la Juve passa con un gran gol di Kenan Yildiz che batte Leali con un siluro di destro da distanza ravvicinata. Il gol è anche l’occasione per procedere al cambio Kalulu per Gatti che evidentemente non c’è la faceva.
Al 31′ cartellino giallo assolutamente forzato si danni di Thuram che nel suo intervento, non cattivo su Miretti, tocca nettamente prima la palla. È il Genoa, nonostante lo svantaggio, ad avere maggiormente il pallino del gioco e al 36′ sfruttando un varco centrale va vicina al pareggio con Miretti che viene però anticipato dalla perfetta diagonale difensiva di Kelly.
La partita scivola verso l’intervallo senza più grosse occasioni perché quella di Vlahovic dal limite al 44′ è un semplice appoggio a Leali. Dopo 2′ di recupero l’arbitro Rapuano fischia la fine dei primi 45′ di gioco nei quali, a parte il risultato e l’entusiasmo iniziale, non si sono visti grossi passi avanti rispetto al recente passato.
La ripresa comincia senza sostituzioni e con l’ammonizione di Tudor reo di transitare fuori dalla tecnica. Tra il 51′ e il 52′ sprazzi di bella Juve, ma nessuna occasione verso la porta difesa da Leali. Il Genoa è sempre vivo e al 54′ da un cross dalla destra di Sabelli, Pinamonti in girata fa correre grossi brividi lunghi la schiena dei tifosi bianconeri andando a sciare il palo alla destra di Di Gregorio.
Al 55′ cartellino giallo anche per Frendrup per fallo su Thuram e al 58′ altra bella iniziativa di Yildiz sulla sinistra, ma Vlahovic sa approfittarne. Al 61′ da una rimessa laterale di McKennie, che sembra un calcio d’angolo, Vlahovic di sponda offre a Nico Gonzalez la possibilità di battere a rete, ma l’argentino è in ritardo e l’azione sfuma.
Al 63′ Vieira richiama Zanoli per inserire il classe 2006 Lorenzo Venturino. La risposta di Tudor appena 3′ più tardi con Conceicao al posto di un’insufficiente Koopmeiners. Nella ghiandola delle sostituzioni al 70′ tocca a Onana e Pinamonti per Malinovskyi e Ekuban. Malinovskyi ammonito appena 1′ più tardi per scorrettezza ai danni di Conceicao.
Al 73′ sugli sviluppi di un corner Kalulu di testa impegna Leali in tuffo con quella che è la prima vera occasione bianconera della ripresa. La Juventus prova ad insistere e al 78′ si una bella palla recuperata da Locatelli, lo stesso centrocampista la mette tesa in mezzo, ma tutti e tre i bianconeri in mezzo all’area fanno lo stesso movimento senza che nessuno attacchi la porta e l’occasione sfuma.
Al 80′ applausi dello Stadium per Miretti che lascia il campo a Thorsby e al 81′ tocca a Weah a rilevare un volenteroso Nico Gonzalez. Il Genoa al 83′ ci prova col mancino di Malinovskyi dai 35 metri, ma Di Gregorio non si fa sorprendere e blocca a terra. Al 84′ ci prova De Winter di testa da calcio d’angolo, ma non trova lo specchio.
Al 85′ è ancora Juventus con Conceicao ad offrire una palla tesa in mezzo all’area che Vlahovic cicca clamorosamente e che invece Locatelli scaglia verso Leali trovando i pugni chiusi del portiere ospite a dirgli di no. Al 88′ cartellino giallo anche per Weah per trattenuta evidente ai danni di un avversario.
Al 89′ Vlahovic avrebbe la possibilità di involarsi verso la porta genoana, ma sciupa tutto evidenziando uno stato di forma tutt’altro che accettabile. Al terzo dei 3′ di recupero Thuram con un coast to coast invidiabile serve a Weah un cioccolatino dillo da scartare, ma lo statunitense si fa parare la conclusione dall’ottimo Leali che limita così il passivo all’1-0 finale firmato Kenan Yildiz.
Non è stata una bella Juventus, ma in pochi giorni era difficile aspettarsi molto di più e quindi l’esordio vincente di Igor Tudor è comunque un buonissimo inizio anche alla luce della vittoria del Bologna a Venezia.