Unieuro Forlì – Sporting Club JuveCaserta 77-80

Una disastrosa Forlì cade in casa contro Caserta priva dell’americano Allen e di Cusin e precipita in classifica

Difficile commentare lo spettacolo offerto questa sera dalla Pallacanestro Forlì 2.015 in un’Unieuro Arena tutto sommato abbastanza gremita. Il rischio evidente è quello di essere fraintesi o eccessivi, ma armato della più profonda obiettività ci proverò.

Incomprensibile Forlì

Qui non si tratta di lanciare sentenze o di chiedere tagli di giocatori ad ogni sconfitta salvo poi esaltare gli stessi la volta successiva per una vittoria entusiasmante.

Qui mi limito ad esprimere un pensiero in merito all’impresentabile, imbarazzante e inaccettabile prestazione che Forlì non può offrire agli oltre 2500 abbonati che da anni vivono la settimana ansiosi ed entusiasti che arrivi la domenica.

Questa sera contro un avversario fanalino di coda, con l’americano Allen e l’italiano Cusin fermi ai box per infortunio, alla banda di Dell’Agnello è riuscito l’imponderabile. Perdere tra le mura amiche, quando appena due settimane prima avevi asfaltato Ferrara ridando alla piazza grandissimo entusiasmo, giocando una partita veramente indecente sotto il profilo della qualità del gioco.

Problema play

Qui non è voler trovare il capro espiatorio ma certamente questa Forlì ha un problema nel playmaking. Con Watson, di cui mi parlarono come una bella presa per Forlì, difendi sistematicamente in uno in meno, costantemente battuto da qualsiasi avversario. Ma sempre con Watson sembra esserci un problema nella fase di costruzione del gioco (quale gioco?). Il piccolo (forse troppo) play americano continua ad essere confusionario e incapace di mettere in ritmo i compagni che a loro volta sembrano rendere ben al di sotto delle loro possibilità proprio per questo motivo.

Problema americani

Ma non è il solo Watson ha deludere o preoccupare. Anche Rush ha offerto una prestazione davvero scadente. E quando i tuoi due americani, in casa, contro il fanalino di coda privo dei suoi dire migliori giocatori, fanno 3+14 credo sia lecito pensare che il mercato americani sia preoccupante.

Estate di illusioni

L’estate ci aveva illuso che questa potesse finalmente essere una bella squadra. Il campionato è ancora lungo e il tempo a disposizione ci sarebbe ma è altrettanto vero che sarebbe ora di capire di che pasta siamo fatti.

Curva patrimonio Unesco

Forlì e l’Unieuro hanno un patrimonio inestimabile: la curva. Incredibile e da applausi tutti i supporters che per 40′ hanno sostenuto la squadra cantando e cercando il coinvolgimento del resto del Palazzo. Impresa onestamente ardua quando in campo non c’è una squadra che lotta coesa ma una banda di ragazzi apatici incapaci di trasmettere emozioni coinvolgenti. Ai ragazzi della curva la società dovrebbe fare un monumento.

E adesso?

Vero che a Forlì nessuno ha promesso la promozione né di lottare per centrarla. Altrettanto vero che gli oltre 2500 abbonati si aspettino quantomeno di venire all’Unieuro Arena a vedere una squadra che lotta per la conquista della vittoria.

Sì può perdere, per carità, fa parte dello sport e del basket in particolare dove il pareggio non è contemplato, ma perdere con dignità, non perdere la dignità.

Mercoledì c’è Montegranaro poi la capolista Verona domenica davanti alla TV. E se questa squadra vuol dimostrare di esser squadra questa doppia occasione è quanto di meglio potesse capitare.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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