AL DIEGO ARMANDO MARADONA FINISCE LA RINCORSA DELLA JUVENTUS CHE ESCE UMILIATA PER 5-1 DA UN NAPOLI STELLARE
Napoli e Juventus si sono affrontate in Serie A 152 volte con un bilancio che vede i bianconeri vincenti in 70 occasioni, 48 sono i pareggi e 34 le vittorie partenopee. In terra campana sono 79 le sfide con 28 vittorie degli azzurri, 28 pareggi e 23 successi di Madama. Nelle ultime 10 occasioni gli uomini di Luciano Spalletti hanno collezionato 5 vittorie, 2 soli i pareggi e 3 volte la Juventus è stata corsara. Al Diego Armando Maradona il Napoli è imbattuto da quattro anni, l’ultimo successo dei bianconeri risale al 2019 quando sulla panchina sedeva lo stesso Massimiliano Allegri.
Nel big match, anticipo della 18^ giornata, si sfidano la formazione con la miglior organizzazione della fase offensiva e il miglior attacco e la formazione con la miglior organizzazione difensiva, nonché la miglior difesa del campionato.
Per l’occasione il tecnico di Livorno si affida al classico 3-5-2 col trio brasiliano dietro, ma sorprendendo un po’ tutti con l’impiego di Chiesa sulla destra e McKennie interno di centrocampo, mentre davanti gioca Di Maria a supporto del grande ex del match: Arkadiusz Milik. Il tecnico di Certaldo, dal canto suo, recupera Kim al centro della difesa e schiera il tridente Politano, Osimhen e Kvaratskhelia.
La partenza del match è intensa da entrambe le parti con la Juventus intenta a prendere il Napoli alto e la formazione partenopea pronta a ribattere colpo su colpo e cercare di schiacciare i bianconeri nei pressi della loro area.
Al 12′ sugli sviluppi di un corner inizia l’arrembaggio dei padroni di casa che al 13′ con Osimhen provano per la prima volta la conclusione e al 14′ dopo una respinta di Szczesny su Kvarstskheila con lo stesso attaccante nigeriano trovano il gol del vantaggio.
La Juventus non riesce a trovare soluzioni col palleggio e si affida ai lanci lunghi verso un Milik in apparente difficoltà. Al 21′ su un pallone regalato da Rrahmani l’argentino Di Maria si aggiusta il pallone e dai 25 metri colpisce la parte alta dell’incrocio dei pali alla sinistra di Meret.
Al 25′ bella palla di Di Maria per la testa di Milik che colpisce tra le braccia di Meret. Momento favorevole per i bianconeri che al 30′ sugli sviluppi di un angolo arrivano dalle parti di Meret, ma il colpo di testa di Bremer è alto.
Al 38′ il Napoli sembra chiudere il match su un clamoroso errore di Bremer, Osimhen ne approfitta e serve a Kvaratskhelia la palla del 2-0. Passano però pochi minuti e al 42′ i bianconeri accorciano con una grande giocata del Fideo che batte Meret col suo efficacissimo sinistro.
Al 43′ giallo per Danilo per entrata indelicata sul georgiano e al 46′ grande deviazione di Meret su conclusione di Chiesa spostato sinistra. Dopo 2′ di recupero l’arbitro Doveri mandale square al riposo.
Il 2° tempo inizia con Elmas al posto dell’infortunato Politano, mentre nessun cambio nelle fila della Juventus. Il primo squillo è dei bianconeri al 51′ sugli sviluppi di un corner, ma la prima vera parata è di Szczesny in angolo su Osimhen. Dall’angolo è Rrahmani a trovare la via del gol con una bella girata di destro.
Al 55′ Locatelli è costretto al cambio con Paredes dopo che qualche minuto prima una manata di Osimhen lo aveva messo k.o. Anche Milik lascia il posto a Kean. La è Juventus in confusione e Bremer anche peggio quando regala palla al capocannoniere del campionato che da dentro l’area di rigore spara alto e grazia i bianconeri.
Al 60′ ancora il Napoli con Zielinski dal limite ad impegnare Szczesny a terra, ma è Bremer al 65′ con l’ennesimo errore della sua terribile partita a spianare la strada a Kvaratskhelia che offre un assist al bacio a Osimhen per la rete del 4-1.
La Juventus ormai non c’è più e il rischio debacle totale è dietro l’angolo. Al 68′ ancora il georgiano da fuori a impegnare Szczesny. Chiesa, tra i suoi, è l’unico a non mollare, ma al 72′ il Diego Armando Maradona esplode grazie al quinto gol ad opera di Elmas.
Al 74′ Allegri inserisce Miretti e Iling-Junior per Chiesa e Di Maria, mentre Spalletti richiama Osimhen, mvp della serata, e Zielinski per Raspadori e Ndombele. Al 83′ è la volta di Soulé per Rabiot e al 88′ tocca a Lozano concedere la standing ovation a Kvaratskhelia.
Dopo 3′ di recupero Doveri fischia la fine del match e della rincorsa bianconera. Juventus che esce umiliata e decisamente ridimensionata dalla sfida con la super favorita per la vittoria finale. 5 gol subiti in una sola partita dopo che ne erano stati incassati appena 7 in 12 rendono la disfatta davvero clamorosa.
Il Napoli stravince meritatamente così come Spalletti stravince nettamente il duello tutto toscano con Allegri.