Napoli superiore, Juventus in apnea: finisce 2-1 al Maradona

IL BIG MATCH DELLA 14^ GIORNATA TRA NAPOLI E JUVENTUS AL DIEGO ARMANDO MARADONA FINISCE CON IL SUCCESSO DEI PADRONI DI CASA PER 2-1 GRAZIE ALLA DOPPIETTA DI HOJLUND. NEL MEZZO IL GOL DI YILDIZ CHE AVEVA ILLUSO I BIANCONERI

Dopo le tre vittorie consecutive, la Juventus arriva al Diego Armando Maradona con qualche certezza in più, spinta anche dalla cura psicologica impartita da Luciano Spalletti, grande ex della sfida, così come Antonio Conte che, però, ha già affrontato la Juventus da avversario svariate volte. Il Napoli, dal canto suo, si presenta con le proprie azioni in risalita ma privo di quasi tutto il centrocampo titolare.

Nelle ultime dieci sfide giocate in terra campana, il bilancio parla chiaro in favore dei partenopei, che vantano sette successi contro i due dei bianconeri e un solo pareggio risalente alla stagione 2016/2017. Il Napoli viene inoltre da sei successi consecutivi tra le mura amiche, per quella che, nel decennio segnato dall’era dei nove scudetti della Juventus, era la sfida più sentita e importante della nostra Serie A.

Per l’occasione, Spalletti, costretto a rinunciare agli infortunati Gatti e Vlahovic, rispolvera il terzetto delle tre “K” in difesa, con McKennie sulla trequarti insieme a Conceição a supporto di Yildiz nel ruolo di falso nove. Nel Napoli, Conte si affida a Elmas e McTominay in mezzo al campo, con il terzetto Lang, Neres e Højlund sul fronte offensivo.

L’inizio della partita è caratterizzato da ritmi forsennati, con pressing alto di entrambe le squadre e inevitabile mancanza di spazi. Al 5’, un grave errore di Cabal nella gestione della palla consente a Neres di involarsi sulla fascia, con Koopmeiners costretto a rifugiarsi in calcio d’angolo. Dalla battuta, McTominay sfiora di testa il vantaggio per i partenopei: è il preludio al gol che arriva al 7’, con Højlund che devia a un passo da Di Gregorio l’ottimo cross basso di Neres. Nell’occasione, Kelly risulta completamente insufficiente nella marcatura sul centravanti azzurro.

Nonostante il gol subito, la Juventus non riesce a uscire dal guscio e continua a subire la ferocia del Napoli, che con Neres a destra e Lang a sinistra crea costantemente grattacapi ai bianconeri. Cabal, in evidente difficoltà, fatica ad arginare l’avversario. Sino a questo momento, la scelta di Spalletti di rinunciare a una vera punta di ruolo non ha pagato. Al 21’, dopo un paio di scambi nello stretto, ci prova Yildiz dai 25 metri, ma il suo tiro finisce completamente fuori bersaglio.

Dopo 25’, in campo c’è solo il Napoli: è Di Lorenzo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, a chiamare Di Gregorio all’intervento risolutivo in corner per evitare il 2-0. Al 30’, nuova iniziativa di Neres, che si prende gioco di Cabal — in evidente stato di confusione sin dall’inizio — e serve un rasoterra al centro dell’area, sul quale nessun compagno riesce ad arrivare all’appuntamento col pallone. La Juve risponde con un’iniziativa di Yildiz al 31’, ma anche in questo caso è McTominay a sventare tutto prima dell’arrivo di un bianconero.

Al 33’ arriva il primo cartellino giallo dell’incontro, assegnato a Buongiorno per un intervento irregolare ai danni di Conceição. Dal calcio di punizione seguente, Kelly fallisce l’appuntamento col gol da pochi passi, ma la sua posizione sarebbe stata irregolare per il solito mezzo piede oltre l’ultimo difendente. La partita scivola via sino all’intervallo, con diversi uomini della panchina bianconera già al riscaldamento in vista della ripresa e il Napoli a continuare a menare le danze, senza però trovare ulteriori situazioni di pericolo. Dopo un minuto di recupero, l’arbitro La Penna manda tutti al riposo.

La ripresa comincia con David al posto di Cabal e conseguente riassetto tattico: abbandonato il falso nove, Yildiz torna nel suo ruolo di trequartista di sinistra. È però del Napoli il primo squillo, ancora con Højlund, che vince il duello con Kelly e costringe Di Gregorio a un’ulteriore deviazione sopra la traversa. Al 52’ arriva il cartellino giallo per Kalulu, che prima respinge l’assalto di Højlund e, successivamente, interviene in maniera imprudente al limite dell’area, concedendo un calcio di punizione che McTominay calcia di poco a lato.

La Juventus continua a non riuscire a gestire il pallone e la costruzione dal basso, complice la pressione dei padroni di casa, risulta sempre piuttosto complessa. Al 58’, però, una perfetta ripartenza porta McKennie a servire un pallone invitante per l’inserimento di Yildiz, che trova l’angolo lontano e batte Milinković-Savić, siglando un pareggio fin lì piuttosto insperato. Il Napoli non ci sta e prova immediatamente a reagire: è sempre Neres il rebus senza soluzione per la formazione di Spalletti.

La Juventus soffre, ma dopo il gol sembra più convinta di potercela fare. Al 69’ Conte manda in campo Spinazzola per Oliveira e, dopo pochi secondi, il cartellino giallo finisce a Beukema per un intervento irregolare a centrocampo. La risposta di Spalletti arriva al 71’ con l’ingresso di Kostić per Cambiaso. Il Napoli continua a condurre il gioco e Spalletti opta per un ulteriore doppio cambio al 76’: dentro Miretti e Openda per Conceição e Yildiz.

I cambi non sortiscono gli effetti sperati, perché appena un minuto più tardi Neres crossa un pallone su cui Di Gregorio non interviene; McKennie offre il secondo assist della serata, ma stavolta per Højlund, che insacca di testa da due passi la rete del 2-1. All’82’ esce Thuram per Zhegrova. I bianconeri provano a reagire, ma all’84’ il Napoli, in ripartenza, prova a chiudere i conti: sul cross rasoterra di Højlund, però, Lang arriva fuori tempo e l’azione sfuma.

All’86’ Conte inserisce Vergara per Lang, intenzionato a richiamare tutti i suoi uomini al sacrificio per difendere quella che sarebbe la settima vittoria consecutiva in casa contro la Juventus. Dopo quattro minuti di recupero senza ulteriori episodi di rilievo, l’arbitro La Penna decreta la fine: il Napoli chiude imbattuto il 2025 tra le mura amiche. Per la Juventus, invece, una prestazione deludente e il ritorno dei soliti fantasmi. La zona Champions si allontana sempre di più.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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