IN UN ALLIANZ STADIUM TUTTO ESAURITO CHE HA RISERVATO IL GIUSTO TRIBUTO A GIANLUCA VIALLI I BIANCONERI VINCONO A 5′ DALLA FINE GRAZIE A CAPITAN DANILO
Quella di oggi contro l’Udinese non può essere una partita come le altre. La scomparsa di Gianluca Vialli, che da tempo combatteva una durissima battaglia contro un brutto male, ha lasciato un vuoto incolmabile per i valori che ha sempre saputo trasmettere a compagni, amici e ai giovani che in lui vedevano un idolo da imitare.
La Juventus ha vinto 10 delle ultime 13 sfide contro l’Udinese in Serie A allo Stadium, l’ultima volta nel gennaio scorso grazie alle reti di Dybala e McKennie. L’unica sconfitta risale al 23 agosto 2015 quando furono battuti per 1-0 dai friulani.
Massimiliano Allegri non convoca, perché affaticato, il brasiliano Bremer, sostituito da Rugani, e schiera Alex Sandro braccetto di sinistra con McKennie a destra e Di Maria e Kean tandem d’attacco. Nell’Udinese a secco di vittorie da 8 turni, Andrea Sottil non può disporre di Deulofeu e sceglie Success in attacco al fianco di Beto.
Prima del calcio d’inizio il lunghissimo applauso del pubblico a seguito del discorso pronunciato in onore di Gianluca Vialli da Gianluca Pessotto è un momento davvero toccante e da brividi.
I primi 15′ sono a ritmi blandi e di studio, con l’Udinese più propositiva e la Juventus attendista e pronta a colpire di rimessa. Al 17′ le prime due conclusioni ospiti con Perez da fuori e sul calcio d’angolo seguente con il colpo di testa di Wallace a impensierire Szczesny.
La Juventus risponde al 19′ con un’incornata imperiosa di Rugani che chiama Silvestri alla grande parata. Sono pochi lampi nel buio di occasioni che caratterizzano il primo terzo di gara. L’Udinese gioca decisamente meglio contro una Juventus troppo passiva e rintanata nella propria metà campo.
Al 36′ dopo una prima parte di gara insufficiente Locatelli finisce sul taccuino dell’arbitro Marchetti per una trattenuta prolungata su un avversario. Al 38′ Miretti e Di Maria apparecchiano una clamorosa occasione per Kean sul quale Silvestri compie un’altra decisiva parata.
Al 41′ Di Maria eccede in un dribbling di troppo in uscita e regala a Wallace l’occasione del vantaggio, ma il suo tiro da fuori è neutralizzato con difficoltà da Szczesny in due tempi. Al 42′ il Fideo libera ancora Kean alla conclusione, ma il suo tiro finisce in curva. Cresce la Juventus negli ultimi 5′, ma le squadre vanno al riposo a reti inviolate.
La ripresa comincia senza cambi, ma con Federico Chiesa pronto a bordo campo a mettere ulteriore benzina nelle gambe. La Juventus sembra più convinta e al 51′ con Kean, servito da Di Maria, prova ancora la via del gol con una semi girata alta sopra la traversa.
Al 53′ arriva anche il giallo per Success e al 54′ su una bella ripartenza bianconera Kostic impegna ancora una volta Silvestri sulla cui ribattuta Locatelli non riesce ad approfittarne.
Al 59′ ci prova Becao con un sinistro da appena dentro l’area di rigore sul quale Szczesny si distende a terra e blocca. Al 61′ Rabiot sfiora il palo lontano in diagonale e subito dopo Allegri inserisce Chiesa e Paredes per Miretti e Locatelli.
Al 66′ fuori Di Maria, problema al polpaccio, per Milik e Makengo per Arslan. Al 69′ altra girandola di sostituzioni per Sottil che inserisce Ehizibue, Ebosse e Samardzic per Success, Udogie e Lovric. Nonostante una ripresa meno attendista la Juventus non riesce a essere pericolosa e spesso offre il fianco a un’Udinese nel complesso più propositiva.
Al 80′ Allegri si gioca le carte Soulé e Fagioli per Kean e Kostic nel tentativo di acciuffare i tre punti e l’ottava vittoria consecutiva. Il gol arriva al 85′ quando Paredes pennella per Chiesa, spostato a sinistra, il cui taglio e successivo assist per Danilo sono da antologia. Per il capitano è un ritorno al gol a distanza di quasi un anno dall’ultimo segnato e per Chiesa sono la certificazione di quanto questo ragazzo sia mancato alla Juventus.
Per la Juventus, che nei secondi tempi segna più di qualunque altra squadra in Serie A, è il sesto gol oltre l’ottantacinquesimo.
Dopo 4′ di recupero l’arbitro Marchetti manda tutti negli spogliatoi e per la Juventus è lisca vittoria consecutiva senza subire gol. Venerdì 13 al Diego Armando Maradona contro il Napoli sarà una sfida tutta da vivere ma col morale decisamente alto