La Juventus vince all’ultimo secondo

DOPO LA VITTORIA SUL MILAN I BIANCONERI BATTONO UN BUON VERONA DOPO UNA PARTITA STREGATA GRAZIE AL GOL DI CAMBIASO AL 97′

Massimiliano Allegri nella conferenza di presentazione al match ha messo in guardia tutti dalle insidie che una sfida, sulla carta scontata, può nascondere. Juventus contro Verona stando anche alle statistiche delle ultime 10 sfide non parte avere storia. Prima di questa sera 9 vittorie bianconere ed 1 pareggio per 1-1 nella stagione 2020/2021.

Per l’occasione Allegri sceglie Kean accanto a Vlahovic in attacco con Chiesa pronto a subentrare a gara in corso. Marco Baroni invece sceglie Duda alle spalle di Bonazzoli e Djuric con Ngonge inizialmente in panchina.

Parte bene la Juventus con una bella iniziativa di Weah sulla corsia di destra poi vanificata dal connazionale McKennie. Insistono i bianconeri e al 7′ con Kean cominciamo a provare la via della porta, ma la conclusione è ribattuta dal muro scaligwro. Al 8′ Vlahovic scalda i guantoni di Montipò.

Al 10′ Juventus vicinissima al vantaggio con una bellissima azione manovrata in velocità nella quale Vlahovic è il terminale offensivo, ma anche qui murato da un difensore a un passo dal gol. Ma al 12′ tutti in piedi per l’assolo di Moise Kean che si libera di un paio di difensori e realizza una rete spettacolare. Un paio di minuti per l’intervento del che annulla per fuorigioco dello stesso Kean che aveva ricevuto la palla iniziale con la punta del tallone oltre l’ultimo difendente.

Al 18′ sugli sviluppi di una punizione laterale calciata da Locatelli è ancora Kean a impegnare Montipò in angolo e al 19′ sempre il colored bianconero vicino alla deviazione vincente.

Al 21′ è il Verona a reclamare un possibile calcio di rigore per tocco di braccio di Weah, ma il var dopo un attenta rivisitazione fa cenno all’arbitro Feliciani che non ci sono irregolarità. Al 31′ torna a farsi viva la Juventus sempre con Kean la cui conclusione è però sul fondo. Al 36′ Kean è sempre più incontenibile, ma è Vlahovic, di testa, a fallire una facile occasione da gol.

Al 41′ bella discesadi Kostic sulla sinistra e palla in mezzo per l’attaccante serbo contrastato in calcio d’angolo. Al 47′ grosso rischio per i bianconeri che subiscono la conclusione di Bonazzoli su cui Szczesny è chiamato al grande intervento. Dopo 3′ di recupero le squadre vanno al riposo sullo 0-0.

La ripresa comincia con Miretti in campo al posto di un più che positivo Weah, da capire la motivazione del cambio. Al 48′ gran palla di Kostic dalla siniatra e colpo di testa fuori misura di Kean per gol che semvrava fatto. Al 49′ è la volta di Rabiot, ma nonostante un’evidente deviazione dell’estremo difensore gialloblù, l’arbitro indica la rimessa dal fondo.

Al 52′ finalmente arriva il gol, mai così cercato, di Kean che sfrutta l’assist di McKennie e insacca di testa alle spalle di Montipò. Il var richiama nuovamente l’arbitro Feliciani che dopo aver rivisto le immagini giudica fallosa una manata dello stesso Kean sul volto di Faraoni. Si resta sullo 0-0.

Al 56′ ammonizione per l’attaccante bianconero che, evidentemente contrariato per il doppio gol annullato, allontana il pallone stizzito. Al 62′ Allegri decide per il doppio cambio Cambiaso e Chiesa per Kostic e Kean dopo un secondo mamcato angolo per i bianconeri.

Al 64′ iniziala partita dell’ex viola che impegna Montipò in angolo. Al 66′ bella verticalizzazione di Miretti per Vlahovic, ma questa sera non sembra essere serata e palla in curva. Al 69′ Juventus avvolgente, meravigliosa palla di Locatelli per McKennie che a rimorchio cerca Chiesa ma il tiro a botta sicura è murato da Faraoni che salva letteralmente il risultato.

La Juve non demordere e con Gatti ci riprova al 71′, ma la sua conclusione finisce alta. A questo punto Baroni opera tre cambi: Lazovic, Suslov, Tchatchoua per Faraoni, Hongla e Doig. Al 81′ divide la partita, piuttosto scadente pwr la verità, di Vlahovic e Allegri getta nella mischia Milik.

La Juventus sembra non averne più ma anche Feliciani lascia più di qualche perplessità quando giudica regolare un intervento di Folonrusho su Chiesa dentro l’area di rigore. Nel Verona dentro Serdar al posto di Bonazzoli al 84′, mentre Chiesa non riesce a battere Montipò sul palo lungo. Al 87′ fuori Rugani e dentro Yildiz ed è Rabiot al 89′ a sfiorare ancora la rete del vantaggio.

Al 92′ clamorosissima palla gol fallita da Yildiz servito da Milik a testimonianza di una partita stregata. Miretti al 93′ ma la palla finisce fuori. Ma al 97′ dopo un colpo di testa di Milik dovuto sul palo è Cambiaso a spingerla dentro per una vittoria strameritata e di quelle che possono svoltare una stagione intera.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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