Le pagelle dei bianconeri contro il Sassuolo

PERIN voto 6,5: titolare al posto di Szczesny non lo fa rimpiangere e anzi si fa trovare pronto di fronte agli assalti dei neroverdi nel corso del primo tempo. Incolpevole sul gran gol di Traore. AFFIDABILE

DE SCIGLIO voto 5,5: si parla di possibile rinnovo e lui alimenta in dubbi di chi lo vorrebbe altrove. Non commette particolari errori, ma al tempo stesso gioca una partita incolore e insignificante. Nulla a che vedere con quelle a cui ci stava piacevolmente abituando. DE SCIGLIO È TORNATO

BONUCCI voto 5: al pronti e via regala tre palle agli avversari di cui la terza davvero sanguinosa se si pensa che serve il miglior Perin per salvare in angolo la conclusione di Berardi che stava per ringraziare il suo compagno di Nazionale. Ecco appunto compagno di Nazionale e non di squadra come pareva fosse stasera. ARRUGGINITO

DE LIGT voto 6,5: nel complesso di gran lunga il miglior della difesa. Non solo fa il suo dietro contro un avversario anche scomodo come Scamacca, ma si carica i suoi compagni sulle spalle e cerca di spingerli al successo arrivando in tre circostante alla conclusione. Un palo, un colpo di testa alto e un tiro sventato da Pegolo. Ha grinta e voglia di vincere da vendere. VINCENTE

ALEX SANDRO voto 6,5: nel primo tempo in molti abbiamo avuto l’impressione di aver ritrovato un Alex Sandro d’annata, salvo poi tornare con i piedi per terra nella ripresa. Ha però il merito di aver procurato il gol del vantaggio con una discesa come non gli si vedeva fare dalla guerra di secessione americana. Nel complesso le sue amnesie difensive e la sua incapacità di arrivare sul fondo questa sera sono meno deleterie del solito. QUASI UN TERZINO NORMALE

CUADRADO voto 5: spento, senza verve né spinta. Irriconoscibile tanto è risultato impalpabile per tutti i 90′. Questa sera nemmeno brillante nei servizi ai compagni. Serata sottotono e sostanzialmente da dimenticare. RADICE QUADRATA DI SE STESSO

ARTHUR voto 5,5: non certo una prestazione brillante, né sufficiente, ma infierire su di lui sarebbe intellettualmente disonesto perché con questa disposizione tattica era inevitabile andasse in difficoltà. I problemi nascono dal manico e questa sera lui paga molto per colpe non sue. Ma ci arriviamo dopo. CAPRO ESPIATORIO

ZAKARIA voto 6: partita differente da quella di domenica. Meno appariscente e meno brillante, ma pur sempre efficace nella sua costante presenza davanti alla difesa. Prova a contrastare Traore nel tiro del gol, ma provoca l’effetto contrario. Lui però c’è sempre. PRESENZA

McKENNIE voto 6: raggiunge la sufficienza grazie ad una ripresa ai suoi livelli. Sul primo tempo poco da dire perché ha fatto davvero poco e quel poco praticamente tutto sbagliato, ma come per Arthur i demeriti non sono tutti suoi, ma ci arriviamo dopo. MEZZALA (CHI VUOL CAPIRE CAPISCA)

DYBALA voto 6,5: ha il merito di sbloccare subito la partita nonostante questo sortisca sul resto della squadra un effetto decisamente soporifero e negativo. Lui però la sblocca e raggiunge quota 112 gol in bianconero ad un solo gol da Munerati che gli varrà l’ingresso nella top 10 dei bomber bianconeri più prolifici di sempre. Perderlo a zero sarebbe uno dei più gravi delitti sportivi oltreché il più imbarazzante degli autogol anche a livello d’immagine. Offre lui il pallone a Vlahovic per il gol del 2-1. RINNOVATELO

VLAHOVIC voto 7: lotta, sgomita e ci mette tutto se stesso come se fosse sempre l’ultima palla da giocare. Ha mentalità e caparbietà tipiche dei grandi. Il secondo gol per la squadra e suo personale in due partite sono l’espressione di chi ci crede davvero fino alla fine. Motto bianconero che lui incarna alla perfezione. Segna e si regala la doppia sfida di semifinale contro la sua Fiorentina. La bellezza del sport è anche in questi corsi e ricorsi storici. MENTALITÀ VINCENTE

LOCATELLI voto 6: il Locatelli di inizio stagione era un’altra cosa, oggi è un giocatore normalizzato. Il suo ingresso in campo ha contribuito a cambiare l’inerzia del match anche se in primis ci aveva pensato l’allenatore cambiando l’assetto tattico dei suoi in campo. Lui si danna l’anima perché ci tiene da matti e il suo è sempre un impatto positivo. NORMALIZZATO

MORATA voto 6,5: con l’arrivo di Vlahovic è quello che almeno ad oggi ne ha giovato di più. Giocando accanto alla (e per) la prima punta offre il meglio del suo repertorio. Tra l’altro si intende con Vlahovic a meraviglia come giocassero insieme da sempre. Sembrava un riscatto impossibile il suo, potrebbe convincere la Juve a tornare sul tavolo delle trattative. RIVITALIZZATO

RABIOT voto 6: dentro negli ultimi 20′ al posto di Arthur prova una spizzata di testa che costringe Pegolo al miracolo per evitare il vantaggio bianconero. Anche se gioca solo 20′ più recupero lo fa col piglio giusto, quello che fino a tre partite fa non sapeva nemmeno cosa fosse. Se guadagnasse meno varrebbe la pena una riflessione. Riflessione che invece dovrà fare la mamma agente per trovargli la miglior collocazione. CONTINUA COSÌ

ALLEGRI voto 5: per una volta non importano il risultato e l’obiettivo centrato. Se giochi ancora dopo 7 mesi con il 4-4-2 senza avere gli interpreti per farlo, ma solo per paura di scoprirti, ed offri quello spettacolo aberrante che è stato il primo tempo, ci sarebbe da chiamare l’esercito e dichiararti guerra. Il secondo tempo con conseguente aggiustamento dell’assetto tattico testimoniano che la pensata iniziale è stata una tristissima allegrata. Non si può regalare un tempo e soffrire così, in casa, contro una medio-piccola del nostro campionato. E il pessimo rendimento di Arthur e McKennie, massacrati dalla critica, ha un solo responsabile: il mister. Lo avevo anticipato che ci sarei arrivato dopo ed eccomi qui. Quest’oggi Allegri è da dietro la lavagna. SCELLERATO

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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