AL SINIGAGLIA UN OTTIMO COMO PERDE 1-2 CONTRO LA JUVENTUS TRASCINATA DA KOLO MUANI AUTORE DI UNA DOPPIETTA E DI 5 GOL IN 3 PARTITE
Nell’anticipo del venerdì sera i bianconeri di Thiago Motta sono chiamati a confermare i progressi manifestati nel secondo tempo di domenica quando furono in grado di ribaltare l’Empoli dopo 45′ di vera paura e nei quali i toscani si erano portati in vantaggio con il classico, quanto decisamente inaspettato, gol dell’ex. Como e Juventus si sono affrontate l’ultima volta in Serie A nella stagione 2002/2003 e in bianconeri vinsero per 3-1. Nel complesso, nei 7 precedenti tra le due formazioni, la Juventus è stata corsara in 4 circostanze e nelle restanti 3 occasioni è sempre finita in parità.
La Juventus si presenta in campo per la seconda partita consecutiva con gli stessi undici di domenica scorsa mentre il Cesc Fabregas schiera subito dal 1′ il neo arrivato Diao, nel tridente alle spalle di Cutrone, con Nico Paz e Strefezza. L’inizio di gara è subito caratterizzato dal forcing sei padroni di casa che dopo 3′ hanno già battuto due calci d’angolo.
Al 5′ sull’asse Strefezza-Cutrone il Come va vicino alla rete del vantaggio, ma Veiga quasi sulla linea di porta rinvia come può per sventare il pericolo. La Juventus, come spesso accaduto fatica a imbastire azioni degne di nota e allora è ancora il vino al 11′ con Nico Paz, servito da Strefezza, a chiamare Di Gregorio alla grande parata in angolo.
I bianconeri provano a mettere il naso fuori dalla propria metà campo al 15′ con una bella ripartenza che Nico Gonzalez decide di sciupare con una gestione del pallone decisamente rivedibile. È sempre la formazione lombarda a dettare legge e al 22′ Di Gregorio è chiamato alla deviazione sopra la traversa su una conclusione da fuori di Da Cunha.
Il primo pallone verso le mani di Butez arriva al 25′ a seguito di un colpo di testa molto velleitario di Gatti su imbeccata di Yildiz dalla destra. Strefezza sulla sua fascia è un rebus irrisolvibile per Savona che al 27′ diventa il primo ammonito della sfida. La Juventus non riesce a gestire l’aggressività dei padroni di casa e anche nelle rare occasioni in cui mette il naso avanti Nico Gonzalez non sembra nelle sue serate migliori e spesso vanifica tutto.
Il calcio lo ha inventato il Diavolo e al 34′ la Juventus passa al Sinigallia con il quarto centro in tre incontri di Kolo Muani che in campo aperto scende sulla destra e dopo aver vinto il duello nell’ uno contro uno con Dossena batte Butez con una fucilata sotto la traversa. Al 37′ l’arbitro Abisso estrae il secondo cartellino giallo, questa volta all’indirizzo di Alex Valle.
La risposta dei lariani arriva al 43′ quando Strefezza crossa col mancino in mezzo area dove Nico Paz anticipa tutti ma spedisce alto sopra la traversa. Il pareggio è solo rimandato al 45′ quando Koopmeiners, pessimo il suo primo tempo, perde palla e Cutrone può crossare per il colpo di testa di Diao che fa 1-1 proprio sul tramonto della prima frazione di gioco.
L’inizio di ripresa vede subito l’esordio a sinistra di Lloyd Kelly dentro per un Savona in evidente difficoltà e dopo appena 1′ Di Gregorio è nuovamente chiamato all’intervento miracoloso sulla conclusione di Nico Paz servito da Diao. Male nell’occasione Gatti che legge male la palla in arrivo proprio a Diao.
Il Como insiste e questa volta è Strefezza che sfruttando un errore di Kelly impegna nuovamente Di Gregorio nella respinta a pugni chiusi. La Juve è spettatrice della sfida o più precisamente è come un pugile che subisce incapace di portare un solo gancio o un solo montante all’avversario.
Al 60′ Thiago Motta ridisegna la linea mediana togliendo Koopmeiners e Locatelli e inserendo Thuram e Douglas Luiz. Fabregas risponde appena 3′ dopo togliendo Cutrone per Ikonè. È il momento dei cambi con Mbangula al 67′ dentro al posto di un Yildiz abbastanza opaco. Al 69′ Nico Gonzalez, male anche lui sin qui, ci prova con un sinistro a giro dal limite senza trovare lo specchio.
Al 72′ doppio cambio nelle fila del Como con Diao e Alex Valle a lasciare spazio a Douvikas e Van Der Brempt. Al 74′ cartellino giallo per Strefezza reo di una trattenuta prolungata ai danni di McKennie e 1′ più tardi arriva l’ultimo cambio di Motta con Conceicao dentro al posto di un insufficiente Nico Gonzalez. Al 79′ gli ultimi due cambi anche per il Como con Engelhardt che rileva il neo entrato Van Der Brempt e Jack per Da Cunha.
Al 84′ da segnalare un Dusan Vlahovic visibilmente contrariato lasciare la panchina e rientrare negli spogliatoi. La partita sembra non poter dire più nulla, ma al 85′ c’è da segnalare il cartellino giallo anche per Goldaniga che interviene fallosamente ai danni di Thuram. Dalla punizione seguente Butez in uscita colpisce Gatti e Abisso decreta il calcio di rigore. Dal dischetto Kolo Muani fa doppietta e riporta avanti i suoi sul 2-1 al 89′.
La partita non è finita perché Abisso assegna 5′ di recupero sul primo dei quali Dossena, da azione di calcio d’angolo, colpisce la parte alta della traversa. È l’ultimo sussulto di una partita che il Como, per quanto visto, non avrebbe meritato di perdere, ma che la Juventus con un Kolo Muani versione extra terrestre fa sua e dopo tre mesi vince due partite consecutive in Serie A.