Vlahovic e Chiesa piegano il Friburgo

ALL’EUROPA-PARK STADION DI FRIBURGO I BIANCONERI CHIUDONO LA PRATICA NEL 1° TEMPO GRAZIE A UN RIGORE DI VLAHOVIC CON I TEDESCHI RIMASTI IN 10. CHIESA METTE IL SIGILLO FINALE

È una Juventus in piena emergenza quella costretta ad affrontare il Friburgo nel ritorno degli ottavi di finale di Europa League ai piedi della Foresta Nera. Miretti è l’indisponibile dell’ultimo minuto che si aggiunge a Chiesa e Di Maria non al meglio delle condizioni e costretti alla panchina.

Nella formazione di casa il tecnico Christian Streich fa sedere inizialmente in panchina l’italiano Vincenzo Grifo, mentre Max Allegri si gioca la carta Kean accanto a Vlahovic. La prima occasione capita al 5′ sui piedi di Doan che spreca una buonissima opportunità. In avvio la partita non offre né ritmo, né particolari emozioni con una sterile supremazia dei padroni di casa.

Al 14′ lampo bianconero grazie a Locatelli che pesca Cuadrado sulla verticale e va a concludere da fuori con Flekken attento sulla traiettoria. Al 19′ azione in area di rigore di Cuadrado che cade a terra, ma la decisione dell’arbitro Serdar Gozubuyuk di lasciar proseguire sembra corretta.

Al 22′ arriva la prima vera occasione del match con Ginter che incorna da calcio d’angolo e Szczesny è chiamato a un intervento prodigioso per negare una rete sicura al Friburgo. Al 25′ primo cartellino giallo per Gulde per un intervento poco ortodosso ai danni di Rabiot.

Sullo sviluppo della punizione calciata da Kostic, Bremer incorna sulla traversa e Vlahovic è lesto ad insaccarla, ma il var rileva una posizione di fuorigioco dell’attaccante serbo e il risultato resta fermo sullo 0-0. Tra il 35′ e il 36′ doppio intervento falloso di Gunter che viene graziato dal direttore di gara poiché già ammonito.

Vlahovic sembra in serata e al 38′ si mette in proprio con un sinistro da fuori che viene deviato in angolo. Al 40′ doppia clamorosa occasione per la Juventus, prima con Kean sventato da Flekken e poi con Gatti murato da Gulde col braccio col braccio destro. Il var richiama Gozubuyuk alla on field review e l’arbitro non può che assegnare il rigore e comminare il secondo giallo al 5 tedesco che finisce anzitempo sotto la doccia.

Dal dischetto si incarica Vlahovic che batte Flekken, nonostante un rigore così e così, per un vantaggio assolutamente meritato. Al 2′ di recupero saggio delle qualità di Rabiot che strappa palla a un avversario e lancia un contropiede che lui stesso va a concludere appena sopra la traversa. È l’ultimo atto di un primo tempo non entusiasmante.

Il secondo tempo inizia con Schmidt al posto di Eggestein tra le fila tedesche mentre nessun cambio per i bianconeri. La prima occasione della ripresa è sempre dei padroni di casa con Gregoritsch su punizione, ma il suo tiro finisce di poco alto sopra l’incrocio.

La Juventus non riesce a costruire alcuna azione degna di nota e al 56′ Vlahovic si guadagna un cartellino giallo. Appena 1′ più tardi il Friburgo va vicinissimo al pareggio con Ginter su cui Szczesny compie un autentico miracolo. Per la Juventus ci prova Danilo al 60′ con un tiro a giro di destro senza velleità.

Al 61′ Streich inserisce Grifo e Sallai per Doan e Holer. Al 70′ doppio cambio anche tra i bianconeri con Iling-Junior a rilevare uno stanchissimo Kostic e Chiesa a rilevare un positivo Vlahovic. Streich tenta le carte Petersen e Weisshaupt per Gregoritsch e Gunter. Al 77′ buona azione manovrata della Juventus che arriva alla conclusione con Fagioli, buona la sua prova, alta sopra la traversa.

Al 84′ Allegri richiama Locatelli e Cuadrado per Barrenechea e De Sciglio anche in ottica Derby d’Italia di domenica sera. È un finale di match avaro di emozioni in linea con tutto il secondo tempo ravvivato da alcuni gialli a Iling-Junior, Sallai e Streich.

Allo scoccare del 90′ Allegri si gioca l’ultimo cambio con Soulè dentro per Kean e al 94′ su un’ottima ripartenza Chiesa scaglia un destro su Flekken che la devia sulla traversa, ma l’appuntamento è rimandato di pochi secondi perché l’ex Fiorentina servito da Rabiot, sempre più mostruoso, batte il portiere avversario con un destro chirurgico.

Finisce 0-2 e la Juventus domani alle ore 13 conoscerà il proprio destino nei quarti di finale di Europa League.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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