DOPO LA BUONA PROVA CON LA ROMA I BIANCONERI OFFRONO UNA BRUTTISSIMA PRESTAZIONE NONOSTANTE LA VITTORIA A FIRMA DI VLAHOVIC E MILIK
A poche ore dalla chiusura della sessione estiva del calciomercato, con l’ufficialità dell’acquisto dell’argentino Leandro Paredes, presente in tribuna all’Allianz Stadium per seguire i suoi nuovi compagni, la Juventus affronta per la quinta volta, nell’era post calciopoli, lo Spezia in Serie A e nelle precedenti quattro occasioni i bianconeri hanno sempre raccolto il massimo risultato. Tra le mura amiche senza neppure un gol al passivo. Per l’occasione Massimiliano Allegri si affida al turnover gettando dal 1′ Gatti accanto a Bremer, facendo riposare Alex Sandro e Kostic con De Sciglio e Kean in campo da subito.
Partono forte i bianconeri che già al 9′ passano in vantaggio con quella che sta diventando la specialità della casa: la punizione dalla mattonella Vlahovic che, come contro la Roma, pennella una parabola meravigliosa sulla quale Dragowski non può nulla.
Lo Spezia prova a riorganizzarsi e trova un grande alleato in un irriconoscibile Cuadrado che con un doppio pallone perso permette ai liguri di rendersi pericolosi. Al 15′ Gyasi trova in pallonetto vincente su Szczesny ma la posizione di partenza viene rilevata in fuorigioco e il risultato resta di 1-0.
Al 25′ dopo un lungo fraseggio nel tentativo di muovere la difesa avversaria Miretti prova la conclusione dal limite, ma Kiwior si immola e ribatte. Al 27′ buona iniziativa del centravanti serbo che semina pericolo nell’area spezzina e guadagna un calcio d’angolo. 2′ più tardi da un altro corner di Cuadrado è ancora Vlahovic a cercare la via della rete, ma il colpo di testa finisce alto.
Juventus lenta e prevedibile incapace di dare continuità alla manovra e allora Spezia che cresce e prende fiducia giocando stabilmente per 5′ nella trequarti bianconera. Miretti in grande difficoltà, Cuadrado l’ombra di se stesso e al 42′ Szczesny è costretto a lasciare il campo per una forte distorsione alla caviglia.
Davvero un bruttissimo 1° tempo per gli uomini di Allegri che dopo il vantaggio di Vlahovic su punizione non sono riusciti a dare continuità alla manovra. Spezia sotto nel punteggio, ma decisamente più convincente nella prestazione.
La ripresa comincia senza ulteriori cambi nonostante un Rabiot in non perfette condizioni fisiche. La prima palla pericolosa è sempre per gli ospiti ma Gyasi e Nzola non riescono nella deviazione vincente al 49′. Juventus sempre in difficoltà ed anche la seconda conclusione della ripresa è dello Spezia al 51′ ancora con Nzola.
Al 53′ prima delizia di Miretti che con un primo controllo meraviglioso arriva alla conclusione deviata in calcio d’angolo da un avversario. Al 54′ Allegri decide per due cambi richiamando in panchina un pessimo Cuadrado e un evanescente Kean inserendo Di Maria e Kostic.
Al 60′ Gotti getta nella mischia Agudelo e Strelec in ragione di Gyasi, polemico nella sua uscita dal campo, e Kovalenko. Al 65′ gli applausi sello Stadium sono tutti per Gatti per una sua intraprendente chiusura difensiva e 1′ più tardi sugli sviluppi di un corner miracoloso Dragowski su colpo di testa di Vlahovic.
Le squadre cominciano ad allungarsi e prima Nzola da una parte e poi Miretti dall’altra provano la gloria personale senza successo. Nonostante la presenza in campo di Kostic e Di Maria la manovra continua a latitare ed il pubblico dell’Allianz a non gradire.
Al 82′ bella costruzione sulla destra con Rabiot e Di Maria che apparecchiano per Danilo che da dentro l’area calcia alto sopra la traversa divorandosi così il gol del 2-0. Al 84′ gli ultimi due cambi per Allegri con Alex Sandro per Bremer e Milik per Vlahovic.
Mentre la partita è orientata verso la conclusione al primo dei cinque minuti di recupero la Juventus raddoppia sull’asse Miretti-Milik col primo che sforna un assist al bacio e il secondo che torna al gol nella nostra Serie A al secondo tentativo dopo lo scampolo di partita giocato con la Roma.
La formazione di Max Allegri vince ma non convince, ma è pur vero che nella passata stagione incontri come questi non li avresti portati a casa.
Ora testa a sabato dove al Franchi ci sarà un avversario molto temibile come la Fiorentina.