Chiesa-Ronaldo e una Joya infinita

Il big match mai disputato DELLA 3^ giornata All’Allianz Stadium finisce con la vittoria dei bianconeri per 2-1

Finalmente è il giorno di Juventus-Napoli. Dopo la farsa consumatasi con l’intervento del Collegio di Garanzia del CONI, un protocollo divenuto carta straccia e più positivi di quando fu rinviata, con un focolaio certificato in atto, nessuno è intervenuto a stoppare il match odierno.

Il Napoli corsaro solo due volte negli ultimi 11 anni arriva alla sfida, come sarebbe stato se questa si fosse giocata il 4 ottobre, da favorito. Pirlo “boccia” Szczesny nonostante lo avesse annunciato nella formazione titolare e presenta tra i pali Gigi Buffon.

Al pronti e via Danilo pennella per la testa di Cristiano Ronaldo che si divora il più incredibile dei gol a due passi da Meret. Il Napoli risponde con Zielinski che non sfrutta un bell’assist di Di Lorenzo. È una Juventus col piglio giusto quella dei primi 10′ nel corso dei quali cerca di mettere pressione agli uomini di Gattuso con Chiesa e poi con un colpo di testa di Rabiot da calcio d’angolo. Gli azzurri provano a sfruttare un errore in uscita di Bentancur ma Alex Sandro chiude con un’ottima diagonale difensiva.

Al 13′ un capolavoro calcistico di Federico Chiesa da esporre nelle sale cinematografiche serve per mettere CR7 nella condizione di battere a rete per il gol numero 77 in 90 partite di Serie A, 97° assoluto in maglia bianconera e 24° nel campionato in corso.

La rete meravigliosa accende l’orgoglio Juve che comincia a giocare come avrebbe voluto e dovuto secondo i dettami di Pirlo: possesso palla, fraseggio e uscite dal basso con autorità, ma soprattutto sfidando ed eludendo il pressing avversario.

Bene Bentancur, bene Rabiot, autoritario tutto il quartetto difensivo e per una Juventus che ha forse in Cuadrado l’elemento un po’ più al di sotto del suo solito elevatissimo standard. Dal canto suo il Napoli è forse un po’ sorpreso dall’atteggiamento mentale dei bianconeri mai così bene nell’ultimo periodo.

Al 34′ una grandissima iniziativa di Danilo mette in moto Chiesa che dopo aver scaricato palla indietro viene letteralmente falciato da Lozano ma inspiegabilmente né arbitro, né var decidono per il calcio di rigore. La Juve non demorde e al 38′ un’eccellente azione di Cuadrado avrebbe meritato miglior sorte invece il colombiano calcia tra le braccia di Meret. Al 40′ è ancora Juve con Cuadrado e Morata ad apparecchiare per Chiesa che spara alto.

La Juve cala negli ultimi 5′ nei quali abbassa comprensibilmente il baricentro concedendo campo agli azzurri e rischiando un calcio di rigore, che ci stava, con Alex Sandro su Zielinski. Al riposo ci va comunque una delle più belle Juventus di questa stagione.

Nella ripresa riparte forte il Napoli e al 47′ è Di Lorenzo ad impegnare seriamente Buffon. Gli azzurri sono decisamente più aggressivi e la Juve appare in difficoltà anche se con Cuadrado e Chiesa prova ad impensierire l’estremo difensore partenopeo raccogliendo però un nulla di fatto.

Il Napoli pressa in maniera asfissiante e la Juve ci prova di rimessa non sfruttando però con Cuadrado una clamorosa palla gol servitagli da Morata. Gattuso spinge sull’acceleratore inserendo Osimhen e Politano, per Demne e Lozano e il nigeriano entra subito in partita con due conclusioni verso la porta di Buffon.

La Juventus continua a soffrire anche perché Rabiot regala una possibile azione bianconera agli avversari che con Insigne impensieriscono duramente Buffon. È sempre Chiesa l’anima della Juve ma Morata, come nel Derby, si dimostra poco incline a gestire i contropiedi “cestinandone” uno sanguinoso proprio per Chiesa.

La partita è molto intensa e si percepisce la grande tensione per l’importanza di questi 3 punti di vitale importanza per la zona Champions. Al 68′ si rivede in campo Paulo Dybala dopo 3 mesi per uno stanco Morata mentre McKennie prende il posto del pendolino colombiano.

Al 70′ è la volta di Fabian Ruiz testare i guantoni di Buffon che si è mostrato ancora una volta un surplus per questa squadra nonostante i suoi 43 anni. Ma quello che non ti aspetti, o forse che da troppo tempo aspetti, arriva al 73′ con un sinistro chirurgico della Joya che fa 2-0: quanto mancava alla Juve e ai suoi tifosi questo gol. Al 89′ Insigne accorcia dal dischetto per un intervento maldestro di Chiellini su Osimhen.

La Juventus conquista una vittoria importantissima e lo fa soprattutto di testa, con una prestazione eccellente nel 1° tempo ed una di sacrificio e di squadra nella ripresa. Quella che fu cancellata dal Collegio di garanzia del CONI è una vittoria conquistata con orgoglio sul campo. E per qualche ora, forse, si parlerà più del campo che di tutto il contorno vissuto in questo ultimi periodo.

Ora testa al Genoa, servirà la stessa voglia di soffrire.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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