In Un allianz Stadium da tutto esaurito gli uomini di Max allegri raggiungono il Bologna solo nel recupero. Finisce 1-1 con una Juventus senza identità
Dopo il successo di Cagliari la Vecchia Signora è chiamata a confermarsi per blindare quel 4° posto imprescindibile per tornare grandi già dalla prossima stagione. Vittima di questa voglia di Champions è il Bologna di Mihajlovic, a proposito auguri e un grosso in bocca al lupo al mister rossoblu, che dopo il successo sulla Sampdoria può vivere più serenamente questo finale di campionato.
Le ultime 10 sfide all’Allianz Stadium ci raccontano di 8 successi bianconeri, gli ultimi 8 consecutivi, 1 pareggio ed 1 sconfitta proprio 10 stagioni orsono. Presente in tribuna l’indimenticato Capitano con la C maiuscola, Alessandro Del Piero, per la prima volta allo Stadium dal giorno del suo ritiro e per lui un lunghissimo applauso ad evocare i brividi di quella sua ultima partita con l’Atalanta.
Parte forte la Juventus, con l’inedita divisa disegnata dall’artista brasiliano Eduardo Kobra, nel tentativo di incanalare subito il match in proprio favore. La prima conclusione è di Dybala il cui mancino da fuori finisce alto sopra la traversa. Al 9′ la risposta rossoblù è sul sinistro fuori misura di Orsolini. Al 11′ è la volta di Vlahovic con un colpo di testa appena alto sopra la traversa. Al 14′ Theate ferma un’occasione pericolosa bianconera col braccio e viene ammonito dall’arbitro Sacchi. Sulla punizione seguente Dybala sfiora l’incrocio dei pali.
Al 18′ il secondo cartellino giallo tocca al rossoblù Svanberg per un’entrata in ritardo su Chiellini. Dopo 10′ di nulla assoluto è Arnautovic ad iscriversi nel tabellino delle conclusioni con un destro da fuori ben controllato da Szczesny. Al 31′ è il turno di Cuadrado a finire nella lista degli ammoniti per un intervento molto deciso su Orsolini.
Juventus incapace di costruire gioco, anche alla luce delle tante assenze, ma al 37′ una bella iniziativa di Danilo, oggi impiegato a centrocampo per l’occasione, si conclude con un tiro insidioso a lato di poco alla destra di Skorupski. Al 41′ Arnautovic in scivolata fallosa su Cuadrado rimedia l’ammonizione che gli farà saltare Bologna-Udinese.
Dopo un brutto 1° tempo nella ripresa serve un cambio di marcia, ma il primo squillo è di Svanberg che calcia fuori misura la prima occasione e sulla seconda, al 47′, Arnautovic fa correre brividi gelati sulla schiena degli oltre 40.000 dello Stadium, ma il suo sinistro finisce a lato per una questione di centimetri.
La risposta della Juventus è un minuto dopo ma né Morata, né Rabiot riescono a spingere in porta un perfetto cross di Pellegrini dalla sinistra. La doccia gelata arriva al 52′ con Soriano che verticalizza un pallone meraviglioso per Arnautovic che salta Szczesny in dribbling e deposita il pallone in rete. È un vantaggio meritato quello della formazione di Mihajlovic.
La Juventus reagisce immediatamente e prima con De Sciglio impegna severamente Skorupski in angolo e sugli sviluppi dello stesso Danilo di testa colpisce in pieno il palo. Al 56′ è la volta di de Ligt che da due passi di testa centra l’estremo difensore rossoblù.
Al 59′ finisce la partita di uno spento e deludente Dybala, di Pellegrini e de Ligt sostituiti da Bernardeschi, Zakaria e Bonucci, così come al 65′ Barrow rileva uno stanchissimo e acciaccato Arnautovic. La Juventus continua a non trovare giocate degne di nota e il Bologna rimane in totale controllo.
Al 74′ Allegri si gioca la carta Alex Sandro per Chiellini, ma il match non cambia con i bianconeri disordinati, confusi e incapaci di produrre la benché minima azione pericolosa. Lo stesso allenatore bianconero non esente da responsabilità alla luce dei continui cambi di modulo che non fanno altro che accrescere una crisi di identità piuttosto evidente già dalle battute iniziali.
Al 81′ ripartenza Juve con Morata lanciato a tu per tu con Skorupski e atterrato appena fuori dall’area di rigore da Soumaro che con l’ausilio del var viene espulso. Sulla decisione veementi proteste di Medel che viene a sua mandato sotto la doccia dall’arbitro Sacchi. Sulla seguente punizione, dopo oltre 5′ di confusione e proteste, Vlahovic calcia alto.
La Juventus in 11 contro 9 si getta all’arrembaggio con 8′ di recupero concessi. Al 92′ è Bonucci che impatta da dentro l’area di rigore, ma la sua conclusione e a lato. Al 95′ sugli sviluppi di un corner Morata esegue una spettacolare rovesciata che Vlahovic corregge di testa trovando la rete del pareggio ed il gol numero 50 in Serie A.
E’ l’ultimo sussulto di una bruttissima partita dei bianconeri contro un ottimo Bologna che esce dallo Stadium con un punto meritatissimo.