L’Unieuro vince ma soprattutto convince

Una rondine non fa primavera ma a Forlì potrebbe essere un’annata di luci entusiasmanti. Non l’avevo ancora vista ma la Pallacanestro Forlì 2.015 versione Dell’Agnello 2.0 è senza dubbio, né possibilità di sbagliare, una formazione completa e profonda come mai era capitato da “secoli” a questa parte.

L’Unieuro è una squadra completa, senza una star assoluta ma composta da 10 giocatori 10 che potranno portare il loro mattoncino ed essere importanti nel corso della stagione. Piacenza regge il confronto per oltre metà match ma la lunghezza della panchina e una difesa asfissiante dei padroni di casa hanno fatto la clamorosa differenza.

Di questa Forlì vista per la prima volta mi hanno impressionato la compattezza di squadra, l’intensità difensiva e un gioco fatto di fitti passaggi per trovare il giocatore meglio piazzato. Una sequenza di passaggi che non avevo visto sommando quelli di tutte le partite casalinghe della stagione passata.

Sì vede la mano del coach, si vedono giochi prima sconosciuti, si vede il pivot fare movimenti da pivot con una costante ricerca della palla sotto le plance, insomma si è tornati a vedere una buona pallacanestro anche a Forlì.

Erik Rush

Giocatore totale. Atletico, gran fisico, eccellente difensore ma anche discreto attaccante e leadership già consolidata. Sicuro prossimo beniamino del pubblico biancorosso. Per lui 26′ con 3/4 da due, 1/2 da tre, 2/4 ai liberi, 7 rimbalzi, 2 assist, 1 persa e 1 stoppata COMPLETO

Lorenzo Benvenuti

Una vera e gradita sorpresa è questo ragazzo ex Bergamo che offre una prestazione di sostanza e forte presenza. Buoni fondamentali e ottima difesa. Non gli manca il tiro da fuori che per un lungo è un’arma doppiamente pericolosa. Gioca 22′ con 5/7 da due, 2/3 da tre, 5 rimbalzi, 3 perse e 1 stoppata. AFFIDABILISSIMO

Bene anche il resto della truppa ma i due sopra citati meritano una menzione particolare.

Forlì è lunga e potendo contare su questa profondità dovrà correre e correre tanto. Piacenza non è male e il 71-57 finale è un risultato che rende omaggio alla forza e alla sostanza della formazione di coach Dell’Agnello.

Una rondine non fa primavera e spesso a settembre siamo stati pervasi da facili entusiasmi ma la sensazione è che quest’anno ci sia un’aria diversa e una squadra senza prime donne disposte a sacrificarsi per riportare in alto il nome di Forlì.

Ringrazio Massimo Nazzaro per la foto di copertina.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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