AL PENZO DI MESTRE CONTRO UN VENEZIA AFFAMATO DI PUNTI SALVEZZA I BIANCONERI VINCONO 3-2 GRAZIE AL RIGORE DECISIVO DI LOCATELLI
Ultimi 90′ da vivere tutti d’un fiato con la Juventus a caccia dei tre punti per la garanzia di far parte delle 36 squadre che disputeranno la prossima Champions League e il Venezia costretto al successo, che potrebbe non bastare, per cercare di rimanere in Serie A. Una sfida vietata ai cuori deboli che determinerà anche la fine di una stagione decisamente tribolata da entrambe le parti.
Gli ultimi 4 precedenti in terra lagunare dell’era moderna tra le due formazioni hanno visto i bianconeri uscire vittorioso in 2 circostanze e pareggiare le restanti 2. Per l’occasione Tudor recupera, ma solo per la panchina, Renato Veiga e schiera nella linea a tre dietro Alberto Costa, Kelly e Savona e recupera Thuram in mezzo al campo. Maglia da titolare anche per Conceicao dopo il buon impatto nel match precdente. Nel Venezia da tenere d’occhio l’ottimo Nicolussi Caviglia, ex della sfida, autore di una grande stagione nonostante una posizione di classifica tutt’altro che tranquilla per i padroni di casa.
Partenza horror per la Juventus che dopo 1′ è già sotto 1-0 grazie al gol di Fila. I bianconeri reagiscono immediatamente e con un gran gol di Alberto Costa dal limite di destro arriverebbero al pareggio, ma il Var rileva un tocco di mano e l’arbitro Colombo annulla. La paura la fa da padrona ed è visibile nei volti di entrambi gli allenatori. Il Venezia al 6′ ci riprova con una punizione dal limite di Nicolussi Caviglia, ma la sua conclusione finisce sulla barriera.
La Juventus prova a prendere in mano il pallino del gioco contro un Venezia molto aggressivo. Di Conceicao al 12′ la prima conclusione verso la porta che finisce però in curva. Al 14′ pericolo per i lagunari da azione di Kolo Muani, ma il risultato è solo un calcio d’angolo che i bianconeri sfruttano malissimo regalando il contropiede ai padroni di casa.
Quello che sconcerta è l’atteggiamento della Juventus, sempre seconda ad arrivare sulla palla, e che al 17′ è fuori dalla Champions per il vantaggio della Roma a Torino. Al 19′ primo cartellino giallo del match all’indirizzo di Alberto Costa. Kelly e Savona sono in grande difficoltà e Conceicao non riesce ad esibire il suo potenziale costretto in una posizione che non è propriamente nelle sue corde.
Al 24′ Cambiaso rimette in gioco velocemente per cogliere di sorpresa il Venezia e serve Yildiz che dopo una bella finta a rientrare sul sinistro trafigge Radu in diagonale per il pareggio dei bianconeri. Juventus di inerzia e un minuto dopo una bella triangolazione Thuram-Yildiz-Thuram per poco non vale il raddoppio ospite. Al 31′ Kolo Muani sfrutta un pasticcio della difesa veneziana da appena dentro l’area di rigore e trafigge Radu sul palo lontano riportando la Juventus al 4° posto.
Il Venezia prova a reagire e al 33′ con Nicolussi Caviglia coglie il palo esterno alla destra di Di Gregorio. Al 35′ arriva il secondo giallo ed è all’indirizzo di Tudor per proteste e subito dopo è Thuram ad andare alla conclusione, ma il suo tiro risulta troppo debole per impensierire Radu. Al 37′ bellissima azione del Venezia, che avrebbe meritato maggior fortuna, sulla quale la difesa bianconera si salva con grande affanno. Nico Gonzalez, nel ruolo a lui poco congeniale di esterno a tutta fascia, fatica tremendamente ed ogni discesa sulla sua fascia è un pericolo per le coronarie dei deboli di cuore.
Al 42′ Yeboah dalla destra lascia partire un missile che finisce appena a lato dal palo di destra della porta di Di Gregorio. La velocità di Kolo Muani è un fattore che il Venezia soffre decisamente, ma il risultato resta di 2-1 per la Juventus. Dopo 3′ di recupero l’arbitro Colombo manda le squadre al riposo.
La ripresa comincia con Renato Veiga al posto dell’ammonito Alberto Costa, mentre il Venezia riparte con lo stesso undici iniziale. Al 47′ buona ripartenza Juve, ma tiro fiacco di Yildiz che avrebbe potuto sfruttare la sovrapposizione di Cambiaso. Al 49′ altra grande occasione per i bianconeri con Nico Gonzalez che non riesce a trovare lo specchio della porta da posizione molto invitante e il risultato rimane invariato.
Il primo ammonito del Venezia è Zerbin che al 60′ è costretto all’atterramento di un ispirato e sguaciante Yildiz. Al 55′ con la Juve che sembrava in pieno controllo arriva il pareggio del Venezia col primo gol in stagione per Haps. La reazione bianconera è immediata, ma Conceicao non va oltre una conclusione fuori e al 59′ è ancora Yildiz a provarci, ma il suo diagonale è stoppato dalla difesa dei lagunari.
Incomprensibili le scelte dei bianconeri sulla gestione dei calci d’angolo e al 62′ arriva il cartellino anche per Nico Gonzalez reo di aver fermato un’azione di ripartenza dei padroni di casa. Adesso è il Venezia ad avere l’inerzia dalla sua e al 66′ in situazione di ripartenza è ancora Haps a dare l’impressione del gol col suo tiro sull’esterno della rete. A questo punto Di Francesco getta nella mischia Pérez e Gytkjaer per Haps e Fila, gli autori dei gol.
La Juventus non sembra averne più e su una ripartenza sulla destra Doumbia lascia partire un missile sul quale Di Gregorio è chiamato al miracolo in calcio d’angolo. Al 72′ Conceicao salta Nicolussi Caviglia al limite dell’ area di rigore e Colombo decreta il calcio di rigore che Locatelli trasforma con freddezza alla sinistra di Radu. Nemmeno il tempo di mettere la palla al centro che il Venezia, sempre dalla fascia di Nico Gonzalez si rende pericolosissimo e Di Gregorio è costretto ad un nuovo intervento risolutore.
Tudor a questo punto opta per un doppio cambio con McKennie e Vlahovic al posto di Cambiaso e Kolo Muani a cui risponde Di Francesco con Oristanio e Marcandalli per Doumbia e Sverko. Al 78′ azione di ripartenza molto insidiosa per la Juventus che con Locatelli va nuovamente vicina alla segnatura. Al 80′ Tudor richiama Nico Gonzalez, peraltro sanguinante dal naso, ed inserisce Weah. A 8′ dal termine il Venezia è tutto riversato nella metà campo della Juventus che soffre e fatica a mantenere i nervi saldi.
Conceicao non ne ha più e, sfinito per crampi, lascia il posto a Gatti al 86′, mentre nel Venezia Ellertson lascia il campo a Maric. È ancora il Venezia a provarci buttando palloni su palloni all’interno dell’area di rigore. Al 89′ Yeboah conquista il dodicesimo angolo della partita, ma Pérez lo calibra male e la Juventus può respirare. L’arbitro assegna 5′ di recupero e Thuram e Yildiz sono costretti a viverli in preda ai crampi.
Al 92′ ancira Yeboah per il Venezia, ma Di Gregorio fa buona guardia sul proprio palo. È un assedio arancio-neroverde perché la Juventus non riesce più a gestire palla e con gli uomini sfiniti e in preda ai crampi la situazione rischia di mettersi male, ma dopo 6′ di recupero Colombo fischia la fine e Tudor e i suoi ragazzi possono esultare perché l’impresa è compiuta e la prossima stagione sarà ancora Champions League. Il Venezia e Di Francesco, loro per loro, retrocedono in Serie B.