Allo Stadio Olimpico Grande Torino finisce 0-1. Primo tempo di marca granata e ripresa tutta bianconera. È iniziata la risalita.
Massimiliano Allegri sorprende tutti e contrariamente alle sensazioni della vigilia cambia le carte in tavola inserendo nell’undici iniziale McKennie per dare un po’ di riposo a Bentancur, togliendo Cuadrado e rischiando gli acciaccati Rabiot e Kean in dubbio fino all’ultimo.
“Torino è granata” le parole di mister Juric nella conferenza stampa della vigilia, ma è doveroso sfatare questo falso mito perché oggi, nel 2021 almeno, non è esattamente così. Probabilmente i tifosi granata devono districarsi tra numerosissimi tifosi bianconeri, interisti e milanisti che popolano la città.
La partita inizia subito con un’azione dirompente di Moise Kean innescato da de Ligt, ma il suo diagonale finisce a lato alla destra di Milinkovic-Savic. Al 5′ è ancora Juve con una bella ripartenza e con Rabiot ad offrire una palla gol facile, facile a McKennie che da due passi calcia scomposto e fuori dallo specchio.
Sul fronte difensivo de Ligt presidia prepotentemente l’area di rigore e al 8′ è già tempo di un’altra opportunità bianconera con McKennie che dal limite calcia malamente alto. Per il Torino il primo tiro verso la porta di Szczesny è al 9′ con l’ex Mandragora ma senza grandi pretese. Al 10′ è invece il turno di Singo servire con gli stessi scarsi risultati precedenti.
Dopo un inizio scoppiettante la partita si gioca più in mezzo al campo con una decisa prevalenza granata nella conduzione del gioco. Al 21′ sugli sviluppi di un fallo laterale Lukic di testa sfiora la rete del vantaggio. La Juventus non riesce a gestire il pallone e soffre l’aggressività di un Toro decisamente più sul pezzo.
Chiellini e de Ligt attentissimi dietro col capitano ispiratore di un contropiede al 34′ sul quale Rabiot bissa la pessima giocata di mercoledì in Champions sbagliando l’ultimo passaggio a Kean. Nel Torino molto bene Bremer e Brekalo con Pobega in crescita dopo il timido avvio.
Al 38′ missile dalla distanza di Mandragora sul quale Szczesny si fa trovare pronto e respinge coi pugni. Il match scivola verso l’intervallo con il Torino padrone del campo e con la Juventus che al 43′ in uno dei rari contropiedi mette i brividi ai padroni di casa con Locatelli la cui conclusione viene deviata in calcio d’angolo.
La ripresa comincia con Cuadrado al posto di Kean e conseguente spostamento di Bernardeschi alle spalle di Chiesa punta centrale. Per l’ex Everton, in dubbio fino al calcio d’inizio, non certamente una buona prestazione. Sembra una Juve più convinta e determinata e al 53′ Milinkovic-Savic compie un autentico miracolo sul terzo tempo di Alex Sandro servito da un cross al bacio di Cuadrado. Quest’ultimo ci prova al 55′ con un sinistro da fuori bloccato dal portiere.
È un momento favorevole ai bianconeri che dall’ingresso del colombiano e relativo spostamento di Bernardeschi ne hanno tratto beneficio in fase di palleggio. Al 59′ contatto molto dubbio, appena prima dell’ingresso in area di rigore, tra Pobega e Cuadrado che viene atterrato, ma l’arbitro Valeri lascia proseguire. La Juventus ci riprova con Locatelli dal limite ma il suo tiro è da dimenticare.
La reazione granata solo 2′ più tardi con tutta la difesa bianconera in area di rigore ad immolarsi su una conclusione dal limite avversaria. Allegri prova la carta Kulusevski per Bernardeschi a 10′ dal termine e subito dopo Rabiot ha l’occasione per sbloccare il match, ma davanti al portiere compie la scelta sbagliata.
Quando la partita sembra avviata al termine sul risultato di 0-0 il calcio regala quelle emozioni che non ti aspetti. La Juventus ci prova e Chiesa offre una palla deliziosa a Locatelli che si aggiusta il pallone e al 86′ di piatto la piazza all’angolino alle spalle del portiere granata. Per Locatelli è il secondo gol consecutivo e la gioia più grande. C’è tempo anche per un altro sussulto grazie al palo di Kulusevski con un gran sinistro da appena dentro l’area e per l’esordio in Serie A di Kaio Jorge appena tornato dall’infortunio.
La Juventus vince, non subisce gol e si rilancia in maniera definitiva. Grandissima prova difensiva di Chiellini e de Ligt oltreché dell’uomo del match Manuel Locatelli.