IN UN ALLIANZ STADIUM SOLD OUT NONOSTANTE IL MATCH ALL’ ORA DI PRANZO I BIANCONERI CONFERMANO IL LORO MOMENTO NO MA VINCONO 3-2 AL 95′ GRAZIE A RUGANI. PROTAGONISTA DEL. MATCH VLAHOVIC CON 2 GOL E 1 ASSIST
Dopo 4 giornate senza vittoria la Juventus e Max Allegri tentano l’inversione di tendenza per risollevare le sorti di un campionato che fino ad un mese e mezzo fa aveva i connotati di una grande impresa. A vendere cara la pelle c’è il Frosinone di Eusebio Di Francesco e dei gioielli bianconeri Soulé, Barrenechea e Kaio Jorge in cerca di disperati punti salvezza e col peggior ruolino di marcia in trasferta di questa Serie A con soli 3 pareggi e 9 sconfitte.
Allegri sceglie Rugani al posto di Danilo, Kostic vince il ballottaggio con Alcaraz e Chiesa parte accanto a Vlahovic. Di Francesco, invece, cambia un po’ le carte in tavola e lascia inizialmente in panchina Barrenechea e schiera Cheddira al centro dell’attacco invece di Kaio Jorge col solo Soulé a fare le veci dell’ex.
Nemmeno il tempo di prendere posizione sui seggiolini dello stadium che i tifosi bianconeri devono già alzarsi ad applaudire il 13° centro stagionale di Dusan Vlahovic che, servito da McKennie, trafigge Cerofolini in diagonale già al 2′. Al 7′ primo cartellino giallo per Bremer per intervento irregolare al limite della propria area di rigore su Cheddira, ma dalla seguente punizione Soulé è stoppato dalla barriera.
Al 13′ il Frosinone perviene al pareggio grazie ad un perfetto colpo di testa di Cheddira che, da dentro l’area di rigore, colpisce di testa indisturbato sul cross di Brescianini nonostante 5 difendenti bianconeri attorno a lui. La Juventus non cambia, dopo il gol iniziale sparisce dal campo e lascia il palleggio al Frosinone che al 15′ ci prova con Soulé dal limite senza fortuna.
In campo c’è solo il Frosinone e al 27′ una perfetta ripartenza dei ciociari vale il bellissimo gol del vantaggio di Brescianini. Al 28′ Rabiot è costretto ad uscire, toccato duro in precedenza da Bremer, e al suo posto entra Alcaraz. Al 32′ è ancora Vlahovic, sempre assistito da McKennie, a trovare l’angolo lontano per il gol del 2-2.
In campo, nonostante il risultato, c’è solo il Frosinone e al 34′ è ancora Brescianini, ottimo il suo primo tempo, a creare pericoli verso la porta di Szczesny. Il match scivola via sino al 46′ quando l’arbitro Rapuano manda tutti a bere un tè caldo.
La ripresa comincia con gli stessi interpreti della prima frazione di gioco. È la Juventus a provarci per prima tra il 51′ e il 52′ con Cambiaso e Rugani, senza però grande fortuna. Il Frosinone continua a fare la partita e la Juve a vivere di ripartenze estemporanee e su una di queste al 57′ è Chiesa a non trovare la gioia personale e il gol del vantaggio bianconero.
Al 61′ doppio cambio in casa bianconera con Yildiz e Weah per Chiesa e Kostic. Al 64′ arriva anche il primo cartellino giallo per un giocatore del Frosinone, Valeri, per fallo proprio su Weah. I bianconeri provano ad aumentare i giri del motore senza troppa organizzazione e Yildiz al 67′ avrebbe sul sinistro la palla gol su assist di Cambiaso, ma cicca il pallone e l’occasione sfuma.
Al 69′ Rapuano ammonisce Cerofolini per perdita di tempo e al 71′ Locatelli per intervento irregolare ai danni di Mazzitelli. Al 72′ Di Francesco inserisce Barrenechea e Kaio Jorge per Harroui e Cheddira nel tentativo di andarla a vincere considerando la Juve non irresistibile di quest’ultimo periodo
La Juve cerca di produrre gioco ma in modo confuso e senza fluidità. Il ordino vero giro bello specchio arriva al 79′ con Locatelli da lontano, ma troppo centrale per impensierire Cerofolini. Al 82′ dopo una palla sanguinosa regalata da McKennie a Soulé che non sfrutta l’occasione è ancora Vlahovic a creare scompiglio sul fronte opposto, ma Gatti non riesce ad approfittarne.
Al 85′ è ancora Gatti a non trovare la porta e immediatamente dopo Allegri Greta nella mischia Milik e Iling-Junior per McKennie, infortunatosi, e Gatti. Nei ciociari dentro Gelli e Seck per Mazzitelli e Soulé.
Al 92′ ci prova Kaio Jorge dai 25 metri, ma è un tentativo velleitario. La verità è che entrambe le squadre non ne hanno più fisicamente e per gli uomini di Allegri e l’allenatore stesso non ci sono più nemmeno le energie mentali. Al 94′ ultimo cambio per gli ospiti con Monterisi dentro al posto di Lirola e proprio all’ultimo sugli sviluppi di un calcio d’angolo è Rugani a trovare il gol della vittoria sulla spizzata di Vlahovic.
La Juventus vince all’ ultimo secondo, ma il risultato non inganni su quelli che sono i problemi evidenti in una squadra senza idee