Juventus-Frosinone, le Gram pagelle

SZCZESNY voto 5,5: la sensazione e qualcosa in più è che non sia stato impeccabile sui gol presi. Soprattutto sul secondo quando Brescianini lo trafigge piegandogli le dita. Del momento no e di totale confusione dei bianconeri anche lui ne è rimasto colpito. INSICURO

GATTI voto 5: sono lontani i tempi in cui faceva impazzire per la sua crescita esponenziale. Oggi sembra un giocatore che fatichi a stare nella categoria dove il solo furore agonistico non basta più. Ci prova di più in fase offensiva che in quella di sua reale competenza. Purtroppo però è impreciso. INVOLUTO

BREMER voto 5: anche per il brasiliano non sono tempi teneri. Dalla non vittoria con l’Empoli spazzati via tutti i buoni propositi e le buone sensazioni. Naufraga nella pochezza difensiva insieme ai suoi compagni e rimane inaccettabile il gol preso da Cheddira, unico frusinate in mezzo a cinque bianconeri. Per il resto non lascia trasparire la solita sicurezza e debordanza fisica. CALATO

RUGANI voto 7: anche lui non perfetto nella fase difensiva anche se il migliore. Sicuramente ha il merito di tenere a galla un’altra orribile Juventus regalando il successo al 95′ che vale tantissimo per il morale, per la classifica e, chissà, per una svolta decisiva della stagione. MERITEVOLE

CAMBIASO voto 5,5: sul primo gol colpevole come i suoi compagni di reparto di stare a guardare l’avversario. Sul resto il momento che attraversa la squadra ricade anche su di lui che sarebbe un tesoro da custodire gelosamente, ma che finisce tritato e screditato dalla pochezza di una squadra che subisce, non fa gioco e sfrutta pochissimo le fasce. ROVINATO

McKENNIE voto 7: se il texano è il migliore dei suoi non può mai essere un’ottima notizia. Ha gamba e polmoni, ma non la qualità che servirebbe alla mediana bianconera. E tutto questo con il massimo rispetto per tutto l’impegno che profonde. Offre due assist a Vlahovic per la sua doppietta personale e dopo un errore sanguinoso a una manciata di minuti dal 90′ rimedia con un intervento provvidenziale in scivolata che molto probabilmente gli è costato la lussazione ad una spalla. INDOMITO

LOCATELLI voto 5: sarà un caso ma anche oggi la Juventus subisce gol, il primo, e lui non riesce a contrastare il cross. Lento e macchinoso come pochi e mai verticale. Il regista non è il suo ruolo e ogni partita che passa è un’ulteriore conferma. Per tutti, meno che per uno. BRADIPO

RABIOT voto 5: gioca poco perché vittima di uno scontro con Bremer che gli costa la sostituzione ed ulteriori accertamenti strumentali. Fino al momento dell’uscita impalpabile e lontano parente del giocatore che trascinava nella passata stagione. SCARICO

KOSTIC voto 4: ricorda la storia di Milos Krasic che quando gli avversari cominciarono a capirlo non riusciva più a saltare l’uomo e a produrre nulla di buono. Ecco lui di buono non fa nulla e semmai fa solo danni non riuscendo mai ad arginare gli avversari che intanto ne approfittano. La colpa non è nemmeno tutta sua, ma di chi si ostina a mandarlo in campo. DELETERIO

VLAHOVIC voto 8: due gol e l’assist decisivo con la sua spizzata a Rugani al 95′ sono la conferma che lui è finalmente esploso per quello che da lui la Juventus si aspettava. Purtroppo lui è esploso in senso positivo e di gol, i suoi compagni sono scoppiati mentalmente e alcuni anche fisicamente. Lui però è una delle pochissime cose da salvare in questo ultimo mese e mezzo. ESPLOSO

CHIESA voto 4,5: è un esterno, ma ci si ostina a farlo giocare seconda punta senza dargli la possibilità di esprimersi e far valere tutte le sue potenzialità. Poi però in campo ci va lui e quanto meno per l’atteggiamento potrebbe fare molto di più. E’ nervoso e fuori dal gioco e di incidere non gli riesce nemmeno per sbaglio. Da condannare la sceneggiata con la quale finge di aver subito un colpo al volto. La sua incompatibilità con Allegri non ha più segreti. MALE MALE MALE

ALCARAZ voto 5,5: acclamato in campo sin dall’inizio entra invece a gara in corso per l’infortunio occorso a Rabiot. Si vede che ci mette grinta e volontà, ma in questa Juve priva di idee e ricca di tanta confusione faticherebbe anche Cristo. SPAESATO

YILDIZ voto 5.5: dura la vita del salvatore della patria. Ruolo che gli ha affidato Allegri non facendolo partire titolare ma utilizzandolo a gara in corsa. E’ un 2005 e gli vien messa più pressione così che non dandogli fiducia e consentendogli di sbagliare. Parte bene ma si spegne presto nella pochezza del gioco bianconero. VITTIMA

WEAH voto 5,5: la volontà ce la mette, ma cosa produce? Non fa un cross che uno, non salta l’uomo e non crea mai la superiorità numerica. Per cosa è stato preso? MISTERO

ILING-JUNIOR voto 6: non sarebbe da voto per i pochi minuti giocati, ma l’angolo da cui nasce il gol vittoria è suo. Più utile lui in 5′ che Kostic in tutto il campionato. SECONDO MISTERO

ALLEGRI voto 4: alla fine la Juve vince, ma mai come stavolta per una situazione estemporanea e assolutamente per inerzia. Sbaglia la formazione, non ha il coraggio nemmeno col Frosinone di azzardare una formazione più offensiva e maggiormente adatta alle caratteristiche di alcuni giocatori, stritolato com’è dal suo 3-5-2 ormai inamovibile. Nel primo tempo la sua Juve guarda il Real Frosinone palleggiarle in faccia con la linea difensiva appena fuori dall’area di rigore. Nella ripresa più confusione che altro. Porta a casa la vittoria e supera quota 1000 punti in Serie A, ma lo fa nel modo meno brillante possibile. COCCIUTO

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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