La Juventus fatica ma con Milik piega un buon Lecce

DOPO LA DEBACLE DEL MAPEI STADIUM ALLEGRI E I SUOI SONO CHIAMATI AL PRONTO RISCATTO CONTRO IL LECCE E CON MILIK TORNANO AL SUCCESSO TUTTO SOMMATO MERITATO

In questi casi la fortuna può esser quella di giocare immediatamente tre giorni dopo un’inqualificabile prestazione come quella contro il Sassuolo, proprio per cancellare quanto prima dubbi e paure calatesi improvvisamente sul cielo di Torino. L’avversario di turno è il Lecce di mister D’Aversa che dopo 5 giornate è posizionata al terzo posto in classifica con 11 punti, sopra alla Juventus che di punti ne ha uno in meno, e ancora imbattuto.

Le ultime 10 sfide in terra piemontese tra le due formazioni ci raccontano di 7 vittorie bianconere, 2 pareggi e 1 sola vittoria salentina nella stagione 2003/2004 con un rocambolesco 4-3. Per cancellare i fantasmi di Reggio Emilia, Max Allegri si riaffida a Szczesny tra i pali, Rugani al posto di Gatti, Fagioli al posto di Miretti, Cambiaso e Milik rispettivamente per Kostic e Vlahovic. Roberto D’Aversa per il suo Lecce si affida al tridente StrefezzaKrstovicAlmqvist.

Buona la partenza dei bianconeri che già dopo 25″ arrivano alla conclusione con Rabiot ben controllata da Falcone. Al 2′ e al 7′ sono due iniziative di Chiesa a creare scompiglio nella fase difensiva del Lecce senza però sporcare i guantoni all’esterno difensore giallorosso.

Al 12′ Fagioli esce dal traffico sulla corsia di destra serve un ottimo pallone a Chiesa che dal limite spara sul fondo. Non è una bella partita ed il Lecce fatica a costruire trame pericolose sbagliando molto tecnicamente. La Juventus non è da meno e il match fatica a decollare.

La squadra che comunque continua a provarci con maggior convinzione è la Juventus che al 21′ con Milik dai 20 metri prova a battere Falcone senza successo. Gli uomini di Allegri aumentano i giri del motore e ancora con Chiesa al 23′ creano un’altra interessante occasione sventata in angolo da Baschirotto.

Al 26′ azione e veloce, intensa w spettacolare con Danilo a chiudere un triangolo per Chiesa che da pochi passi lascia partire un diagonale mancino fuori di pochi centimetri. Al 29′ buona uscita da dietro della Juventus con Ramadani che è costretto a fermare irregolarmente Fagioli meritandosi il primo cartellino giallo dell’incontro ad opera dell’ arbitro Antonio Giua della sezione di Olbia.

Al 41′ è ancora Juventus questa volta con Rabiot che di testa chiama al tuffo plateale il numero uno salentino. Dopo 2′ di recupero Fiua dice che può bastare e fischia la fine della prima frazione di gioco.

La ripresa comincia con il Lecce più in palla e subito molto attivo dalle parti della difesa bianconera e al 49′ è di Pongracic la prima opportunità anche se il suo colpo di testa è nettamente fuori misura. La Juve sembra essere sparita dal match con l’avversario che continua a farsi pericoloso con diversi palloni che attraversano l’area di rigore.

Al 56′ cartellino giallo per l’allenatore salentino D’Aveesa reo di veementi proteste per un calcio d’angolo che pareva non esserci. Al 57′ McKennie centra per Rabiot che di sponda serve Milik per il gol dell’1-0 confermato nonostante il check al var. Al 62′ triplice cambio nelle file del Lecce. Dentro Sansone, Rafia e Gendrey per Strefezza, Oudin e Venuti.

Al 65′ prima ripartenza Juve e conclusione in diagonale da sinistra di Rabiot che avrebbe potuto cercare un compagno meglio piazzato invece di sprecare malamente una buona opportunità. Al 69′ terzi cartellino giallo del match all’indirizzo di Rafian per una trattenuta plateale ai danni di Rabiot. A questo punto D’Aversa cambia Ramadani per Kaba.

Al 72′ Allegri sostituisce Cambiaso e Rugani per Kostic e Gatti. Al 74′ bellissima iniziativa di Chiesa che dalla sinistra mette un gran palla in mezzo ma la difesa del Lecce riesce a sbrogliare. Al 75″ cartellino giallo anche per Chiesa decisamente inventato dall’ arbitro Giua.

Al 77′ è il turno di Vlahovic che subentra a Milik così come al 82′ Piccoli al posto di Blin è l’ultimo cambio di D’Aversa. Al 85′ giallo per li stesso Piccoli, Fagioli è toccato duro e Allegri lo preserva richiamandolo e inserendo Miretti. Weah per uno stanchissimo McKennie chiude la ghiandola delle sostituzioni.

La partita scivola verso la fine senza più grandi emozioni. Da segnalare al 90′ un giallo a Krstovic per fallo su Locatelli e al 91′ per Rabiot per intervento irregolare. L’ultimo episodio degno di rilievo è il secondo giallo per Kaba nel giro di pochi minuti e conseguente cartellino rosso.

Dopo 6′ di recupero la Juventus può tirare un sospiro di sollievo per la conquista dei 3 punti tutt’altro che scontati e contro un buon Lecce. Domenica alle 18 contro l’Atalanta sarà un altro test durissimo per misurare lo stato di salute della truppa di Max Allegri.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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