Sassuolo-Juventus, le Gram pagelle

SZCZESNY voto 3: difficile commentare una prestazione come quella del numero uno bianconero quest’oggi. Non avesse fatto una grande parata su Tressoldi al 37′ sarebbe stato da incarcerare. Fa una papera clamorosa sull’1-0 e un assist per il 3-2. La palla poi che offre al malcapitato Gatti è la ciliegina su una torta andata a male. Nemmeno impegnandosi si poteva fare peggio. STASERA NON C’ESNY

GATTI voto 3,5: prestazione incomprensibile. Sbaglia la palla in uscita in occasione del 2-1 di Berardi e chiude il match con un autogol da premio oscar e vincitore del “gollonzo dell’anno” dei tempi della Gialappa’s. Nel mezzo tanta pochezza mista ad insicurezza. DA CENSURA

BREMER voto 6: in una difesa che ne prende quattro e dove lui non ha particolari responsabilità riesce ad essere il meno negativo e tutto sommato il suo cerca di farlo. Probabilmente oggi emerge un po’ di più perché attorno è una valle di lacrime. BALUARDO

DANILO voto 5: insolitamente insufficiente. Naufraga nel marasma generale senza riuscire a raddrizzare la barca. Oggi all’imprecisione abbina costanti ritardi nelle uscite. Sul secondo gol, ma anche in occasione del terzo è parecchio rivedibile. NAUFRAGATO

McKENNIE voto 6: non certo ai livelli del match contro la Lazio, ma comunque uno dei meno peggio soprattutto nel primo tempo. Si propone, spinge e costringe Vina all’autogol. CONFERMA

MIRETTI voto 5: aveva dato cenni di grande crescita, ma contro il Sassuolo davanti alla possibilità di fare il salto di qualità definitiva sparisce e finisce per sfornare una prestazione da incompiuto. RIMANDATO

LOCATELLI voto 4,5: aveva illuso con la Lazio, ma l’effetto Nazionale è già evaporato. Prestazione senza nerbo, senza senso e senza qualità. Cosa vuoi di meno? UN LUCATELLANO

RABIOT voto 5: anche il cocco di Allegri fa cilecca. Ci prova due volte in avvio poi sparisce tritato dal centrocampo neroverde. Lento, macchinoso e impacciato non riesce mai a rendersi utile in una serata nella quale sarebbe stata fondamentale la sua leadership nel mezzo. Il Rabiot dell’anno scorso è solo un lontano ricordo. CHI L’HA VISTO?

KOSTIC voto 5: paga le esclusioni di inizio stagione perché mentalmente non c’è e probabilmente ha sofferto l’essere messo in discussione. Se Cambiaso non gioca con questo Kostic molto più di qualcosa non va. FANTASMA

VLAHOVIC voto 4: sbaglia un gol clamoroso che sarebbe valso il 2-2, ma prima non è che faccia meglio. Litiga col pallone e con se stesso oltreché con le basi tecniche minime del gioco del calcio. Serataccia da ricordare per non ripeterla più. DE-TECNICIZZATO

CHIESA voto 7: non molla mai e anche col Sassuolo l’aveva rimessa in piedi quando in piedi lui ormai non ci stava più. Spende tutto per la causa e riesce a tenersi utile in ogni occasione. Un solo pallone sbagliato che vale un contropiede pericoloso ma in una Juve irriconoscibile è uno dei pochissimi ad essersi fatto riconoscere. IMPRESCINDIBILE

FAGIOLI voto 6,5: entra per Miretti e il dubbio sulla scelta iniziale assale tutti. Decisamente più tonico e tecnicamente preparato. Duetta a centrocampo con iniziative di personalità e offre l’assist a Chiesa per il momentaneo pareggio. IN CRESCITA

ILING-JUNIOR voto 5,5: ha il merito di un salvataggio su una pericolosa ripartenza neroverde, ma nel complesso non riesce ad incidere. Non tutte le colpe sono sue se si pensa che il mister lo sballotta a sinistra e a destra e poi ancora a sinistra. La sensazione è che più che da mezzala lo stia facendo studiare da tuttologo. SPAESATO

WEAH voto 5: ad oggi è un buon cambio aveva detto Allegri. Evidentemente lo ha già ridimensionato. Oggi però non è parso nemmeno un buon cambio, ma solo un cambio. CAMBIATO

KEAN voto 5: gettato nella mischia con la speranza di azzeccare la mossa vincente. Purtroppo non la vede praticamente mai. IMPALPABILE

ALLEGRI voto 4,5: del match contro il Sassuolo non c’è davvero nulla da salvare. La confusione e la pochezza mostrate non possono non essergli attribuite. Peccato perché dopo 112 formazioni diverse in due anni aveva riproposto la stessa formazione della settimana precedente. PIÙ CHE ALLEGRI, UBRIACHI

4,8 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

Verified by MonsterInsights