Nel giorno del suo 123° compleanno la vecchia signora si regala il successo battendo LO Spezia con un perentorio 1-4
Dopo una serie di tre pareggi consecutivi, escludendo il 3-0 a tavolino contro il Napoli, alla Juventus servivano i 3 punti per riprendere il cammino verso le zone alte della classifica e verso il match di Champions League con il morale alto. Il Milan non sbaglia un colpo e ulteriori passi falsi avrebbero complicato non poco una situazione già abbastanza delicata.
La Juventus parte col piglio giusto cercando di muovere rapidamente la palla e provando soventi verticalizzazioni che vedono Alvaro Morata terminale sistematico della azioni offensive bianconere. In una di queste Danilo e McKennie confezionano l’azione giusta per il vantaggio dell’ex Atletico Madrid al 14′. Questa volta neanche il Var può impedire allo spagnolo di esultare. Var che qualche minuto più tardi torna protagonista annullando il 6° gol stagionale sempre al bomber bianconero.
Come spesso è accaduto in questo avvio di stagione la difesa, evidentemente perché non debitamente protetta da un centrocampo forte, soccombe alla prima occasione e Pobega si regala la sua giornata di gloria con il pareggio per lo Spezia.
Il centrocampo pare essere il vero punto debole di questa Juventus. Poca qualità e al momento anche poca intensità. Arthur cerca spesso la verticalizzazione, ma fino a qualche tempo fa le squadre al cospetto della Vecchia Signora mostravano timore e rispetto, oggi la sensazione è che (ovviamente in questo momento) questa squadra non incuta più timore a nessuno. Malissimo Dybala che può giusto godere del bonus da lungo infortunio e conseguente scarsa condizione.
L’inizio di 2° tempo è la fotocopia di tutte le ultime riprese. Ti aspetti una Juve più determinata e scopri uno Spezia più pericoloso, complice una fase difensiva ancora abbastanza approssimativa e dove per fase difensiva non si deve intendere i soli quattro di difesa.
La svolta al 56′ con l’uscita dal campo di un inguardabile Dybala che scossa il capo per il rientrante Cristiano Ronaldo che al primo pallone toccato e dopo soli 3′ riporta in vantaggio la Juventus. Bianconeri che allungano al 67′ con un bel gol di Rabiot ottimamente lanciato da Chiesa e la chiudono con la doppietta personale di CR7 che dal dischetto fa lo “scavetto” a un incolpevole Provedel.
Troppo elevato il divario tra le due compagini per lasciarsi andare ad eccessi d’entusiasmo anche perché fino all’ingresso in campo dell’alieno i liguri avevano retto molto bene il confronto.
L’impressione, e forse qualcosa in più, è che la Juventus dovrà trovare in fretta la quadra in mezzo al campo e un leader la cui sola presenza sposti gli equilibri. Quest’oggi l’uscita di Dybala per Ronaldo lo ha dimostrato una volta di più.
Senza discutere, perché sarebbe sciocco, le qualità della Joya, la grande differenza è che Cristiano Ronaldo anche se fuori da un po’, anche se in condizione fisica non ottimale riesce sempre a condizionare gli avversari, l’argentino, di contro, in pomeriggi come questi risulta impalpabile e quasi deleterio.
L’importante era tornare al successo e non farlo nel giorno del 123° compleanno sarebbe stato un grosso peccato. Per Andrea Pirlo c’è tanto da fare, ma queste vittorie aiutano a crescere e lavorare di più.