Questa Juventus ha ritrovato la fame

LA JUVENTUS RICOMINCIA DA UDINE DOVE FINÌ LA STAGIONE SCORSA E LO FA CON UNA PRESTAZIONE DA INCORNICIARE SOPRATTUTTO NEL 1° TEMPO GRAZIE ALLE RETI DI CHIESA, VLAHOVIC E RABIOT

Finalmente riparte la Serie A e per la Juventus significa ripartire da dove aveva finito, ovvero dalla Udinese Arena.

Gli ultimi 10 confronti in Friuli vedono i bianconeri decisamente padroni della situazione con 6 successi, 3 i pareggi ed una sola sconfitta nella stagione 2019/20 nella quale i padroni di casa si imposero per 2-1.

Massimiliano Allegri ligio al suo ormai consolidato 3-5-2 schiera il terzetto brasiliano davanti a Szczesny con i due nuovi arrivati, Weah a destra e Cambiaso a sinistra. Davanti Chiesa e Vlahovic per provare a spegnere definitivamente le voci di mercato.

Andrea Sottil propone la sua Udinese con modulo specilare e il duo d’attacco Beto-Thauvin con Lovric in mediana e il tanti chiacchierato Samardzic in panchina.

Prima del calcio d’inizio toccante il minuto di silenzio in onore alla scomparsa di Carlo Mazzone, un uomo ancora più grande del grande allenatore che è stato. Nemmeno il tempo di accomodarsi per assistere alla partita che gli sprazzi di una Juve diversa già vista in precampionato si manifestano immediatamente al 2′ con la rete di Federico Chiesa che, servito da Vlahovic, calcia secco dal limite e trova l’angolino alla destra di Silvestri.

È una Juventus molto aggressiva e decisamente convincente quella dei primi minuti che con Cambiaso ci prova ancora al 5′ ma Silvestri non si fa sorprendere. L’Udinese non riesce a entrare nel match e al 17′ Miretti con un assolo impressionante rischia di trovare una rete indimenticabile.

Al 18′ su un cross di Alex Sandro finisce sul braccio di Ebosele e l’arbitro Rapuano fischia il calcio di rigore che Vlahovic realizza spiazzando Silvestri. La prima conclusione dei friulani verso la porta di Szczesny è al 24′ con Wallace il cui tiro finisce alto sopra la traversa.

Al 27′ dopo un’altra grande azione individuale di Chiesa l’arbitro estrae il primo cartellino giallo della partita all’indirizzo di Alex Sandro. Al 30′ il secondo giallo è per l’ex Watford Kabasele per un intervento in ritardo su Vlahovic. Al 34′ cartellino giallo a Danilo che in scivolata ferma Thauvin ma il pallone gli finisce contro il braccio.

Al 37′ Beto libera Zarraga, ma il suo sinistro è totalmente fuori misura. Al 38′ ci prova Ebosele che dalla destra mette un pericoloso pallone in mezzo, ma nessun compagno raccoglie l’invito a nozze. Al 41′ un assaggio di questa nuova Juve con verticalizzazioni e tocchi rapidi da far impazzire. Al 44′ è ancora Juve con gli uomini di Allegri guidati da Locatelli ad azzannare le seconde palle sino a portare un ottimo Cambiaso alla conclusione dal limite.

Al 1′ dei 5′ di recupero errore di Miretti che spalanca il contropiede a Thauvin sul cui mancino dal limite è Szczesny a dire no. Al 3′ di recupero gol di Rabiot che sfrutta il duetto Chiesa-Cambiaso e porta i suoi sul 3-0 con un colpo di testa sotto misura. Azione ancora una volta entusiasmante. È l’epilogo del primo tempo.

Nella ripresa dentro dal 46′ Fagioli e McKennie per Miretti e Weah e dopo soli 35″ il texano centra un pallone per Vlahovic che viene anticipato sul più bello, ma c’era Rabiot in posizione decisamente migliore per il poker. Al 50′ ci riprova Thauvin con un sinistro a giro deviato che impensierisce Szczesny.

Al 56′ i crampi fermano Ebosele che viene sostituito da Ferreira. Al 58′ è la volta di Lovric che ci prova da fuori due volte nel giro di 1′ senza trovare il bottino pieno. Dopo un eccellente primo tempo la Juventus è calata di intensità nonostante la catena di sinistra con Rabiot e Cambiaso si confermi un grande punto di forza.

Al 63′ ci prova Samardzic da fuori ma è ancora Szczesny a opporsi deviando in tuffo. Al 66′ Sottil richiama Thauvin per Success nel tentativo di dare una scossa. Un minuto più tardi è la volta di Lovric che di testa non sfrutta una gran palla di Samardzic a Szczesny battuto. I bianconeri non riescono ad essere più intensi e l’Udinese priva ad approfittarne.

Al 69′ finisce la grandissima partita di Cambiaso che lascia il campo ad Iling-Junior. Al 73′ torna a farsi vedere la Juve con McKennie che si inserisce bene sull’out di destra e serve proprio l’ex Chelsea il cui colpo di testa è alto sopra la traversa.

Al 74′ finisce anche il match di Beto che lascia il campo a Lucca, il classe 2000 lo scorso anno in prestito all’Ajax. Al 77′ è invece la volta di Milik per un esausto Federico Chiesa. Al 79′ bellissima azione bianconera con Milik che serve Iling-Junior il cui cross è capiralizzato da Vlahovic di testa, ma la posizione di partenza dell’inglese al momento del cross è di fuorigioco e Rapuano annulla.

Al 82′ doppio grande intervento di Szczesny, prima su Perez e poi su Lucca, a negare il gol della bandiera si possono di casa. Al 84′ fuori Vlahovic e dentro Yildiz, il classe 2005, che fa così il suo esordio nella nostra Serie A. Dopo 5′ di recupero l’arbitro Rapuano manda tutto negli spogliatoi.

La Vecchia Signora è tornata e lo ha fatto con una prestazione da incorniciare soprattutto nei primi 45′. Intensità, fame e aggressività come non si vedevano da tempo immemore.

Per Max Allegri è la vittoria numero 250 sulla panchina bianconera che significa l’aver raggiunto il secondo posto tra i tecnici più vincenti dietro ad un certo Giovanni Trapattoni. Siamo solo all’inizio, ma come si suol dire chi ben comincia è a metà dell’opera.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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