Udinese-Juventus, le Gram pagelle

SZCZESNY voto 7: lo aveva cercato il Bayern, si era interessato il PSG, ma per fortuna le sue parole di orgoglio verso la Juve e il significato di difendere i pali bianconeri hanno trovato trasfigurazione sul campo dell’Udinese Arena. Strepitoso su Perez e Lucca e nel complesso sempre attento e sul pezzo. UNICO

DANILO voto 6: partita di ordinaria amministrazione per uno come lui all’interno della quale si becca un cartellino giallo tutto sommato immeritato e regalato dall’arbitro Rapuano. ATTENTO

BREMER voto 6: l’avversario non è dei più semplici da affrontare e il suo duello con Beto lo si può definire ruvido. Non sfigura, ma deve crescere ancora tanto. RUVIDO

ALEX SANDRO voto 6: sufficienza stiracchiata per il rigore procurato che indirizza il match. Rigore per altro discutibile. Per il resto solite ingenuità da Alex Sandro conclamato compresa l’ammonizione decisamente evitabile. RIVEDIBILE MA NE FAREMMO VOLENTIERI A MENO

WEAH voto 5,5: forse il meno brillante perché eccessivamente fuori dal gioco perché la Juve approfitta dello stato di grazia là a succhiare con Chiesa, Rabiot e Cambiaso. Esce dopo 45′ per un pestone al piede. ESTRANEO

MIRETTI voto 6: parte molto bene salvo poi spegnersi alla distanza anche complici alcuni errori di gioventù. Esce dopo 45′ perché il buon Max pretende il max e lui questa sera non riesce a darlo. AVVISATO

LOCATELLI voto 6,5: praticamente perfetto in cabina di regia dove abbina qualità a capacità di fare schermo davanti alla difesa. A molti non piace ma se riesce a eliminare quel tempo di gioco che spesso presenta può fare molto bene. L’ammonizione all’ultimo secondo è da ingenuo. REGISTA

RABIOT voto 7: doveva partire per la Premier. È rimasto ed è ripartito da dove ci aveva lasciato e quindi con un altro gol in bianconero. Alla faccia di tutti i suoi detrattori. È probabilmente l’acquisto top che si è regalata la Juve quest’anno. TOP PLAYER

CAMBIASO voto 7: dispiace per Kostic, professionista serio e pure efficace nella sua prima stagione in bianconero, ma qui siamo al cospetto di un giocatore di un altro livello. Non è monotematico, come il serbo, e questo lo rende molto più utile e complementare alla presenza di Chiesa. Vicino al gol prima autore di un grande assist per Rabiot poi. TANTA ROBA

VLAHOVIC voto 6,5: prima un assist per Chiesa e poi la firma personale di calcio di rigore. Per uno che deve ancora crescere tanto di condizione e non solo è già un ottimo punto di partenza. RITROVATO

CHIESA voto 7,5: Allegri lo aveva detto che aveva una gamba diversa quest’anno. Invece Federico va oltre e dimostra di averle tutte e due (molto) diverse e con i suoi strappi e le sue accelerate manda in tilt la difesa bianconera di casa. Se questo è solo l’inizio la sensazione è che ci divertiremo. STRARIPANTE

FAGIOLI voto 6: entra al posto di Miretti, ma sembra il primo Di Livio. Un soldatino che non va oltre il proprio compitino. L’importante però è che sia tornato. SCOLASTICO

McKENNIE voto 6,5: dentro al posto di Weah, dopo appena 35″ avrebbe la possibilità di mettere Rabiot in condizioni di battere Silvestri, invece opta per un più improbabile assist a Vlahovic e l’azione è vanificata. Considerando che l’esterno non è il suo ruolo si disimpegna bene con l’atteggiamento giusto. McWEAHNNIE

ILING-JUNIOR voto 6: sostituisce un eccellente ma esausto Cambiaso ed il fatto che entro lui e non Kostic avallora sempre di più la tesi di chi sostiene che il classe 2003 mai e poi mai andrebbe ceduto. Nel complesso sfiora un gol di testa e commette una leggerezza che fa imbufalire Allegri. ESTROSO

ALLEGRI voto 7: finalmente una Juventus aggressiva, affamata e intensa oltreché cattiva. Per lui 250^ vittoria sulla panchina di Madama che significa esser salito al 2° posto tra i tecnici più vincenti dietro ad un certo Giovanni Trapattoni, non proprio un signor nessuno, a quota 319. ALLEGRATTONI

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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