L’imperativo era vincere e così è stato, ma diciamolo subito: “Che sofferenza!”
Sì, è stata una vera e propria sofferenza per 37′ perché San Severo si è presentata a Forlì con tanta voglia di fare lo scalpo e per larghi tratti del match pareva esser sulla strada giusta. Forlì, dal canto suo, lotta ancora con i fantasmi del passato, un passato di paure ed insicurezze che soprattutto all’interno dell’Unieuro Arena di tanti in tanto tornano a farsi vive.
La formazione di coach Cagnazzo ha imperversato dall’arco per tutto il primo quarto mentre i ragazzi di coach Dell’Agnello, a proposito tanti auguri di buon compleanno per lui, hanno saputo reagire e con una bomba allo scadere del secondo quarto del miglior in campo Erik Rush, in assoluto stile Niccolai anno ’95, sono riusciti a mettere il naso avanti dopo esser stati sempre sotto.
Il secondo tempo, caratterizzato dall’uscita immediata del lungo americano ospite Markus Kennedy, e nell’ultimo periodo dell’altro lungo Chris Mortellaro, è stato un continuo botta e risposta tra le due compagini con Forlì che, grazie a Rush e al play tascabile Watson, è riuscita ad assestare lo strappo decisivo.
MVP
Eric Rush voto 8: dopo un anno di stagione difficile, complice un malanno alla schiena, quest’oggi il mulatto di Forlì assesta una prestazione da grandi firme. Per lui 29′ di assoluta qualità in cui realizza 27 pt. con 7/8 da due, 4/8 da tre, 1/2 dalla lunetta, 1 stoppata, 5 rimbalzi, 1 recupero e 2 assist. DETERMINANTE
Croce e delizia
Maurice Watson voto 7: davvero incredibile la sua prestazione. Con 22 pt, 3 rimbalzi, 2 recuperi, 2 perse e 5 assist ci sarebbe da sfregarsi le mani. In realtà non è tutto oro quel che luccica perché il mini play tascabile, pur decisivo con la sua performance offensiva, ha palesato inaccettabili lacune difensive. Per larghissima parte del match è risultato incapace di contenere qualunque avversario, persino il classe ’98 Antelli lo ha spesso portato a spasso. Poi una palla recuperata con susseguente contropiede da lui stesso capitalizzato gli hanno svoltato la prestazione in positivo. Ma su di lui c’è da lavorare e lui dovrà lavorare sodo se non vorrà costringere (quanto potrà durare?) i compagni a difendere in quattro.
Dietro la lavagna
Quest’oggi dietro la lavagna finiscono Marini, voto 5,5 per lui, da cui è lecito ed innegabile attendersi ben di più. IMPALPABILE
Benvenuti voto 5: il buon Lorenzo ci aveva abituati, con un ottimo precampionato e una più che dignitosa Supercoppa, a prestazioni molto più concrete e convincenti. Stasera era fuori fase ed ha sofferto in special modo Mortellaro. DELUDENTE
Vietato illudersi
Il precampionato, le lodi, le prestazioni e i crediti assegnati dagli addetti ai lavori avevano illuso un po’ tutti che la Pallacanestro Forlì 2.015 avrebbe recitato un ruolo da assoluta protagonista in questa Serie A2. In realtà i biancorossi dovranno lavorare sodo per conquistarsi quel credito che in tanti hanno loro attribuito. Ad oggi né contro Ravenna, né contro San Severo i ragazzi di Dell’Agnello hanno dimostrato quella superiorità che sulla carta sembrava certa.
Siamo agli inizi e la strada è ancora molto, molto lunga.
Intanto ringrazio Nicolò Ulivi a cui ho “rubato” i suoi bellissimi scatti.