L’obiettivo era la vittoria per garantirsi il pass alle Final Four di Supercoppa LNP. Non è andata come sperato perché davanti a Forlì si è parata una Udine davvero agguerrita e tosta come forse nessuno se l’aspettava.
Tra i padroni di casa positive conferme per Rush, Giachetti, Benvenuti e Bruttini, mentre per gli avversari friulani grande è stato l’impatto sul match del duo americano Cromer e Beverly nonché degli italiani Amato e un quasi ex Antonutti.
Sulla griglia di partenza della prossima Serie A2 Udine occuperà senza dubbio uno dei tre gradini del podio. Gli addetti ai lavori indicano Verona quale squadra più attrezzata per la scalata alla massima serie, ma l’Udine vista stasera all’opera all’Unieuro Arena è presumibile lotterà fino alla fine per guadagnarsi la promozione. Forlì c’è ed è sicuramente una di quelle compagini che lotteranno per le posizioni di vertice ma questa sera, dal confronto diretto, ne esce un pochino ridimensionata.
Top & Flop
Tra i top sicuramente la prestazione di Jacopo Giachetti, autore di 19 punti e 3 recuperi e di una leadership ancora evidente, e il duo lunghi Benvenuti e Bruttini che hanno fornito una prestazione sotto le plance abbastanza confortante. Peccato per alcuni errori di troppo nel tiro da sotto che non cancellano comunque il fatto di avere un reparto lunghi, in attesa del rientro di Ndoja, di sicuro affidamento.
Tra i flop c’è indubbiamente la prestazione insufficiente in cabina di regia di Maurice Watson. Confusionario e pasticcione nonostante i 7 assist. L’americano tascabile perde nettamente il confronto col pari ruolo friulano e preoccupa il fatto di non vedergli mai prendersi la responsabilità al tiro. Forse l’arrivo del piccolo Aaron (congratulazioni a tal proposito) gli aveva rubato tutte le energie, altrimenti sarebbe lecito dire “Watson, abbiamo un problema!“
Anche Pierpaolo Marini risulta tra i flop di serata. Mai veramente dentro al match e troppo nervoso come nelle serata classiche in cui non gli riesce nulla. Questa era decisamente una di quelle.
Conclusioni
In conclusione, se dovevamo capire di che pasta è fatta Udine, spesso additata sul livello dei biancorossi forlivesi, beh questa sera la formazione di coach Ramagli si è mostrata più squadra, più determinata, decisa e tosta oltreché mortifera nel tiro dalla lunga distanza. In pratica di un gradino superiore.
Udine sbanca quindi con pieno merito l’Unieuro Arena di Forlì.
Ringrazio Massimo Nazzaro per la foto copertina.