Vlahovic-Bremer e la Juventus vola

AL VIA DEL MARE DI LECCE I BIANCONERI CON LA DOPPIETTA DI VLAHOVIC E IL GOL DI BREMER CONQUISTANO I TRE PUNTI E LA VETTA MOMENTANEA DELLA CLASSIFICA

La Juventus ha la grande occasione di aumentare la pressione su chi precede ed il gioco della lepre e i cacciatori, guardia e ladri è stata una battuta di Max Allegri da buon livornese qual è, potrebbe veder invertite le squadre protagoniste.

Defezioni importanti tra le fila bianconere con Rabiot e Chiesa rimasti a Torino per problemi fisici emersi dall’ultimo allenamento. Al loro posto giocano Miretti e il confermatissimo Yildiz. Roberto D’Aversa, l’allenatore dei salentini, ha individuato la ricetta giusta nell’intensità se si vuol dare noia a questa Juventus.

Gli ultimi 10 precedenti tra le due squadre recitano 6 vittorie bianconere, 3 pareggi ed 1 solo successo per i padroni di casa.

Partenza subito bruciante della Juventus con Gatti che dopo 15″ offre a Vlahovic la palla per battere a rete, ma sua conclusione è a lato. La risposta del Lecce non si fa attendere e al 4′ Krstovic conclude di poco a lato dal limite dell’area. Al 11′ calcio d’angolo di Miretti e incornata perfetta di McKennie respinta sulla linea da Krstovic un minuto più tardi è Kostic, servito da Vlahovic, a calciare forte col suo mancino, ma la sua conclusione sorvola la trasferta.

La partita è piacevole con le due squadre che ribattono colpo su colpo e al 15′ è di nuovo la volta del Lecce con Krstovic che in anticipo su Bremer calcia alto. Al 19′ gran palla dalla destra di Cambiaso sulla quale Vlahovic manca l’appuntamento per un soffio. Al 22′ primo cartellino giallo dell’incontro all’indirizzo di McKennie per un intervento in ritardo su Gonzalez.

Dal 23′ al 30′ la sfida vive una fase di studio senza che le due formazioni arrivino creare occasioni degne di nota e con Miretti, Kostic e Yildiz piuttosto imprecisi. Al 33′ è Oudin a provarci da fuori, ma Szczesny blocca a terra senza patemi.

Bremer, il solito muro, e Miretti sono i due poli opposti di questa Juventus del primo tempo che non concede occasioni ai padroni di casa, ma che fatica a creare le condizioni per il vantaggio. Dopo 2′ di recupero l’arbitro Doveri manda le due squadre negli spogliatoi.

Il secondo tempo comincia senza sostituzioni ed è subito il Lecce a rendersi pericoloso con Almqvist, uno dei migliori tra i giallorossi, che brucia Bremer dentro l’area di rigore e finisce a terra ma non sussistono gli estremi per il calcio di rigore. La Juventus prova a rispondere con Miretti al 48′, ma non va oltre un calcio d’angolo. Dallo stesso è ancora McKennie a provarci di testa senza impensierire Falcone.

Al 52′ la più ghiotta occasione per i bianconeri capita sulla testa di Vlahovic che da limite dell’area piccola colpisce a lato un vel cross di Kostic dalla sinistra. Ancora male Miretti che si una situazione di ripartenza non vede il lato scoperto e perde palla favorendo il contropiede dei padroni di casa. Al 56′ fuori Miretti e dentro Weah con Cambiaso spostato nel ruolo di mezzala.

Nel momento migliore del Lecce ripartenza fulminea della Juventus con McKennie a servire Yildiz che scaglia un missile dal limite, Falcone può solo ribattere in esterno, sul pallone si avventa Cambiaso che centra per Vlahovic il cui sinistro schiacciato finisce in rete al 59′. A quanto punto D’Aversa sostituisce Gonzalez con Blin.

Al 65′ altri due cambi nelle fila dei padroni di casa. L’ottimo prodotto del vivaio, classe 2004, Dorgu per Gallo e Pierotti, esordio per lui, per Oudin. Al 68′ cross perfetto di Kostic dalla destra per la testa di McKennie che insaccherebbe alle spalle di Falcone se non ci fosse il tocco sulla linea di Vlahovic a firmare la propria doppietta personale.

Al 72′ gli ultimi due cambi per D’Aversa che richiama Almqvist e Krstovic per a Piccoli e Sansone. Al 73′ Allegri risponde con Iling-Junior per Kostic e Milik per Yildiz. Al 75′ bella azione insistita del Lecce con Kaba a farla da padrone e Dorgu a concludere con destro a giro dal limite bloccato a terra da Szczesny.

Al 80′ Allegri richiama Cambiaso ed inserisce il pretoriano Alex Sandro che a fine stagione saluterà la Juventus con l’obiettivo di preservare l’ex Bologna e concedere minuti al brasiliano. Al 85′ la Vecchia Signora mette il sigillo alla vittoria con un colpo di testa perentorio e impressionante di Bremer che giganteggia sulle palle alte e sovrasta Blin mettendo il pallone alle spalle di un attonito Falcone. Al 88′ il cartellino giallo per Kaba per trattenuta plateale ai danni di Milik è l’ultimo episodio da tabellino di una sfida che proietta la Juventus in testa alla classifica in attesa del ritorno in Italia dei nerazzurri.

Per Max Allegri è la vittoria numero 300 in Serie A, un risultato che solo Nereo Rocco e Giovanni Trapattoni sono stati capaci di conquistare.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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