A volte ritornano. Ultimamente un po’più spesso. Dopo Leonardo Bonucci anche Gianluigi Buffon ha staccato un biglietto di andata e ritorno e dopo una sola stagione al Paris Saint Germain è di nuovo un giocatore della Juventus.
Il popolo bianconero si è diviso, davanti a questa operazione, tra i nostalgici innamorati e sentimentali che hanno riabbracciato il portierone e coloro che vedono il ritorno come una mossa illogica e rischiosa.
L’ho scritto, e lo ribadisco, questa operazione è stata un’operazione che conveniva ad entrambe le parti:
- Perin ha chiesto la cessione e la Juventus si è trovata nella condizione di cercare un secondo portiere. I costi molto contenuti dell’operazione hanno portato nella direzione di uno svincolato di lusso.
- Dopo l’addio del Barzagli giocatore all’interno dello spogliatoio, in evidente fase di rinnovamento e ringiovanimento, faceva comodo un giocatore che conoscesse l’ambiente e potesse far capire ai nuovi la juventinità in tempi ristretti.
Così il ritorno a casa di Buffon si è materializzato in breve per la felicità, diciamolo, comunque della maggior parte del popolo juventino.
Le gambe delle donne
Szczęsny gli ha offerto la maglia numero 1, Barzagli gli ha proposto la sua 15, Chiellini gli avrebbe ceduto la fascia da Capitano. Non credo servano altre parole per fare capire l’importanza della figura di Gigi Buffon nello spogliatoio Juve. Lui, che con la Vecchia Signora scese in serie B da Campione del Mondo, ha immediatamente chiarito di non esser tornato a Torino per togliere qualcosa a qualcuno, ma più precisamente per dare una mano. Così niente fascia da Capitano, che resterà saldamente sul braccio sinistro di Giorgio Chiellini, e niente maglia numero 1, che resterà sulle spalle del titolare del ruolo. Da buongustaio e da compagno della sua bella Signora ha chiesto e vestirà la maglia col numero 77. Quel numero 77 che attraverso l’indimenticato Mike Bongiorno, condutture di una TV che non c’è più, imparai a conoscere come: “Le gambe delle donne“. Lui l’ha voluto in onore dei suoi anni di Parma perché quel numero gli portò fortuna e gli spalancò la strada verso i meravigliosi anni bianconeri.
Anche Demiral ufficiale
Dopo Aaron Ramsey, Luca Pellegrini, Adrien Rabiot e Gianluigi Buffon anche Merih Demiral, da ieri, è ufficialmente un giocatore della Juventus. Classe 1998, nazionale Turco, difensore centrale di 192 cm, l’ultima stagione a Sassuolo. Per l’ex neroverde, che ha siglato un contratto quinquennale, la Juve verserà nella casse del patron Squinzi 18 milioni di euro pagabili in quattro rate.
Situazione De Ligt
La Juventus e il difensore olandese hanno da tempo trovato l’intesa totale sul contratto. Lo stesso Raiola è un alleato importante. Manca, e non sono esattamente come direbbe Totò, quisquilie, l’accordo con l’Ajax che detiene il cartellino del ragazzo. La Juventus si fa forza dell’accordo per provare a strappare uno sconticino ai lanceri. Lanceri che invece sono parsi negli ultimi giorni piuttosto indispettiti da questa situazione e sembra abbiano voluto riaprire uno spiraglio per eventuali inserimenti di Barcellona in primis e Psg.
La sensazione è che sia solo questione di tempo e De Ligt sarà un nuovo giocatore della Juventus. L’uscita di ieri del Presidente blaugrana Bartomeu, personalmente non cambia di una virgola la situazione. Vero è però che il calciomercato è una giungla e finché un contratto non è depositato mai cantare vittoria.
Piuttosto, fossi nel Presidente del Barcellona, mi preoccuperei del Comunicato emesso dall’Atletico Madrid che ha accusato la società catalana di comportamento scorretto per aver contattato un tesserato sotto contratto e non aver ancora rispettato i termini del pagamento della clausola.
Situazione Pogba
Mentre la Juventus deve pensare anche a sfoltire la rosa, difficili i collocamenti di Mandzukic e Khedira, non semplici quelli di Matuidì e Higuaìn. il Real Madrid su ordine di Zinedine Zidane pare abbia dato l’accelerata decisiva per assicurarsi le prestazioni sportive di Paul Pogba. Non è ancora detta l’ultima parola perché Bonucci e Buffon insegnano che i giocatori “A volte ritornano“.