Il fu Paulo “Joya” Dybala

Non è una favola ma la vera storia di Paulo Dybala. E riprendendo il romanzo di Luigi Pirandello Dybala, da fenomeno paragonato a Messi, a campione incompiuto, il passo è stato breve.

Spesso non basta una stagione super né bastano i numeri che lo elevano a miglior goleador bianconero in tutte le competizioni tra gli attuali attaccanti della rosa. Contano di più i dettagli, i comportamenti e le prestazioni nei momenti difficili. E l’ultima difficile stagione di Madama è stata sicuramente la peggiore della “Joya” in maglia bianconera. Lì, nel corso di quel difficile periodo, la Juventus ha maturato, anche a seguito delle esternazioni espresse da Pavel Nedved, l’idea di fare cassa con argentino di Laguna Larga.

Attacco alla passione

Il calcio è passione e tanta parte di questa passione in questi giorni in cui Dybala è stato apparentemente considerato più come un pacco da sistemare che come un fenomeno da preservare, è “insorta” a tutela del proprio beniamino che, per correttezza d’informazione va ricordato, non sembrava avere così tanti sostenitori nei giorni bui.

Sempre per correttezza voglio sottolineare che quei giorni bui non possono e non devono essere attribuiti solo a una collocazione tattica dell’ex allenatore Massimiliano Allegri. La verità sta sempre (o quasi) nel mezzo. L’attaccante argentino ha patito la presenza ingombrante di Cristiano Ronaldo e ha palesato evidenti carenze caratteriali per limiti suoi e non attribuibili ad altri.

Oggi, per questioni tecniche e tattiche, Dybala mal si adatta a un ruolo di esterno in un 433 così come non ha le caratteristiche del trequartista in un eventuale 4312, la società ha seriamente preso in considerazione la sua cessione attraverso la quale sistemare ulteriormente questioni di bilancio. Dybala, come lo stesso CR7, per giocare davanti necessiterebbe del Lukaku di turno, ovvero di un attaccante in grado di aprire gli spazi e di fare le sponde per il compagno di reparto.

Lukaku ha l’accordo con la Juventus – foto goal.com

Contatti col Manchester United

Il Manchester United diventa così un’opzione da tenere in considerazione. La Juve accoglierebbe quella punta di peso che sarebbe il dopo Mandzukic (anche per il croato si è acceso l’interesse dei Red Devils) e la Joya si trasferirebbe in Inghilterra. Paulo ha sparato alto circa 14 mln di euro a stagione più una lauta commissione per l’agente. L’affare non è così semplice ma da Torino gli hanno comunicato che la sua avventura in bianconero può considerarsi al capolinea.

Essere o non essere?

Il fu Paulo “Joya” Dybala rischia così di lasciare mal volentieri la sua Vecchia Signora senza aver espresso tutto il suo potenziale che solo un paio di stagioni fa lo fecero accostare a più riprese all’allieno Messi. Oppure il suo potenziale è questo. E quindi quello di un buon giocatore che nelle uscite nello stretto palla al piede ha pochi eguali al mondo ma che poi, per limiti caratteriali e di personalità, non sarà mai ciò che avremmo voluto che fosse.

Il fu Paulo “Joya” Dybala
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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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