Negli ottavi di finale di Coppa Italia, in un Allianz Stadium freddo e con soli 5000 spettatori come da nuove disposizioni anticovid la Juventus batte la Sampdoria 4-1
Dopo le fatiche di campionato la Juventus torna in campo, in versione decisamente rimaneggiata, alla ricerca del pareggio ai quarti di finale di Coppa Italia. Allegri, squalificato come de Ligt, in tribuna e subito Arthur e Locatelli in mezzo al campo.
L’inizio del match è un monologo dei bianconeri, oggi in tenuta completamente gialla, che muovono rapidamente palla con Arthur a dirigere le danze e la Sampdoria attenta ad organizzare un’efficace fare difensiva. La prima conclusione è della Juventus con un sinistro sbilenco che vale anche il primo angolo della partita. Al 13′ la prima vera occasione è un destro velenoso di Cuadrado da dentro l’area di rigore deviato in angolo da un attento Falcone.
Al 15′ è sempre Cuadrado con una punizione laterale molto insidiosa su cui Falcone è costretto ad un difficile intervento. La Juve insiste e costringe i blucerchiati a rintanarsi nella propria trequarti. Al 20′ dopo un’azione insistita ci prova De Sciglio dai 25 metri ma la sua conclusione è centrale. Al 24′ è la volta di Cuadrado che dal limite lascia partire un destro forte e teso che buca la barriera e prega le mani a un colpevole Falcone sul suo palo. Nemmeno il tempo di gioire che un minuto dopo Rabiot recupera palla in maniera dubbia da Rabiot e sul capovolgimento di fronte Cuadrado per Morata e gol del 2-0. Il Var richiama l’arbitro Forneau che giudica l’intervento del francese falloso e annulla.
Al 36′ si iscrive all’elenco di coloro che ci hanno provato anche Kulusevski il cui sinistro dai 16 metri finisce tra le braccia del portiere blucerchiato. È un primo tempo di assoluto controllo per gli uomini di Landucci che al 38′ sfiorano il raddoppio con Rugani che da due passi centra l’estremo difensore avversario e subito dopo Arthur dal limite è deviato in angolo. Dal corner ci prova Danilo, oggi al rientro, ma il suo colpo di testa finisce a lato.
Non è finita perché la Juve dimostra ferocia e voglia di azzannare l’avversario e al 41′ l’ex Barcellona sfiora dal limite, con in destro a giro, la sua seconda rete in maglia bianconera. Il primo ed unico tutto verso la porta del doriani è di Torregrossa al 46′. L’ultimo sussulto è al 2′ di recupero con una bellissima ripartenza orchestrata da Arthur che apre per Kulusevski il cui assist è sprecato da Morata che calcia addosso a Falcone.
La ripresa comincia con la Juventus subito aggressiva col solito Arthur sul cui cross Falcone anticipa Morata. Al 47′ su cross di Cuadrado è la volta della capocciata di Rabiot che trova l’opposizione di un difensore avversario. In campo continua ad esserci una sola squadra e la supremazia viene premiata al 52′ con l’assist di Arthur, il migliore in campo con Cuadrado, per la testa vincente di Rugani.
Al 55′ ci riprova Kulusevski con un tiro a giro facilmente controllato da Falcone, ma le Juventus questa sera non ne vuol sapere di allentare la pressione. Ci pensa però la Sampdoria al 63′ che improvvisamente rientra in partita col primo vero tiro in porta ad opera del neo acquisto Conti che batte Perin. È un leggero sbandamento perché al 67′ Locatelli legge la giocata di Falcone in anticipo e serve Dybala, da poco entrato, che realizza la rete del 3-1.
Al 71′ l’ennesimo intercetto a centrocampo di Arthur mette in movimento la ripartenza di Cuadrado che arriva davanti a Falcone scagliandogli il pallone addosso con Morata e Dybala in mezzo all’area a reclamare il pallone. Le occasioni bianconere non si contano più con Locatelli e ancora Dybala che non trovano il bersaglio grosso. È solo questione di minuti perché al 77′ Morata dal dischetto fissa il risultato sul 4-1 dopo che Augello aveva steso in attesa il neo entrato Ake.
È tutta un’altra Juventus nella testa e nelle gambe e l’azione con la quale al 80′ Dybala semina il panico in area e scarica su Falcone ne sono la conferma. Al 83′ è la volta di Rabiot che lascia partire il suo violento sinistro sul palo alla destra dell’estremo difensore avversario.
In una serata come questa, in cui tutta la Juventus ha girato a mille, potrebbe essere nata una stella: quella di Ake che ha offerto alcune giocate e spunti di assoluto rilievo. Gli uomini di Allegri, in controllo per 88′ su 90′, volano ai quarti di finale di Coppa Italia.