Juventus un punto, ma non è la strada giusta

AL GEWISS STADIUM DI BERGAMO L’ATALANTA FA LA PARTITA E LA JUVENTUS BADA A NON PERDERLA. GRANDE SZCZESNY SULLA PUNIZIONE DI MURIEL POI DAVVERO POCO

Dopo i risultati del sabato con i quali Napoli, Milan ed Inter hanno fatto la voce grossa e ribadito le favorite per il titolo, la Juventus è chiamata ad una gara importante e da non fallire per evitare di staccarsi dalla vetta ed essere superata in classifica dalla stessa Atalanta.

Nonostante la pericolosità dell’avversario le ultime 10 sfide in terra bergamasca ci raccontano di 5 vittorie bianconere, l’ultima per 2-0 la passata stagione, 4 pareggi ed 1 sola virus vittoria nerazzurra nella stagione 2020/21.

Assenti gli attaccanti Vlahovic e Milik, Massimiliano Allegri affida le chiavi dell’attacco bianconero a Kean e Chiesa. In difesa Gatti vince il ballottaggio con Rugani mentre Cambiaso quello con Kostic. Match importante per Bremer che raggiunge le 50 presenze in maglia bianconera. Gianpiero Gasperini, dal canto suo, recupera De Ketelaere e lo schiera in avanti accanto a Lookman con Koopminers a supporto.

Parte forte l’Atalanta che prova subito a schiacciare la Juventus nella sua metà campo sfruttando la spinta del periodo pubblico. Al 6′ la prima conclusione porta la firma di Ederson, ma il suo tiro smorzato è facile preda di Szczesny.

La Juventus fatica a costruire gioco e al 14′ doppia conclusione di Zappacosta che porta i nerazzurri vicini al vantaggio. Allegri richiama i suoi perché sull’out sinistro Scalvini-Ruggeri-Koopminers imperversano creando non pochi grattacapi.

Al 28′ l’uomo con più talento e più pericoloso della Juventus, Federico Chiesa, si guadagna u una punizione dal limite da posizione defilata che lui stesso calcia sulla barriera. Al 31′ calcio d’angolo battuto da Cambiaso che pesca Fagioli che cerca il gol a giro sul palo lontano impegnando Musso in tuffo.

La Juventus comincia a scrollarsi di dosso un po’ di timore e al 35′ ci riprova con una bella azione corale che porta Kean alla conclusione da fuori su cui Musso è costretto a distendersi in tuffo per sventare. Non succede più nulla fino al 45′ quando da segnalare c’è il cartellino giallo che l’arbitro Daniele Chiffi estrae all’indirizzo di Rabiot.

La ripresa inizia senza cambi né da una parte, né dall’altra e la prima vera occasione capitaal 51′ sul sinistro di Chiesa che dal limite lascia partire un tiro potente chiamando Musso all’intervento a pugni chiusi. Al 53′ intervento deciso di Danilo su De Ketelaere che gli costa una giusta ammonizione.

L’Atalanta schiaccia la Juventus nella sua trequarti tenendola lontana dalla propria area di rigore facendo riemergere l’immagine della Juventus della passata stagione. Al 65′ fuori Scalvini e Lookman per Kolasinac e Muriel. Al 67′ la risposta di Allegri sono Miretti e Kostic per Fagioli e Cambiaso.

Al 70′ la Juventus rischia di cadere sugli sviluppi di un calcio d’angolo sul quale Ederson si esibisce in una rovesciata che finisce però alta sopra la traversa. Al 73′ occasionissima Atalanta con una punizione magistrale di Muriel sulla quale Szczesny interviene con la punta delle dita deviando la palla sulla traversa prima e in angolo poi.

Al 74′ fuori Kean e dentro Yildiz, ma sono i padroni di casa a cercare la vittoria e al 79′ ci provano con Djimsiti di testa senza fortuna. Al 81′ altri due cambi per Gasperini con Holm e Pasalic in campo al posto di Zappacosta e De Ketelaere.

Al 83′ Bremer lascia il campo a Rugani per crampi e McKennie per esaurimento energie in favore di Weah. L’ultimo cambio di Gasperini è Bakker per Ruggeri al 86′ e un minuto più tardi altra clamorosa occasione per l’Atalanta prima con Ederson murato, poi con Muriel parato da Szczesny che poi si salva sulla ribattuta per l’imprecisione di Koopminers.

Al secondo dei 4′ di recupero Koopminers ha sul sinistro la palla della vittoria, ma la spara in curva dall’ altezza del dischetto del rigore. È l’ultimo atto di una sfida che l’Atalanta ha provato a vincerla, mentre la Juventus è riuscita nel suo evidente obiettivo di non perderla.

Non è questa la strada giusta, per ambire a qualcosa di importante serve ben altro.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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