La Juventus rialza la testa e stende la Lazio

NELL’ANDATADELLA SEMIFINALE DI COPPA ITALIA I BIANCONERI, DOPO UN BRUTTO PRIMO TEMPO, RISORGONO CON I GOL DI CHIESA E VLAHOVIC. LAZIO BATTUTA 2-0

Dopo la sconfitta sul filo di lana di sabato in campionato ecco la Coppa Italia Frecciarossa riproporre la sfida, questa volta all’Allianz Stadium, per l’andata della Semifinale. I bianconeri, nel loro periodo più nero dell’era moderna, provano ad invertire la rotta contro la Lazio di Igor Tudor che, in appena due settimane, ha già un volto diverso rispetto a quello dell’epoca sarriana.

Massimiliano Allegri ritrova Vlahovic e Kostic e riparte dal suo consueto 3-5-2 con Perin tra i pali, mentre Tudor risponde con un 3-4-2-1 con Felipe Anderson e Luis Alberto a sostegno di Immobile. Dalla Curva Sud dello Stadium massimo sostegno ai bianconeri.

Parte bene la Lazio con la pressione alta e la voglia di fare la partita. La Juventus, di contro, si difende con due linee molto vicine di difesa e centrocampo, ma troppo a ridosso della propria area di rigore.

Al 11” la svolta: Cambiaso sorprende Vecino anticipandolo e l’uruguaiano calcia in piena area di rigore la gamba del bianconero con l’arbitro Massa che decreta il calcio di rigore. Il var richiama Massa per un possibile fuorigioco e l’arbitro conferma annullando l’assegnazione del penalty. Decisione molto discutibile perché quella di Patric era una giocata che aveva rimesso in gioco l’ex Bologna.

Al 14′ Zaccagni è costretto a lasciare il terreno di gioco per una distorsione alla caviglia sinistra e al suo posto Tudor inserisce Isaksen. Tra il 19′ e il 23′ tre conclusionida fuori in serie di Isaksen, Vecino e Felipe Anderson che non trovano però il bersaglio grosso.

Nella Juventus traspare parecchio nervosismo anche tra i giocatori stessi che dimostrano di sentire il peso di una situazione molto complessa. Al 34′ un esempio lampante quando, su una fulminea ripartenza, Cambiaso e Chiesa si scambiano il pallone con il primo che perde l’attimo per battere a rete e il secondo a manifestare il proprio disappunto.

Al 36′ cartellino giallo per Gatti che, diffidato, salterà la gara di ritorno all’Olimpico. Al 39′ Luis Alberto colpisce di testa e Perin giudicando il pallone fuori misura rischia la frittata perché lo stesso si stampa sulla parte alta della traversa.

Al 41′ bellissima iniziativa di McKennie sulla destra che, dopo aver saltato Romagnoli, centra il pallone ma nessuno dei compagni riesce nell’anticipo e la difesa biancoceleste libera il pericolo. Al 45′ l’ultima occasione del primo tempo è un tiro centrale di Rabiot, bello, ma troppo centrale per impensierire Mandas. È l’ultimo atto di 45′ piuttosto soporiferi e in linea col periodo bianconero.

La ripresa inizia con Casale al posto di Patric nelle fila della Lazio, mentre per la Juventus Allegri sceglie la linea di continuità. L’inizio è contrassegnato da un altro bisticcio Cambiaso-Vlahovic per un disturbo dell’italiano su un pallone per il serbo, ma al 50′ gran verticale sempre di Cambiaso per Chiesa che a tu per tu con Mandas manda il pallone in buca d’angolo.

Al 55′ la Juventus avrebbe un’altra grande opportunità, ma Vlahovic, positivo sino a quel momento, pecca d’egoismo e l’azione sfuma con la difesa Lazio a triplicare il serbo. La Lazio non riesce ad organizzare assalti convincenti e allora è ancora la Juve, al 60′ con un fendente dal limite a sfiorare il palo alla destra del portiere biancoceleste.

È solo questione di attimi perché McKennie, nono assist in stagione, serve Vlahovic in verticale ed il serbo si beve Romagnoli firmando, col suo magico sinistro, la rete del 2-0. Per Vlahovic settimo sigillo in 9 gare contro la Lazio.

Al 69′ Chiesa dove a Casale e guadagna un angolo molto pericoloso sul quale Gatti, di testa su tutti, sfiora il palo alla sinistra di Mandas. Al 72′ Tudor richiama Luis Alberto e Immobile e inserisce Kamada e Castellanos. Al 78′ brividi nell’area bianconera quando Danilo devìa verso la propria porta di testa un pallone piuttosto velenoso.

Al 80′ doppio cambio per la Juventus con Yildiz e Weah dentro al posto di Chiesa, standing ovation per lui, e Cambiaso. Nella Lazio, invece, esce Gila ed entra Hysaj. Minuto 84′ tutti in piedi per l’azione incredibile, dirompente del gioiellino turco classe 2005 che salta uomini come birilli e offre a Vlahovic l’occasione del 3-0 ma Mandas sventa.

È l’ultima occasione del serbo che al 85′ lascia il campo a Kean. In mezzo l’ammonizione di Weah per scorrettezza ai danni di Felipe Anderson. Al 88′ fuori Kostic e McKennie per Alex Sandro e Alcaraz. Al 2′ dei 5′ di recupero altri prodigio di Yildiz che va alla conclusione da posizione impossibile e non trova lo specchio della porta.

È l’ultima azione degna di nota prima del fischio finale dell’arbitro Massa che sancisce il ritorno alla vittoria della Juventus in un periodo che definire complicato è banalmente un eufemismo. Per il ritorno, in programma il 23 aprile, Allegri e la Juventus avranno un buon punto di partenza per puntare alla finale di Coppa Italia.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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