Il match con la Lazio ultimo atto casalingo della stagione 2021/2022 finisce 2-2 grazie alle reti di Vlahovic e Morata, all’autogol di Alex Sandro e al sigillo finale di Milinkovic-Savic
Gli ultimi 10 precedenti tra Juventus e Lazio all’Allianz Stadium raccontano di 8 vittorie bianconere, 1 pareggio nella stagione 2012/13 ed 1 sola vittoria biancoceleste nella stagione 2017/18.
La sfida di questa sera, posticipo della 37^ giornata di Serie A, è anche la sfida tra Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri, un confronto tra due idee di calcio completamente in antitesi l’una all’altra e una sfida tra due allenatori che in passato si sono spesso punzecchiati.
Juventus-Lazio è anche l’ultima allo Stadium della leggenda Giorgio Chiellini e della Joya Paulo Dybala. Una sfida che solo per questi contenuti avrebbe meritato ben altro valore anche ai fini della classifica.
Curiosità nelle formazioni iniziali con l’inedita coppia di centrocampo tutta italiana composta da Miretti e Locatelli nella Juventus e l’assenza di Immobile nelle fila dei biancocelesti. Milinkovic-Savic osservato speciale in chiave mercato.
Inizio di marca laziale con Cataldi che al 5′ scheggia la traversa con un bolide dal limite. Al 10′ è la Juve a passare. Morata dall’out di sinistra crossa in maniera ineccepibile sul secondo palo e Vlahovic in tuffo di testa insacca di testa alle spalle di Strakosha.
Al 17′ Allegri concede la standing ovation a Chiellini richiamandolo in panchina per de Ligt. Finisce quindi così un’epoca, durata 17 anni, contornata da tanti successi per colui che è il terzo giocatore con più presenze nella storia della Juventus alle spalle di Alex Del Piero e Gigi Buffon.
Al 29′ dopo un dominio territoriale ospite abbastanza evidente è Milinkovic-Savic ad illuminare e seminare il panico nella metà campo bianconera prima con un’azione personale sventata da Perin e poi ispirando un’incursione di Lazzari sul versante destro.
Al 35′ si rivede ancora la Juve e si rivede con una spettacolare ripartenza ispirata da una grandissima giocata di Dybala, rifinita da Cuadrado per Morata che trova l’interno palo alla sinistra di Strakosha pee il gol del 2-0. Al 45′ poco prima della fine del primo tempo la Lazio ci prova ancora con Cataldi, ma Perin non si fa sorprendere.
La ripresa, senza cambi da parte degli allenatori, si accende subito al 51′ con il gol biancoceleste di Cataldi che di testa insacca un cross dalla bandierina su cui è decisiva la deviazione sotto porta del solito impresentabile Alex Sandro. Per la Lega Serie A trattasi di autorete.
Al 57′ la formazione di Sarri ci prova dal limite con Zaccagni, ma Perin è attento. Al 62′ Allegri toglie Locatelli, Vlahovic e Morata per Ake, Kean e Pellegrini. Al 70′ ripartenza spettacolare avviata da Ake, condotta da Bernardeschi e chiusa da una girata di Kean fuori di un soffio.
Al 77′ è la volta della standing ovation per Paulo Dybala che saluta il suo pubblico visibilmente commosso e lascia il campo al giovane Palumbo, classe 2002. Nonostante la Lazio avrebbe ancora qualcosa da chiedere alla classifica il match scivola in fondo senza sussulti particolari, ma proprio quando tutto sembrava finito, dopo 5′ di recupero, una ripartenza fulminea porta al pareggio di Milinkovic-Savic.