L’ennesima distorsione della realtà

Juventus-Bologna è finita da ormai due giorni, ma non si placano le polemiche per quel rigore, sottolineiamo sacrosanto, non concesso ai felsinei per fallo di Iling-Junior ai danni Ndoye quando il risultato recitava ancora 0-1. Fallo da rigore, espulsione e possibilità concrete che sulla partita fosse calato il sipario anzitempo. Rigore solare negato al Bologna ed episodio chiaramente in favore della Juventus. Apriti cielo! Polemiche a non finire, dalla dirigenza del Bologna, ai cronisti, alle testate giornalistiche del giorno dopo, per arrivare ai TG nazionali che degli oltre 90′ del match dell’Allianz Stadium, con annessi un paio di episodi ai danni della Juventus, parlano solo ed esclusivamente del mancato rigore ai rossoblu. Tralasciamo le ingiurie lette sul web e sui social nei quali ormai ognuno è legittimato a scaricare “vagonate di letame” senza che nessuno faccia nulla. Il mondo è bello perché vario, si dice, in questo caso è avariato e allora è un mondo meno bello. Rigore ed espulsione sacrosanti, lo ribadiamo a scanso di equivoci e per non incorrere nel rischio di accuse di parzialità, ma ancora una volta trattasi dell’ennesima distorsione della realtà. Quella realtà che da decenni racconta solo ciò che ritiene opportuno raccontare, che evidenzia in maniera unidirezionale gli episodi dei match che vedono protagonista la squadra più titolata d’Italia. Allora facciamo una piccola ma doverosa precisazione perché il giochino a cui molti partecipano non fa al caso di tutti quelli che realmente amano la Vecchia Signora e ne vogliono tutelata l’immagine. Al minuto 8 del primo tempo sul risultato di 0-0 il difendente rossoblu Nikola Moro salta sulla schiena di Federico Chiesa affossandolo e toccando il pallone con il braccio. Arbitro e var non ravvedono gli estremi per un calcio di rigore assolutamente netto. Sempre nella prima frazione di gioco ci sarebbe un altro tocco di braccio di Lucumi che in scivolata col braccio proteso a terra devia il pallone. Altro calcio di rigore che in circostanze analoghe è stato assegnato e che invece questa volta viene giudicato in maniera diametralmente opposta. La Juventus, come consuetudine, non sbraita e non reclama veementemente sui due episodi sfavorevoli. Le moviole delle varie emittenti giudicano in maniera univoca il calcio di rigore su Chiesa e si dividono sul secondo episodio. Per alcuni è rigore per altri “si poteva non dare“. E già sull’espressione “si poteva non dare” si capisce quanto poco gli stessi addetti ai lavori non conoscano il regolamento o siano poco sereni nei giudizi. Va da sé che per chi non ha visto la partita o l’ha guardata col solito dente avvelenato nei confronti di Madama, Pagliuca nell’intervista al QN di oggi ne è un esempio dichiarato, il racconto che ne è seguito è quello di una realtà assolutamente distorta. L’arbitro Di Bello pagherà con la sospensione da parte del designatore Rocchi e giungono notizie, ovviamente non confermate dal diretto interessato, che l’assegnazione del rigore su Ndoye è stata negata perché nel primo tempo non era stato assegnato un rigore altrettanto netto su Chiesa. La classica legge della compensazione potremmo dire. Ma allora anche la Juventus era stata danneggiata no? Il Bologna ha giocato meglio non ci sono dubbi e nessuno lo nega, Thiago Motta si è dimostrato superiore nella preparazione della partita al cospetto del collega Massimiliano Allegri, ma come il possesso palla non è sinonimo di successo, neanche il giocar meglio autorizza a parlare di furto, sì perché di questo abbiamo letto da più parti, della Juventus nei confronti del Bologna. E’ l’ennesimo racconto distorto della realtà a cui siamo un po’ tutti stufi di sottostare. C’è una tifoseria che ha il diritto di vedersi tutelata e che è stufa dell’atteggiamento passivo e prono della società. Non è bastata la farsa del 2006? Non sono bastate le nefandezze a cui abbiamo assistito la passata stagione per estrometterci dalle competizioni europee perché la Uefa e l’alleata F.I.G.C. così avevano deciso dopo il tentativo di mettere in piedi la Superlega? A cos’altro dobbiamo sottostare? I tifosi meritano rispetto e se la Juventus continuerà ad accettare muta i soprusi e la diffamazione a cui è costantemente sottoposta arriverà il giorno in cui si ritroverà più sola. In tanti cominciano a non riconoscersi più in una società che si concede in balìa di questo circo mediatico che potremmo ormai definire tranquillamente una pagliacciata. Intanto però anche oggi è andata in scena l’ennesima distorsione della realtà.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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