L’obiettività perduta

Prendo spunto dall’ultimo episodio che ha visto coinvolto Lionel Messi nel corso della finalina per il terzo posto della Coppa America 2019 disputata in Brasile.

Inutile girarci attorno e ancor più inutile sminuire la grandezza della “Pulce“, ma l’episodio di cui si è reso protagonista, per rispetto dell’etica dello sport, non gli fa onore.

Per Messi in Nazionale più dolori che gioie

Non tanto per l’espulsione in sé, avvenuta per un “tête à tête” troppo poco amichevole col cileno Gary Medel, quanto per aver disertato la premiazione e lanciato pesanti accuse alla federazione brasiliana.

Messi e Medel espulsi entrambi nella finale per il terzo posto

Ora, se è vero, come è vero, che le prestazioni della “Pulce” con la Nazionale Albiceleste sono state spessissimo ben al di sotto del suo innegabile potenziale e della sua conclamata classe, è altrettanto irritante sentir lo stesso giocatore lanciare quel tipo di accuse. La verità è che Messi è spesso rimasto schiacciato dall’ossessione di non esser mai stato così decisivo come il Messi di Barcellona.

Quello di Barcellona è un altro Messi

E qui entrano in scena i moralisti, o meglio i falsi moralisti, che in passato accusarono Cristiano Ronaldo per aver disertato la cerimonia del Fifa Player of the Year o del Pallone d’oro.

La grinta e la determinazione di CR7

Stiamo parlando dei due più grandi giocatori presenti oggi sul pianeta calcio e di due giocatori più incisivi degli ultimi 12 anni, giorno più, giorno meno. Essere obiettivi significa riconoscere i meriti di entrambi o le pecche di entrambi a prescindere dalla maglia che questi indossino in quel momento. Ma come già scrissi mesi fa CR7 paga la scelta di aver sposato la causa della società più amata e al tempo stesso più “odiata” d’Italia.

Voglio però ricordare a tutti, giornalisti, tifosi ed anche a me stesso il significato della parola obiettività: per obiettività si intende l’atteggiamento di chi vede e giudica persone, eventi, circostanze con realismo e imparzialità, ed è quindi esente da pregiudizî e da passioni personali.

La mia obiettività mi porta a fare questo tipo di valutazione: parliamo di due grandissimi giocatori. Messi per talento e classe purissima è probabilmente un filino superiore a Ronaldo che però reputo più incisivo, determinante e completo.

Sicuramente certi atteggiamenti sono evitabili per entrambi. A prescindere dai colori, dal tifo e dalla passione.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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