Vittoria entusiasmante per Forlì che schianta Ferrara grazie a un terzo quarto stellare in campo e sugli spalti
Se mercoledì, dopo la bruttissima prestazione contro Milano, ero stato eccessivamente severo (chiedo venia ma capita agli innamorati delusi), questa sera mi genufletto d’innanzi a questa vittoria.
Una vittoria figlia di una grande partita, fortemente voluta e di squadra perché quando mandi in doppia cifra ben 8 giocatori su 12 e riesci a trascinare gli oltre 3000 dell’Unieuro Arena in un tripudio come non si respirava da tempo, hai centrato un grande successo. Forlì vince 104-90 e aggancia Ferrara al secondo posto.
Chi mal comincia…
E dire che l’inizio del match sembrava il continuo del film visto mercoledì contro l’Urania perché dopo 5′ la situazione in casa forlivese pareva già compromessa con quel tremendo 3-17. Bravo coach Dell’Agnello a richiamare in panchina l’americano Watson e uno spento Marini affidandosi in difesa al giovane Luca Campori dando così un segnale deciso e di riscossa ai suoi che hanno pian piano ricucito lo strappo chiudendo il 1^ tempo sul 51-44.
Terzo quarto da incorniciare
Ma la vittoria è tutta qui, nel terzo periodo. Ferrara rientra in campo azzerando immediatamente il disavanzo, ma un fantastico Rush meravigliosamente coadiuvato dall’MVP di serata Giachetti e da un, finalmente determinante, Ndoja, dà il là alla spettacolare vittoria di questa sera.
Ma nel quadro perfettamente incorniciato dai ragazzi di Dell’Agnello un posto sul gradino più alto del podio lo merita tutto il pubblico dell’Unieuro Arena che, trascinato da una fantastica curva, si spella le mani e canta incessantemente per tutto il terzo quarto sospingendo la Pallacanestro Forlì sino al +20.
È scoccata la scintilla?
Questa sera si è vista una gran bella partita ma soprattutto si è sentito un gran feeling tra pubblico e squadra e quella passione, tanto invocata dal “guru” del tifo biancorosso, Enrico Ronci, sembrava non essersi mai sopita.
Bravi tutti
Questa sera bravi tutti perché, lo ripeto, quando 8 giocatori del roster finiscono in doppia cifra significa avere disputato un’eccellente prestazione corale. Giachetti ha segnato, trascinato e illuminato con un basket d’altissimo livello. Rush ha dato il là alla rimonta nel primo quarto e giocato una pallacanestro spettacolare ma intelligente. Ndoja ha messo quell’energia che quando sta bene fa’ ancora la differenza. Bene anche i lunghi Bruttini (grande acquisto davvero il suo) e Benvenuti che hanno offerto presenza nel pitturato e punti determinanti. Bene anche Watson che nonostante la solita deficitaria performance difensiva è riuscito a stare dentro al match infilando triple decisive nell’affossare le velleità di rimonta ferraresi.
Continuare così
È stata una grande serata, giusto esaltarla dopo un periodo un po’ così e soprattutto dopo le critiche mosse mercoledì. Adesso c’è l’insidia Mantova con l’ex Kenny Lawson dal dente parecchio avvelenato. Testa sulle spalle, piedi ben saldi a terra e coltivare questo feeling e questa passione perché a Forlì siamo fatti così ma siamo pazzi per questa palla a spicchi.