Scusatemi se non sarò Cortese

La guardia Riccardo Cortese HA rescisso con l’Apu UDINE e a Forlì i tifosi si dividono tra chi lo prenderebbe “ieri” e chi ne farebbe a meno

La notizia è arrivata improvvisa: Riccardo Cortese ha rescisso con Udine e si presenta libero sul mercato come un bocconcino appetitoso.

Unieuro cosa facciamo?

Forlì ci ha fatto o ci sta facendo un pensierino? Onestamente credo sia difficile ma analizziamo pro e contro a un suo possibile ingaggio.

Intanto c’è da domandarsi come mai ad Udine, che stanno attraversando un infelice momento di classifica, abbiano deciso di rescindere con la guardia classe ’86, nativa di Cento.

Successivamente bisogna fare i conti con una situazione numerica in casa biancorossa che non è certamente delle più snelle e con relativi equilibri che pare si stiano delineando e che subirebbero, data l’importanza del giocatore, inevitabili scossoni.

Nessuno è di guardia

Alla Pallacanestro Forlì 2.015 è indubbio manchi una guardia titolare, un “due” di ruolo in grado di agire e muoversi sul perimetro come sarebbe sicuramente Riccardo Cortese.

Pierpaolo Marini è un’ala adattata a “due” e questo aumenta, nel giocatore stesso, quella tendenza alla discontinuità che spesso lo tagliano fuori dal match.

Il punto su Watson

Scusatemi se non sarò Cortese.

Poi c’è il discorso relativo a Watson. Il play tascabile ad oggi si può tranquillamente dire, senza che nessuno si offenda, che ha fallito l’impatto con la nostra Serie A2.

Il capitano Jacopo Giachetti sta dimostrando di essere ancora padrone del ruolo e a tutt’oggi, lui che avrebbe dovuto garantire minuti di qualità come cambio di Watson, sta invece portando la croce.

Questa situazione fa sì che una valutazione, perdurando lo scarso rendimento di Watson, possa essere fatta valutando l’ingaggio di una combo-guard americana in grado di garantire minuti importanti da playmaker, di offrire garanzie e punti dall’arco e di riportare Marini al ruolo di ala a lui più congeniale.

Ergo…

In definitiva, considerando la parabola discendente di Cortese, il fatto di essere un “tipino” non facilmente gestibile e il non trascurabile rischio di minare equilibri interni allo spogliatoio, forse Forlì farebbe bene a fare valutazioni differenti. Perché Giachetti non è più un ragazzino e perché Watson o si sveglia o sarà l’ennesima scommessa persa.

Scusatemi se non sono stato Cortese.

Il tutto ovviamente senza considerare che non si conoscono le reali volontà dei soci di voler metter mani al portafogli per correggere in corsa un roster comunque competitivo.

In copertina Foto Bonelli.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

Una risposta a “Scusatemi se non sarò Cortese”

  1. Anche se Cortese non è una guardia purissima ma un 2/3 io credo che la tua disamina sia corretta. Se ci sono i soldi e la volontà di provarci (a salire in A1) a gennaio bisogna valutare Watson per una combo americana mortifera da 3 e che sappia dare minuti di qualità anche in regia. Al resto penserà Giachetti.

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