Allo Stadio Bentegodi super Simeone piega una Juventus sempre più irriconoscibile nonostante il gol di McKennie. Finisce 2-1 e Per Allegri e i suoi è crisi profonda
Rugani che avrebbe avuto una chance dal 1′ ha lasciato il ritiro per un problema gastrointestinale e Massimiliano Allegri già privo degli infortunati Chiesa e Ramsey, noie muscolari per loro, schiera Arthur al fianco di Bentancur, Bonucci con Chiellini e conferma Rabiot e Morata nonostante la brutta prestazione di mercoledì col Sassuolo. Nel Verona dell’ex dal dente avvelenato, Igor Tudor, occhio a Barak e al rinvigorito Cholito Simeone.
La partita è subito piacevole e giocata di ritmi elevati la Juventus prova a fare la partita ed il Verona a farle male aggredendola sulle fasce. Al 8′ Dybala crea scompiglio nella retroguardia gialloblù e offre a Morata la possibilità dell’1-0 ma lo spagnolo non riesce nella deviazione vincente. Passano pochi minuti e Arthur, che era partito bene, gioca palla indietro servendo Barak che porge a Simeone il più semplice degli appoggi in rete. Al 14′ è ancora il Cholito Simeone con un destro da fuori all’incrocio dei pali a firmare il raddoppio per un avvio da incubo degli uomini di Max Allegri.
La Vecchia Signora si mostra incapace di imbastire una reazione degna di definirsi tale e al 22′ è ancora Simeone a mettere pressione alla difesa bianconera senza però trovare fortuna. Al 28′ solo un fallo di Caprari su Arthur cancella la gioia per la tripletta personale a Simeone che aveva realizzato sul palo lungo un bellissimo tiro a giro. Il primo tiro verso la porta difesa da Montipò arriva al 35′ con un bel duetto Morata e Dybala e quest’ultimo che spara alto.
Al 40′ Morata assiste l’incursione di Alex Sandro che una volta dentro l’area calcia sull’esterno della rete. Al 44′ è invece la volta della Joya che di sinistro, su appoggio del spagnolo, colpisce la traversa a portiere battuto. È l’ultimo sussulto di un altro 1° tempo da incubo per i bianconeri.
Il match ricomincia senza cambi né da una parte, né dall’altra e al 48′ è Dybala a provarci col suo classico sinistro da fuori, ma il pallone esce di poco alle destra di Montipò. L’Hellas è più affamato e su ogni pallone ci arriva con una determinazione sconosciuta ai bianconeri. Juventus che al 57′ manda in campo Locatelli e McKennie per Rabiot e Bentancur e dopo appena 10″ il texano sfiora il gol del 2-1.
È una Juve irriconoscibile nonostante, con un pizzico d’orgoglio, provi a raddrizzarla, ma l’inconsistenza offensiva della formazione juventina è davvero imbarazzante. Al 69′ Allegri prova le carte Bernardeschi e Kulusevski nel tentativo di cambiare le sorti di un match orientato già dai primi minuti. La partita non cambia con il Verona sempre aggressivo e la Juventus inspiegabilmente incapace di mettere orgoglio e garra sul terreno di gioco. Altra prestazione scadente di un Morata ai limiti dell’impresentabile e lo “sveglio” Kaio Jorge comodamente seduto in panchina a far lo spettatore.
Al 79′ Danilo trova l’imbucata per McKennie che da appena dentro l’area di rigore lascia partire un destro che si insacca alle spalle di Montipò riaprendo il match per gli ultimi 10′ di fuoco. L’ultimo cambio di Allegri è Pellegrini per uno stanco Alex Sandro anche se l’inconsistenza di Morata, davvero malissimo anche questa sera, lascia più di molte perplessità.
Tudor risponde inserendo Kalinic che al 83′ sfiora la rete del 3-1. La Juve tenta gli ultimi assalti disordinati, ma la contraerea regge l’urto e neanche Locatelli al 89′ sfrutta una ghiotta occasione dentro l’area. Di Dybala al90′ un’altra clamorosa palla gol che l’estremo difensore gialloblu sventa in calcio d’angolo. Nonostante i 5′ di recupero non succede più nulla e per il Verona è una vittoria meritata contro una Juventus che non esiste più.