Vlahovic da sogno, Lazio battuta

IN UN ALLIANZ STADIUM SOLD OUT E FINALMENTE RIDONDANTE DI TIFO COL RITORNO DEI CORI DELLA CURVA SUD I BIANCONERI PIEGANO LA LAZIO 3-1 GRAZIE A VLAHOVIC (2) E CHIESA

Dopo la pausa delle Nazionali si torna in campo e a Torino va in scena una sfida che non può essere banale contro una Lazio guidata dall’ultimo allenatore che riuscì a regalare il tricolore a Madama e dagli ex Rovella e Pellegrini. Le ultime 10 edizioni della sfida vedono i bianconeri nettamente in vantaggio con 8 vittorie, 1 pareggio ed 1 sconfitta, per 2-1, nella stagione 2017/2018.

Max Allegri si affida al consolidato 3-5-2 con Gatti che vince il ballottaggio con Alex Sandro, Kostic e McKennie esterni di centrocampo e il duo d’attacco confermatissimo dopo i problemi muscolari avvertiti da Chiesa in Nazionale. Maurizio Sarri risponde con il consueto 4-3-3 nel quale c’è curiosità di vedere all’opera Kamada, e il tridente F. Andreson, Immobile e Zaccagni.

I primi minuti sono di studio e non succede sostanzialmente nulla anche se è la Juventus che cerca di tenere in pugno la partita. Da segnalare al 8′ il primo cartellino giallo all’ indirizzo di Miretti. Al 10′ i bianconeri passano in vantaggio con Vlahovic che servito da Locatelli realizza di destro in girata una rete bellissima.

Il vantaggio galvanizza i pattini di casa che al 14′ ci provano con Kostic ma Provedel si salva in angolo. Dagli sviluppi dello stesso Vlahovic di testa fallisce una ghiottissima opportunità. Al 16′ cartellino giallo per Bremer reo di aver fermato irregolarmente Immobile in contropiede.

Al 24′ azione verticale dei biancocelesti che arrivano alla conclusione dal limite con Kamada su cui Szczesny è costretto alla parata in angolo. Ma la Juventus ha un’altra faccia quest’anno e aul ribaltamento di fronte, ottimo Locatelli, prima McKennie e poi Rabiot apparecchiano per la conclusione di Chiesa che fa 2-0.

La Lazio è frastornata e al 29′ bella discesa di Danilo sulla corsia mancina e palla per Miretti che cerca il gol a giro sul secondo palo, ma il pallone esce di poco. Nel reparto arretrato imponente la prova di Gatti che sembra insuperabile, mentre in mezzo il miglior Locatelli versione bianconera cerca sempre la verticale davanti a sé.

L’ultimo tentativo è ospite quando al 45′ Zaccagni senza troppe pretese ci prova dal limite. Dopo 2′ di recupero l’arbitro Maresca dice che può bastare e manda le squadre negli spogliatoi.

La ripresa comincia con due importanti novità nelle fila laziali con gli ingressi degli ex Pellegrini e Rovella per Hysaj e Cataldi. La prima occasione è ancora di marca bianconera con Rabiot che al 48′ ci prova di testa in due occasioni consecutive, ma Provedel si supera e nega il 3-0.

La Lazio comincia a reagire e soprattutto dalla corsia di sinistra cominciano le scorribande più pericolose. Al 57′ ci prova F. Anderson servito da Kamada, ma il suo diagonale non trova deviazioni vincenti. Al 58′ Allegri richiama Miretti e Kostic ed inserisce Fagioli e Cambiaso.

Al 60′ terzo cartellino giallo e questa volta all’indirizzo di Gatti. Juventus in decisa difficoltà in questa fase del match con la Lazio che spinge e cerca la rete che riaprirebbe i giochi. Al 64′ partita riaperta. Erroraccio di Bremer che gioca una palla improbabile e il mago Luis Alberto non perdona con una delizia delle sue.

Minuto 67′ la Juventus esce bene da dietro, McKennie con un cambio campo da cineteca serve Vlahovic che di petto controlla e di destro realizza una rete me-ra-vi-glio-sa. Lukaku è solo un lontanissimo ricordo. Al 71′ dentro Weah e fuori McKennie mentre al 77′ è Cambiaso, per perdita di tempo, a beccarsi un’ammonizione evitabile quanto stupida.

Al 78′ Sarri richiama Kamada e inserisce Guendonzi mentre in precedenza aveva inserito Pedro per F. Anderson. La Lazio ci prova e la Juventus fatica a trovare il pallone e per un intervento in ritardo al 82′ Vlahovic finisce tra gli ammoniti.

Allegri al 83′ richiama gli stanchissimi Chiesa e Vlahovic per Milik e Kean. Al 84′ tocca anche a un laziale, Pellegrini, finire sul taccuino dei cattivi. Al 90′ Ascione caparbia di Kean sulla sinistra, palla on mezzo per Milik che di testa trova Weah che sa sottoporta incredibilmente fallisce il 4-1.

La partita ormai non ha più niente da offrire, ma al 94′ un fallo dal limite di Milik su Rovella offre ai biancocelesti l’opportunità di accorciare ma il destro di Rovella si stampa sulla barriera. Dopo 7′ di recupero Maresca decreta la fine e la Juventus può gioire per una vittoria tanto importante quanto cercata.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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