Juventus e Vlahovic tornano a gioire

ALL’ALLIANZ STADIUM I BIANCONERI TORNANO AL SUCCESSO, SEPPUR SOFFRENDO, GRAZIE AI GOL DI PAREDES E VLAHOVIC. PER IL LECCE RETE SU RIGORE DI CEESAY

Nemmeno il tempo di smaltire la delusione per il mancato successo sul Bologna che è già tempo di tornare in campo contro il Lecce per la 33^ giornata di Serie A.

Sono 10 i precedenti nella massima serie tra la Juventus e la formazione allenata dall’ex Marco Baroni e ci raccontano di una supremazia bianconera, meno marcata però di quanto si possa pensare. Sono infatti 3 i pareggi raccolti dai salentini ed una roboante vittoria per 4-3 nella stagione 2003/04 contro i 6 successi di Madama.

Allegri si affida ad un ampio turnover rispetto a Bologna e schiera Bonucci al centro della difesa, lascia a riposo Rabiot, nemmeno convocato, Locatelli e Cuadrado per Paredes, Miretti e De Sciglio e ripropone Di Maria in coppia con Vlahovic a sorreggere l’attacco bianconero.

Nel Lecce, squalificato Strefezza, l’osservato speciale è sicuramente Hjulmand. Gli uomini di Baroni partono subito forte e con Oudin al centro per Ceesay trovano subito il vantaggio, ma una posizione di fuorigioco, rilevata dal var, rende tutto vano.

La Juventus, che non può permettersi passo falsi, fatica da subito a costruire e si affida alle palle lunghe sulla quali Vlahovic palesa le difficoltà di quest’ultimo periodo mentre Kostic al 8′ prova un cross a pallonetto che per poco non trova il jolly del mercoledì.

Al 15′ il gol che non ti aspetti e da chi non ti aspetti. Da una punizione guadagnata da Fagioli, Paredes calcia forte di interno collo e batte Falcone sul palo alla sua destra. Per l’argentino è il primo gol in maglia Juve e un ritorno alla marcatura dopo l’ultima rete realizzata nel marzo 2022 con il PSG.

Il gol galvanizza i bianconeri, oggi in maglia fucsia, e al 17′ sull’asse Di Maria-De Sciglio il Lecce con Gonzalez è costretto in calcio d’angolo. Gli ospiti tornano a farsi pericolosi al 24′ con un’azione fotocopia di quella del gol annullato, ma sulla palla tesa di Oudin, Ceesay non arriva alla deviazione.

Al 25′ quello che tutti i tifosi bianconeri attendevano da tempo. Di Maria avvia l’azione, Fagioli ricama un assist spettacolare per Miretti che batte un incolpevole Falcone. L’arbitro Forneau, dopo on field review del var, annulla per fuorigioco più che millimetrico dello stesso numero 20 juventino.

Al 29′ tegola in casa Juve, ma soprattutto tegola per De Sciglio che in una palla contesa con Banda cade a terra e l’impressione è subito di un infortunio serio al ginocchio con interessamento del legamento crociato. Al suo posto Allegri inserisce Cuadrado.

La Juventus subisce il contraccolpo psicologico e al 36′ il Lecce usufruisce di un calcio di rigore per un intervento scomposto di braccio di Danilo. Ceesay dal dischetto non fallisce e pareggia il gol di Paredes.

I bianconeri provano a reagire e con una ripartenza di Di Maria al 39′ provano a rimettere il match sui binari giusti, ma Umtiti non è dello stesso avviso. È solo questione di attimi perché al 40′ Vlahovic, malissimo sin qui, trova un gol da grande campione con una girata al volo con cui piazza il pallone all’angolino con Falcone che non può arrivarci.

Il serbo torna così al gol dopo 11 giornate e 84 giorni. Al 44′ angolo di Cuadrado e colpo di testa di Danilo fuori di un soffio. Nel primo dei 4′ di recupero è ancora l’asse Fagioli-Miretti a rendersi pericoloso, ma quest’ultimo non trova la deviazione giusta.

La ripresa comincia col Lecce in pressione alla ricerca del gol del pareggio ma il primo episodio di rilievo è al 47′ con Umtiti che stende Miretti lanciato verso la porta leccese e l’arbitro Forneau non può che ammonire il francese.

Dalla punizione seguente gli spettri di Bologna tornano a materializzarsi con Bremer che di testa fa la sponda per Miretti la cui deviazione sotto misura finisce a lato di poco. Il Lecce ci prova al 52′ con Baschirotto che chiama Szczesny all’intervento decisivo per evitare il pareggio.

Al 55′ duro fallo di Paredes su Baschirotto e cartellino giallo per l’argentino che, diffidato, salterà la trasferta di domenica contro l’Atalanta. Al 57′ è ancora Ceesay che sugli sviluppi di un calcio d’angolo non trova la porta di testa per un non nulla.

Al 60′ Baroni richiama Maleh e Gonzalez per Blin e Di Francesco nel tentativo di dare freschezza alla manovra. Al 61′ grande giocata di Fagioli che costringe al giallo Pezzella. Al 62′ angolo di Paredes e sedicesimo legno stagionale per i bianconeri con Danilo che incorna in maniera esemplare ma centra il palo alla sinistra di Falcone.

Il Lecce però è vivo eccome e al 64′ Banda sguscia via a Cuadrado e mette scompiglio nell’area piccola bianconera che si rifugia in calcio angolo. Fase della partita in totale controllo dei giallorossi, oggi in completa tenuta bianca, che costringono la Juve tutta indietro.

Al 71′ fuori l’amministrato Pezzella e dentro Ceccaroni. Allegri risponde al 72′ con Chiesa e Pogba per Di Maria e Miretti. Al 74′ bella verticale di Hjulmand per Ceesay e ottimo intervento in angolo di un Bonucci ritrovato e questa sera decisivo in più di un’occasione.

Il Lecce resta pericoloso e in assoluto controllo costringe Bremer al cartellino giallo con Banda al 76′ bravo a intercettare un passaggio errato di Fagioli. Al 79′ clamorosa occasione di Ceesay che da un calcio d’angolo interviene incornando a botta sicura, ma troppo centrale e Szczesny si salva a pugni chiusi.

Sul capovolgimento di fronte Pogba viene steso al limite dell’area e Paredes prova il bis su punizione, ma il suo tiro è alto sopra la traversa. Al 82′ ci prova Kostic dai 30 metri, ma Falcone si distende e devia in angolo. Al 85′ Chiesa ruba palla nella sua metà campo e si invola verso la porta avversaria ma inspiegabilmente invece di servire Kostic tutto solo si fa intercettare il pallone.

Allegri al 87′ richiama Paredes e Bremer per Locatelli e Gatti, mentre Baroni getta nella mischia Person e Colombo per Hjulmand e Ceesay. Al 90′ altri lampo di Pogba che scarta un cioccolatino per Vlahovic, ma il serbo non riesce a scavalcare Falcone in uscita bassa.

Il Lecce tenta l’arrembaggio finale con una Juventus tutta dietro la linea della palla, ma non riesce a scardinare la difesa bianconera che regge l’urto fino al 95′.

La Juventus soffre come sua ormai conclamata abitudine ma torna al successo dopo un mese d’aprile da dimenticare.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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