Le pagelle dei bianconeri col Lecce

SZCZESNY voto 6: il Lecce domina pee larghi tratti a livello di gioco, ma non impensierisce eccessivamente il polacco che, nella più clamorosa delle occasioni, quella di Ceesay, ha il merito di essere ben piazzato e anche fortunato. Per il resto attento e impotente sul rigore. PIAZZATO

BREMER voto 6: una partita abbastanza tranquilla nella quale è costretto al giallo da quel peperino di Banda che sguscia via da tutte le parti. Però un cartellino speso bene. TRANQUILLO

BONUCCI voto 7: finalmente una prestazione su buoni livelli. Il Bonucci che fu non tornerà più però questa sera è attento, leader e regista difensivo come lui sa fare. Ma il plus è quell’intervento in scivolata su Ceesay che sbroglia un potenziale gol avversario. BENTORNATO

DANILO voto 6: da qualche partita un po’ sottotono nella fase difensiva. Suo il mani che causa il rigore del pareggio, sue anche un paio di sortite offensive su calcio d’angolo con le quali va vicinissimo al gol e solo il palo, il numero sedici della stagione bianconera, gli nega la gioia del 3-1. IMPALATO

DE SCIGLIO voto 6: è proprio un ragazzo sfortunato. Quando sembra aver ritrovato un po’ di continuità ecco ciò che non vorresti mai accadesse a un atleta. In un contrasto di gioco con Banda gli si gira il ginocchio destro e salta il crociato. Un grosso in bocca al lupo a Mattia. SFORTUNATO

FAGIOLI voto 6,5: alcune giocate sono fuori categoria e quando avrà acquisito ulteriore esperienza e fiducia potrà illuminare di luce propria il gioco della Juve. L’assist per il gol di Miretti, poi annullato, è roba per pochi eletti. Illumina nel buio del gioco bianconero. Non può essere un errore in appoggio a cancellare la sua più che positiva prestazione. LAMPIONE

PAREDES voto 6: la prestazione in sé non è da ricordare, ma quella rete su punizione, 14 mesi dopo l’ultima volta, la rendono tale. Il primo gol (in bianconero) non si scorda mai e nemmeno i tifosi lo scorderanno. Una goccia d’acqua nel deserto arido dell’Arizona che vale però 3 importantissimi punti in un’annata più ombre che luci. SORPRESA

MIRETTI voto 6,5: la prestazione è intraprendente e incoraggiante. La mira decisamente meno e la sua ferocia sottoporta altrettanto. Però nel primo tempo è tra i più intraprendenti e vogliosi di indirizzare la sfida tanto che arriva anche alla sua prima segnatura in Serie A che il var, per un paio di millimetri, gliela toglie. Il primo gol non si scorda mai, nemmeno il primo gol annullato si scorderà. FUORIGIOCO MIRETTIMETRICO

KOSTIC voto 6,5: doveva riposare in favore di Iling-Junior, invece gioca tutta la partita e nel primo tempo soprattutto è un cursore continuo. Dal suo sinistro parte il cross che riporta Vlahovic alla gioia per un gol. ASSISTENTE

DI MARIA voto 6: nel primo tempo quasi tutte le azioni di rilievo passano per i suoi piedi e la sua voglia di fare bene. Cala alla distanza, ma seppur a intermittenza ha provato ad accendersi. Gli manca il gol, ma manca anche alla Juve. INTERMITTENTE

VLAHOVIC voto 6,5: fino al gol sembrava troppo brutto e scarso per essere vero. Poi come spesso accade nelle storie d’amore, un colpo di fulmine e ritrova un gol che mancava da 84 giorni. Da lì cambia anche la mimica corporea e il corpo a corpo sul finire di match in protezione della palla rafforzano la positività della sua performance. FELICITÀ

CUADRADO voto 5,5: dentro a freddo e contro un avversario sgusciante e rapido come Banda è andato subito in difficoltà. Meglio nella ripresa, ma anche causa troppo errori e palle buttate via questa sera piena fare molto meglio. RIMANDATO

CHIESA voto 5: bisognerebbe capire se non ingrana perché non sente la fiducia di Allegri o se Allegri non lo schiera titolare perché questo Chiesa non giocherebbe nemmeno a briscola. Siamo severi, ma la ripartenza che avrebbe portato chiunque a realizzare o a far realizzare il gol del 3-1 e che invece lui spreca inspiegabilmente pesa come un macigno sul giudizio della sua già insipida prestazione. INCOMPRENSIBILE

POGBA voto 6,5: vederlo con la gomitiera stile giocatore NBA non era il miglior auspicio per uno che dovrebbe buttarsi anima e cuore a risollevare le sorti sue e della sua Vecchia Signora. Ma l’abito non fa il monaco e i lampi di classe e talento conditi dalla sua sconfinata genialità che ha mostrato stasera sono beneauguranti per il prossimo futuro. Se ritrova un giusto minutaggio può dare ancora una grandissima mano. POGBACK?

ALLEGRI voto 5: chi vince ha sempre ragione, ma non basta un risicato 2-1 in casa sul Lecce per meritarsi la sufficienza. E non per il risultato, bensì perché con tutta la rosa al completo per la fortuna volta da agosto ad oggi non puoi giocare con questo insopportabile 3-5-1-1 e passare quasi tutti il secondo tempo a guardare il Lecce dominarti. Per arrivare nelle prime quattro questo non basterà. INACCETTABILE

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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