Juventus, Fagioli per una buona cena

AL VIA DEL MARE I BIANCONERI GRAZIE AD UNA BUONA RIPRESA E AI SUOI GIOVANI, ILING-JUNIOR (ASSIST) E FAGIOLI, FIRMANO IL SUCCESSO PER 1-0

Con un’intera formazione rimasta a Torino, tra infortuni e permessi, Massimiliano Allegri è chiamato a un’impresa più difficile di quanto il blasone delle due società racconti, anche alla luce della condizione psicologica che la batosta di Lisbona potrebbe essersi portata dietro.

I 10 precedenti tra Lecce e Juventus in terra salentina sono favorevoli ai bianconeri con 6 successi, 1 per i patroni di casa (stagione 2010/11) e 3 pareggi.

Allegri anche in virtù delle numerose assenze è costretto a cambiamenti e manda in campo dall’inizio un 4-2-3-1 con Gatti accanto a Danilo in difesa, Miretti al posto di Locatelli, ma a supporto di Milik e Soulé sulla destra.

L’inizio per la Juventus sembra incoraggiante grazie al buon approccio alla gara e al 7′ dopo una bella sponda di Milik su lancio di Gatti, Miretti prova il sinistro dal limite murato dalla difesa giallorossa.

Al 12′ intervento ingenuo e scomposto di Miretti che l’arbitro Chiffi ammonisce tra le proteste dei padroni di casa che avrebbero voluto il cartellino rosso. 4′ più tardi è la volta di Cuadrado che per un intervento in ritardo su Strefezza finisce sul taccuino del direttore di gara. Non è finita qui perché al 22′ tocca al centravanti polacco il terzo cartellino giallo della gara.

Dopo 26′ di nulla, in cui le due squadre si sono praticamente annullate senza creare occasioni è un diagonale di Cuadrado fuori misura a far registrare la prima conclusione del match. Al 29′ i bianconeri stabiliscono un altro record di questo difficile inizio di stagione col quarto giallo questa volta comminato a Gatti per trattenuta su Cissé.

Al 30′ tocca a un sinistro senza pretese di Rabiot dai 25 metri a scomodare Falcone dalla sua “poltrona”. Al 43′ forse l’unica azione degna di essere raccontata con Alex Sandro (200^ con la Juve) e Kostic a duettare per arrivare alla fase finale dove Soulé serve la sponda a Miretti il cui mancino dal limite è deviato in angolo. Dal corner è un’incornata di Rabiot a chiamare in causa Falcone. Dopo 1′ di recupero Chiffi manda le squadre al riposo.

Il secondo tempo comincia con Allegri che manda in campo Fagioli al posto di McKennie, mentre per l’ex Marco Baroni, per lui due ottime stagioni in Primavera tra il 2011 e il 2013, nessuna sostituzione.

Il primo squillo è bianconero al 47′ con la sponda di testa di Gatti su cui Milik manca la deviazioni da due passi e Falcone blocca a terra. La Juventus ci riprova e al 51′ ma Milik spreca una bellissima giocata di Miretti per Kostic e 3′ più tardi è ancora il 20 bianconero a creare il panico nell’area giallorossa.

Al 59′ arriva il primo cartellino giallo anche per il Lecce ed è per Cissé che interviene in maniera scomposta su Danilo. Al 60′ Baroni manda in campo Banda e Askildsen per Oudin e Blin. Allegri risponde immediatamente con Kean per Miretti.

È una Juventus più convinta quella della ripresa e al 64′ anche Milik iscrive il suo nome alla voce conclusioni, ma Falcone è bravo a distendersi e respingere la conclusione. Al 67′ la prima buona giocata di Cuadrado per la testa di Kean che da pochi passi non centra lo specchio.

La Juventus spinge e con Cuadrado ci prova nuovamente al 68′ senza fortuna. Al 70′ cartellino giallo anche per Pogracic per un intervento di frustrazione su Milik. Al 72′ è il turno di Iling-Junior per Kostic e nemmeno il tempo di toccare il primo pallone, con grande personalità, che l’assist è per Fagioli che realizza un gol meraviglioso con un destro a giro alla Del Piero.

Al 78′ da segnalare il quinto cartellino per i bianconeri questa volta comminato all’ultimo entrato Iling-Junior. I crampi a Soulé impongono ad Allegri il cambio con Bonucci e relativo avanzamento di Cuadrado.

Al 89′ brivido per la Juventus con Hjulmand che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, calcio in velenosissimo diagonale e colpisce la base del palo. Al 91′ bruttissimo fallo da dietro di Di Francesco, entrato in campo da poco, su Iling-Junior che avrebbe meritato un cartellino rosso. Dopo 5′ di recupero con il numero 43 azzoppato e in campo solo per onor di firma l’arbitro fischia la fine e la Juventus conquista la terza vittoria consecutiva.

Non una bella Juventus, ma una Juventus che, grazie a nuova linfa può cercare di migliorare una situazione che necessita certamente di altri successi. E domenica a Torino arriverà l’Inter.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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