Non si tratta del film di Harold Ramis del 1993, bensì più semplicemente della storia della Juventus che da ormai 4 stagioni si ritrova costantemente a ricominciare da capo rispetto alle idee dell’annata precedente. L’ultimo scossone, alla progettualità (ma quale progettualità?) e alla tifoseria è arrivato dalla notizia davvero poco gradita del possibile acquisto di Romelu Lukaku dal Chelsea se entro breve Madama riuscirà nella non difficile operazione di piazzare il proprio attaccante (lui si che fu acquistato in ragione di una vera progettualità) Dusan Vlahovic, su cui è forte l’interesse del Paris Saint Germain di Luis Enrique. Il diktat della nuova Società, per volere di John Elkann, doveva essere chiaro e netto: basta spese folli e ingaggi spropositati. Eppure, dopo una serie di verifiche effettuate, risulta vero l’interesse per il centravanti della nazionale belga e risultano vere, euro più o euro meno, le cifre che sono circolate in queste ore: 40 milioni al Chelsea e circa 10 netti al giocatore. Il tutto corroborato dagli immancabili bonus che sono diventati parte integrante e imprescindibile di ogni trasferimento. Alla luce del diktat della proprietà e dell’arrivo del nuovo Direttore Cristiano Giuntoli, tale operazione risulterebbe anacronistica e in perfetta linea di continuità con le ultime stagioni nelle quali la tanto decantata progettualità, stile Bayern Monaco, è stata calpestata. Sarebbe la classica operazione senza senso. D’accordo essere costretti ad un sacrificio importante in nome del bilancio e per far rientrare i conti nel rispetto del Settlement Agreement stipulato con l’UEFA, ma acquistare un giocatore over 30, pagarlo una fortuna e riconoscergli quell’ingaggio, significa essere ancora una volta in preda alla confusione e all’ansia di dover vincere subito a tutti i costi. La fretta è da sempre cattiva consigliera e l’ultima stagione, evidentemente, non ha insegnato nulla. Per motivi economici si è stati costretti a proseguire con Massimiliano Allegri ben sapendo che il mister di Livorno per valorizzare i giovani in rosa non è l’allenatore ideale. Lo stesso allenatore ha fatto richiesta di un paio di giocatori di esperienza ed uno di questi è proprio l’ex nerazzurro. E siamo sicuri che, qualora l’operazione andasse in porto, la Juventus avrebbe un potenziale giocatore futuribile in meno ed un peso massimo a bilancio che successivamente non avrebbe più mercato. La progettualità è una cosa seria e Giuntoli è stato voluto fortemente per questo. L’operazione Lukaku non può essere una di quelle orchestrate dall’ex ds partenopeo e se la Juventus non vorrà perdere l’ennesima stagione per essersi piegata ai capricci di un allenatore che sa lavorare solo con giocatori formati, sarà bene che si imponga come fatto con Leonardo Bonucci. Pazientare oggi può valere un anno guadagnato domani. Diversamente tra 12 mesi saremo nuovamente qui a ricominciare da capo e questa volta potrebbe davvero essere meglio godersi il film di Harold Ramis del 1993 piuttosto che lo scempio di una società incapace di programmare anche accettando il fatto che per tornare a vincere con continuità servono scelte ed acquisti in netta contrapposizione con quanto fatto fino a ieri. Giovani e futuribili, con ingaggi alla portata e affamati di successo. Di questo ha bisogno la Juventus di oggi e Giuntoli è la persona giusta, basta lasciargli carta bianca.
Juventus, ricomincio da capo
Luca Gramellini Scritto il
Pubblicato da Luca Gramellini
Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano. Mostra altri articoli