La Juventus non sa più vincere

AL BENTEGODI DI VERONA I BIANCONERI VANNO SOTTO DUE VOLTE MA CON VLAHOVIC E RABIOT RIESCONO SEMPRE A RIACCIUFFARE GLI SCALIGERI

Dopo una settimana difficile che ha visto la Juventus sconfitta in casa dall’Udinese e in piena crisi di gioco e risultati con un solo punto nelle ultime tre partite si torna in campo con il chiaro obiettivo di riprendere confidenza con la vittoria.

Di pensiero opposto è certamente l’Hellas Verona che necessita tremendamente di punti salvezza. Le ultime 10 sfide al Bentegodi raccontano di un perfetto equilibrio con 3 successi per parte e 4 pareggi.

Nella Juve di Max Allegri, Rugani prende il posto dello squalificato Bremer e Yildiz vince il ballottaggio con Chiesa per affiancare Vlahovic. Nel Verona di mister Baroni, schierato col 4-2-3-1, davanti gioca l’olandese Noslin alla sua 4^ presenza in Serie A.

La partita è subito vivace con le due squadre che cercano di prendere il possesso del gioco. Al 5′ su un contro ribaltamento di fronte Kostic serve Yildiz che da ottima posizione indugia quel secondo di troppo che consente a Dawidowicz di intervenire. La replica dei padroni di casa è immediata e con Folonrusho il Verona passa al 10′ grazie a una girata mancina di rara precisione e bellezza sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

I bianconeri provano a reagire e al 14′ con Rabiot da fuori non vanno oltre a una deviazione in angolo. La Juventus ci riprova al 17′ con Cambiaso dal limite ma il suo mancino finisce a lato. Gioca bene il Verona e la Juve soffre l’intraprendenza dei gialloblù. Al 26′ l’arbitro Di Bello decreta il calcio di rigore per un tocco di mano di Tchatchoua su tiro di Kostic che Vlahovic trasforma alla sinistra di Montipò.

Il Verona non si perde d’animo e continua a crederci perché questa Juventus non è certo irresistibile. Al 32′ Suslov su punizione sfiora il palo alla sinistra di Szczesny. Al 38′ dopo un’azione prolungata è Duda a pervenire alla conclusione dal limite con Szczesny costretto alla parata a terra. Al 40′ è ancora Suslov da distanza siderale trova ancora attento Szczesny.

Yildiz di gran lunga il migliore dei bianconeri sempre capace di creare scompiglio e superiorità numerica e in una di queste circostanze la Juve al 48′ va vicina alla rete del vantaggio. Dopo 3′ di recupero Di Bello manda le squadre negli spogliatoi.

La ripresa comincia senza sostituzioni e col Verona subito in avanti a guadagnarsi un calcio d’angolo dopo appena 15″ su cui Magnani va vicinissimo al vantaggio con un bel colpo di testa appena alto sopra la traversa. Gli uomini di Allegri non riescono a fare tre passaggi in fila e il Verona ne approfitta al 52′ con Noslin che buca Szczesny sotto le gambe dopo averlo impegnato severamente pochi secondi prima.

La Juventus reagisce immediatamente e al 55′ Locatelli serve Rabiot dentro l’area che trova col suo sinistro incrociato l’angolino lontano per il 2-2. Immediatamente Allegri sostituisce Gatti e Kostic per Alex Sandro e Chiesa passando al 4-3-3 e al 57′ Cambiaso da dentro l’area calcia alto sopra la traversa.

Col nuovo assetto la Juventus riesce ad essere più alta e a tenere il Verona più lontano dalla propria area di rigore. Alex Sandro però dimostra di non essere ben connesso e per poco Lazovic non ne approfitta.

Al 65′ Baroni sostituisce Noslin e inserisce bellissima Swiderski, mentre in 1′ più tardi è la volta di Alcaraz per Yildiz. Al 68′ bellissima verticalizzazione di Alcaraz per Rabiot che centra per Vlahovic che da pochi passi di testa fallisce il bersaglio grosso. Al 74′ fuori Folonrusho e Lazovic per Vinagre e Belahyane.

Al 81′ fuori Cambiaso e Vlahovic per Weah e Milik e proprio lo stesso attaccante al 83′ mette Chiesa nelle condizioni di battere a rete, ma il suo sinistro è fuori misura. Al 85′ è la volta di Henry e Coppola per D. Silva e Tchatchoua e subito dopo Belahyane impegna Szczesny in due tempi.

Dal 84′ Juventus in grande difficoltà causa una distorsione alla caviglia per capitan Danilo che resta stoicamente in campo. Al 91′ clamoroso intervento di Montipò su Chiesa che da due passi non riesce a battere l’esterno difensore avversario. Dopo 6′ di recupero Di Bello dice che può bastare e per la Juventus per la quarta giornata consecutiva resta a secco di vittorie.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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