Le pagelle dei bianconeri ad Haifa

SZCZESNY voto 5,5: è vero che ci sono i ruoli ed il rispetto degli stessi, pertanto il polacco è ed era il portiere titolare e Perin il dodicesimo. Però se c’era un solo giocatore che aveva aumentato il proprio rendimento ed il proprio valore era proprio Perin e Szczesny da quando è tornato nemmeno per sbaglio gli assomiglia. Appesantito sul primo gol e sorpreso sul secondo. Poi qualche intervento a limitare i danni, ma è troppo poco. RIDATECI PERIN

DANILO voto 4,5: l’unica cosa positiva della sua partita sono le parole dopo il match. Dobbiamo vergognarci. COSCIENTE

BONUCCI voto 4,5: dopo essersi scansato sabato contro Diaz non fa molto di più oggi contro il Maccabi. È sul viale del tramonto in un tramonto col cielo coperto di nubi nerissime. EVAPORATO

RUGANI voto 4: in una difesa orrenda dove un 4,5 è il voto più alto lui riesce a battere il record di fare peggio. In questo è perfettamente in sintonia con la Juventus che sta battendo tutti i record negativi possibili. Gli bastano 6′ per dimostrare tutta la sua inadeguatezza sul primo gol preso dai bianconeri. INADEGUATO

ALEX SANDRO voto 4,5: altra prestazione di livello infimo come ormai il suo standard ci garantisce. È talmente involuto che ha trascinato nell’involuzione la Juventus tutta. A stare con lo zoppo s’impara a zoppicare. LUI LO ZOPPO, LA JUVE HA IMPARATO

CUADRADO voto 4,5: scempio senza fine anche per lui che come altri suoi compagni viene sballottato a destra e a sinistra, alto e basso senza saper più saltare un uomo nemmeno per sbaglio. In questo casi si dice che uno è alla frutta. LUI È ALL’AMMAZZACAFFÈ

PAREDES voto 4: doveva essere l’uomo d’ordine, colui che avrebbe dovuto fare la regia e verticalizzare. Cammina svogliato per il campo e a prescindere dalla pochezza dei compagni non esistono scusanti. Allegri lo ha voluto fortemente, ma la sensazione è che l’idillio sia già finito. IRRITANTE

RABIOT voto 5: nell’ultimo periodo è stato il trascinatore del centrocampo, il migliore per distacco. Oggi affonda anche lui nella miseria di una prestazione collettiva raccapricciante. È l’unico che ci mette un pizzico di fisicità, ma la sensazione, a tratti, è che voglia risolverla in solitaria. Anche lui affonda nel disastro e nella vergogna. Era un cavallo… SCAVALLATO

McKENNIE voto 4,5: è già abbastanza difficile renderlo disciplinato, se poi lo si sposta continuamente da una zona all’altra del campo non si fa che acuirne la sua anarchia e indisciplina. Non tutte le colpe sono sue. Ma ne ha anche lui, come quella di essere utile come il due di bastoni quando la briscola è a coppe. NÉ CARNE, NÉ PESCE

DI MARIA voto 5: era l’appiglio a cui molti riponevano fiducia per riemergere. Traditi dalla sua condizione fisica che in perfetta sintonia con l’ambiente Juve è decisamente deficitaria. PARAMETRO ZERO

VLAHOVIC voto 5: doveva essere il centravanti che avrebbe dovuto attaccare la leadership del duo Haaland/Mbappé. Oggi si sbatte come un normalissimo attaccante di provincia di quinta serie e proprio per questo merita un voto leggermente superiore a tanta parte dei suoi compagni, ma è una magra consolazione. SVALUTATO

MILIK voto 4,5: scellerata la scelta di lasciarlo inizialmente in panchina, tanto che ne rimane stordito. Lui, infatti, solidale col suo mister decide di non entrare nel match e fallire un gol a pochi centimetri dalla porta a inizio ripresa. Non sempre si può essere salvatori della patria. STORDITO

LOCATELLI voto 5: Locatelli punto. E oggi non è un grande complimento. Rileva Paredes per dare una svolta al centrocampo, ma evidentemente non basta nemmeno un Paredes così osceno. LOCATEDES

KOSTIC voto 5: altro giocattolino di Allegri, inspiegabilmente in panchina all’inizio in favore di Cuadrado sulla corsia mancina, spostato in tutti i ruoli possibili immaginabili e in tutte le posizioni del campo in appena 45′. Lui, dal canto suo, per non creare ulteriori dubbi nella testa dell’allenatore risulta evanescente ovunque. EVANESCENTE

KEAN voto 5,5: nei suoi 22′ di gioco ha cercato di creare qualcosa, poco per meritare la sufficienza, ma almeno è entrato bene e si è sbattuto. Meno peggio di altre volte. SBATTUTO

ALLEGRI voto 3: uno scempio senza fine. Un uomo solo senza più credibilità, né dignità. Formazione senza capo, né coda con Bremer in panchina per Rugani che spiega la situazione meglio di tante parole. Stabilisce l’ennesimo record (negativo) per la Juventus e personale cambiando 35 moduli nell’arco della stessa gara e spostando almeno tre giocatori in più di tre posizioni differenti nella stessa frazione di gioco. In confusione totale, talmente in confusione che determina la mobilitazione di Agnelli. CONAN, IL DISTRUTTORE

AGNELLI voto 2: dopo 15 mesi di nulla cosmico si degna di scendere ai microfoni per dire la sua sulla situazione vergognosa nella quale ha ridotto la Juventus. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. E dalle sue parole ha deciso di perseverare. Forse era meglio avesse perseverato nel silenzio, avremmo avuto un minimo di speranza che la Società avrebbe valutato per il bene della Juventus. Invece nel difendere Allegri difende la sua scelta. DALLA SUPERLEGA ALLA SUPERCAZZOLA

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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