SZCZESNY voto 5,5: non è ancora tornato sui suoi standard e sta facendo rimpiangere Perin. L’uscita a vuoto con la quale riapre un match che sembrava chiuso a tripla mandata è più da portiere d’albergo che da portiere della Juventus. Mezzo voto in più non tanto per alcune importanti deviazioni, ma perché il suo errore alla fine non risulta decisivo. PERIN DOVE SEI?
CUADRADO voto 6,5: finalmente una prestazione più quadrata o per essere precisi cuadrada. Era da tempo che non lo si vedeva così. C’è ancora tanto da risalire ripensando al Panita degli anni passati, ma proprio perché gli anni passano anche così sarebbe già oro colato. CUADRADO COLATO
BREMER voto 5,5: nel gol subito si perde l’avversario e in Europa paghi quasi sempre dazio. Sono le prime partite in Champions, un ambiente ed un clima che richiedono esperienza. Per adesso non è ancora padrone della situazione, ma il materiale su cui lavorare c’è. DISATTENTO
DANILO voto 6,5: presenza numero 160 in maglia bianconera per questo ragazzotto che ha saputo conquistarsi tutti sul campo con personalità, dedizione e professionalità. Stasera nulla di straordinario, ma nemmeno un solo errore da ricordare. Anche da terzino, dopo l’uscita di Cuadrado, ha fatto il suo. GARANZIA
DE SCIGLIO voto 6: inizio alla De Sciglio, poi un crescendo costante sino alle due azioni caparbie con le quali mette in difficoltà gli avversari sul finire di tempo. Lo sforzo deve essergli costato un eccesso di dispendio energetico tanto che la sua partita finisce alla De Sciglio. INFORTUNATO
McKENNIE voto 6: come descritto in precedenza è un motorino in costante movimento. Servirebbe però un pilota che lo pilotasse con maggior cognizione. Volenteroso e generoso, ma anche un filo troppo impreciso ed evanescente. La sufficienza è per la dedizione alla causa più che per la qualità del suo calcio. DEDITO
PAREDES voto 5,5: voluto fortemente per gestire il gioco, verticalizzare, organizzare e mettere al servizio dei compagni la sua esperienza è questa sera il meno brillante della mediana bianconera o quantomeno il meno appariscente. Da lui è lecito aspettarsi di più, molto di più. APPANNATO
RABIOT voto 8: avrebbe meritato un bel 9 se su una delle innumerevoli imbeccate del Fideo non avesse controllato il pallone ad inseguire favorendo l’uscita bassa del portiere. Realizza la sua prima doppietta in bianconero condendola con una prestazione quasi perfetta in mezzo al campo anche perché su un pallone perso pericolosamente nel primo tempo rincorre l’avversario sino a strapparglielo nuovamente. Presenza costante intrisa di fisicità, personalità ed esperienza. Se questo fosse il vero Rabiot la Juventus avrebbe davvero quel fuoriclasse che credeva di aver firmato 4 anni fa. INGIOCABILE
DI MARIA voto 8: l’essenza del calcio. La massima espressione del singolo al servizio del gruppo. Lo ha dichiarato lui stesso che gioca e si diverte a servire assist ai compagni. Non abbiamo difficoltà a credergli vedendo come ha illuminato lo Stadium questa sera. Di questi tempi, col rincaro energetico, riuscire a risplendere di luce propria è un bel risparmio. Ecco, la Juventus ha trovato la sua energia rinnovabile nel Fideo. 3 assist e almeno altri 4 sprecati dai compagni. FOTOVOLTAICO
VLAHOVIC voto 7: lo ha detto Allegri e lo confermiamo noi, un’ottima prestazione anche senza palla o con le spalle alla porta. Tecnicamente molto meglio del recente passato. In gol su assist verticale di Di Maria, un altro annullato sempre su assist dell’argentino ed un terzo divorato davanti al portiere. Ma almeno questa sera non si potrà dire che non ha avuto palloni giocabili. DATEGLI DI MARIA ANCHE A TAVOLA
KOSTIC voto 5,5: una partita sottotono per il serbo dal cross facile. Avrebbe anche lui iscritto il suo nome alla voce assist se Vlahovic non avesse fallito una ghiotta occasione da dentro l’area di rigore nel primo tempo. DEVE RIFIATARE
ALEX SANDRO voto 6: nel 4-3-3 i terzini moderni sono tutti degli ottimi propulsori. Lui è tutto fuorché un terzino da 4-3-3 moderno. Però gli va riconosciuto il merito di aver sventato una ghiotta occasione avversaria con una sua perfetta diagonale difensiva. Questa sera si è reso utile. COME UNA VOLTA
BONUCCI voto 5,5: non può giocarle tutte e non si ha la pretesa che abbia sempre un rendimento elevato, ma quando viene chiamato in causa in un momento di difficoltà uno della sua esperienza deve chiudere la saracinesca e gettare la chiave. Gli avversari non possono passare. Invece con lui in campo la Juve passa una decina di minuti da brividi assoluti. BRIVIDI
LOCATELLI voto 6: entra benino in partita e prova da metà campo il gol alla Maradona, Cohen recupera e non si fa sorprendere. RITROVATO
KEAN voto 6: lui ci prova in un paio di circostanze, ma trova sempre gli avversari a fare muro. Sulla seconda delle sue occasioni non è freddo come dovrebbe essere chi fa di mestiere il centravanti. È anche sfortunato perché su entrambi i capovolgimento di fronte il Maccabi sfiora il gol del pareggio. KEAN NE SARÀ DI TE?
ALLEGRI voto 6,5: la Juventus parte bene, col baricentro alto e la voglia di indirizzare subito il match. Poi cala dopo 15′ di buona intensità e gli spettri del passato iniziano ad aleggiare sullo Stadium. Gli vengono in soccorso Di Maria e Rabiot che lo tolgono dall’imbarazzo in due circostanze, l’ultima col sigillo finale. Deve gestire le energie e procede con i cambi, ma i subentranti raramente si dimostrano all’altezza e la sua Juve va in sofferenza. Bene la seconda vittoria consecutiva, ma il vero test per capire se ci sono conferme di guarigione diventa quello di San Siro. CONVALESCENTE
Ottime pagelle Luca
Sempre grazie Pierpaolo!!!