SZCZESNY voto 7: poche parate, ma buone. Sempre attento e sicuro si guadagna la pagnotta in particolare con la paratissima al 90° quando, con volo plastico e felino, toglie la palla dall’incrocio dei pali su gran tiro di Felipe Anderson. FELINO
GATTI voto 6,5: giocando cresce. Ottima la scelta di Allegri di affidarsi a lui e mettere Bremer al centro del trio difensivo. Sbaglia al 25′ per un eccesso di sicurezza e si becca il giallo. Da lì non sbaglia più nulla e la Juve può pensare di aver trovato davvero un difensore affidabile e italiano. SICUREZZA
BREMER voto 7: che al centro della difesa a tre in questo momento renda di più che da braccetto è un dato di fatto. Sta prendendosi sempre più responsabilità e questo è un grosso bene per la Juve. Alla Lazio manca Immobile e sarebbe stato un gran bel banco di prova, ma intanto partecipa da protagonista al sesto clean sheet consecutivo. ROCCIOSO
DANILO voto 6,5: uno svarione nel primo tempo, ma nel complesso la consueta leadership e sicurezza difensiva. Con Bremer e Gatti compone il terzetto su cui puntare se il futuro sarà la difesa a tre. CONFORTANTE
CUADRADO voto 6: non ci si può accanire contro di lui se non gli riesce più ciò che gli riusciva fino a due anni fa. Non ha più quello scatto e non ha più quella freschezza atletica, in compenso è costretto agli straordinari giocandole tutte. Ad inizio ripresa favorisce un’incursione di Pedro, ma rimedia di cuore e prepotenza. Non essendo al Mondiale potrà recuperare un po’ di energie. SPOMPATO
FAGIOLI voto 6,5: ciò che si diceva di Miretti due mesi fa oggi vale per lui. Un primo tempo di altissimo livello per gestione delle situazioni e personalità. Cala nella ripresa, ma nel complesso offre una prestazione di spessore. MIROLI
LOCATELLI voto 7: prestazione da grande. Apre, illumina e gestisce con grande tempismo e personalità. Questo Locatelli è quello che fa veramente le cose per bene. RITROVATO
RABIOT voto 7: sino al 42′ del primo tempo non si era fatto vedere poi ruba palla al miglior centrocampista del campionato italiano, che è Milinkovic-Savic, e scodella un assist da stropicciarsi gli occhi per l’1-0 di Moise Kean. Da lì in poi è dominante, un giocatore imprescindibile. MANCHERÀ
KOSTIC voto 6,5: la palla che mette giù con la naturalezza del campione è uno spot per i fondamentali del calcio. Non nella sua serata più brillante, ma comunque determinante. Dal suo piede parte il tiro che Provedel ribatte e che Kean trasforma nel gol del 2-0. Esce per un possibile infortunio. Auguriamoci non sia nulla e che possa disputare un grande Mondiale. STAKANOVISTA
KEAN voto 7,5: spesso massacrato da critica e tifosi, questa sera risulta decisivo come non mai e meritevole del titolo di mvp. Allegri ai microfoni post partita ha dichiarato che Kean ha perso 6 kg rispetto alla passata stagione. Se questi sono i risultati può perderne tranquillamente altri 6. KEAN CHE ABBAIA MORDE DUE VOLTE
MILIK voto 6,5: la rete annullata contro la Salernitana gli aveva fatto male. Finalmente torna al gol e lo fa in una grande serata per la Juventus. Purtroppo dovrà fermarsi di nuovo proprio adesso, ma almeno potrà continuare a segnare al Mondiale. Complessivamente una delle più belle sorprese di questa prima parte di stagione. UOMO SQUADRA
DI MARIA voto 6: non parte benissimo dando la sensazione di non avere una gran voglia di sbucciarsi le ginocchia. Poi cresce alla distanza e si cala nel match con la voglia di lasciare il segno. Non gli riesce, ma da gennaio potrebbe essere un nuovo acquisto. SGUSCIANTE
CHIESA voto 6,5: entra all’improvviso per una noia muscolare a Kostic. Sbaglia qualche pallone per eccesso di foga, ma nell’azione del terzo gol lascia la sua impronta con l’assist per Milik che vale il 3-0 finale. Il suo viso ai microfoni nel post partita è l’immagine della Juve dell’ultimo mese. SORRIDENTE
ALLEGRI voto 7: stravince il duello con Maurizio Sarri sul piano dell’impostazione tattica e della concentrazione. Il 3-0 forse è un risultato eccessivo, ma la vittoria è ineccepibile. Se pensiamo al dopo Monza e Haifa questo Allegri ha compiuto un miracolo. Sei vittorie consecutive con sei rispettivi clean sheet e terzo posto in classifica a due lunghezze dal Milan (2°). Cosa abbia detto o fatto per ricompattare il gruppo non è dato a sapersi, ma gli va riconosciuto di aver fatto un grave lavoro in questo ultimo mese. ALLEGRO