SZCZESNY voto 8: una parata a terra su colpo di testa ravvicinato di Gyasi, ma soprattutto un intervento determinante su Agudelo che salva il risultato e vale come un gol. Anche oggi decisivo e nel computo dei punti dati e tolti è nettamente a credito. GARANZIA
DANILO voto 7: ammetto di aver guardato la sua intervista su Dazn poco prima del match ed esserne rimasto colpito. Questo può spostare il giudizio, come Allegri lo sposta di posizione e lui risponde sempre con ottimi risultati. Giocatore di grande esperienza e di grandissima intelligenza. Questa sera il migliore del reparto difensivo. NON TRADISCE MAI
RUGANI voto 6: come detto dallo stesso Allegri quest’anno il Ruga si è rivelato elemento importante nelle emergenze ed ha sempre (quasi) risposto alla grande. Anche stasera senza particolari straordinari ha comunque dato il suo contributo per tutti i 90′ nonostante fosse reduce da infortunio. UTILE ALLA CAUSA
DE LIGT voto 5,5: periodo di straordinari anche per lui che con le assenze prolungate dei professori Chiellini e Bonucci ha dovuto timbrare il cartellino ininterrottamente e questa sera probabilmente ha pagato un po’ dazio con un paio di incertezze non previste. Resta comunque il perno centrale e la luce della difesa meno battuta nelle ultime 14 di Serie A. THE LIGHT
PELLEGRINI voto 5,5: lo abbiamo apprezzato in prestazioni migliori. Non male nel primo tempo, decisamente in difficoltà nel secondo dove, anche a causa dell’ammonizione presa, Allegri è stato costretto al cambio. È in un periodo di fiacca dopo una prima parte di stagione che aveva fatto ben sperare. PELLEGRINI DOVE SEI?
LOCATELLI voto 6,5: il più intraprendente del centrocampo bianconero nonostante le grosse difficoltà della squadra di produrre gioco. Cerca la verticalizzazione, anche improvvisa, per agevolare Vlahovic, ma senza riuscirci. Stoppa con la schiena una conclusione vincente ad Arthur che avrebbe potuto far vivere una ripresa con meno sofferenza. CONNESSO
ARTHUR voto 6: non parte benissimo, ma cresce alla distanza arrivando nella ripresa anche a mettere qualche pezza importante. Poi naufraga ancora insieme a tutti i compagni vittima probabilmente della stanchezza. Deve velocizzarsi, ma dovrebbe avere anche un po’ più di collaborazione dai suoi. È alla terza partita consecutiva nella quale resta in campo per tutti i 90′ più recupero. INCREDIBILE
RABIOT voto 5: avrà anche fisico e gamba, ma quando si contesta ad Arthur di toccare la palla una volta di troppo bisognerebbe osservare il francese per capire cosa significa l’inutilità del tocco in più. Quella inutilità che spesso si tramuta in danno alla manovra. È utile come una torcia senza pile. TURISTA
CUADRADO voto 6: il 3-5-2 disegnato da Allegri a sensazione danneggia oltremodo le qualità del Panita che spesso partendo da una posizione ibrida non riesce a sprigionare la sua velocità, né la sua imprevedibilità. Gli riesce al 90′ quando Allegri era passato alla difesa a 4 e offre una palla fantastica a Morata che si divora il 2-0. VITTIMA DEL MODULO
VLAHOVIC voto 5: zero tiri in porta, mai servito a dovere, poco cercato e pure ammonito. Serataccia per il serbo che, dopo aver ricevuto il premio di giocatore del mese di febbraio, avendole giocate tutte, dovrà giocoforza tirare il fiato. Ha però il merito di aver partecipato in maniera decisiva al gol di Morata. SERATE DA CUI SI CRESCE
MORATA voto 7: mvp della serata per il gol vittoria, per la continua lotta e per la capacità di non mollare mai. Torna al gol dopo 2 mesi e mezzo e 9 partite anche se si divora il gol del 2-0, ma ai fini dell’obiettivo non cambia nulla. DECISIVO
BERNARDESCHI voto 5: appena il tempo di rimettere piede in campo dopo un mese e mezzo ed ecco l’ammonizione per un intervento in ritardo a centrocampo che gli farà saltare la sfida di sabato contro la Sampdoria. Nel complesso un rientro decisamente negativo. Ma concediamogli l’attenuante del lungo periodo di assenza. BENTORNATO (TRA GLI INDISPONIBILI PER SABATO)
ALLEGRI voto 6: se il voto fosse figlio della prestazione non si potrebbe andare oltre il 4. Il risultato è però determinante sempre e lui aveva l’obbligo di vincere e allungare sull’Atalanta sconfitta a Roma. Se l’obiettivo è centrare un piazzamento Champions e lui lo avrà centrato non si potrà non tenerne conto. Certo, chi non ambirebbe a vedere altro? La coperta è corta e si gioca ogni tre giorni, probabilmente i suoi ragazzi erano molto stanchi. Ma allora perché non usare Miretti, Soule e Aké per fare rifiutare qualcuno? CAMBIARE REGISTRO E I GIOCATORI